Il trio Kardashian lancia una linea di jeans: ormai manca solo un libro di cucina
In America quelli che diventano famosi senza un vero perché, entrando a far parte del mondo dello spettacolo, vengono definiti “television personalities”. L’unico merito che gli viene riconosciuto è riuscire a fare soldi con la sola presenza fisica, non necessariamente legata alla bellezza. Certo, se c’è un sovraffollamento di tali personaggi, molto facili da dimenticare, la colpa è di Paris Hilton, che essendo nata ricca ha insegnato a tutti l’arte dell’essere nullafacente, riuscendo comunque a guadagnare con ospitate, programmi tv, linee di abbigliamento e accessori vari. E adesso una sua discepola, Kim Kardashian, la supera in popolarità, incassi e prezzemolitudine. Da piccole, Kim e Paris erano amiche: se una non andava a un party, non si presentava neanche l’altra. Kim poteva permettersi di giocare con l’ereditiera in quanto figlia di Robert Kardashian, l’avvocato di O.J. Simpson.
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Kim ha ottenuto fama mondiale, purtroppo per noi, con la comparsa in rete di un filmato a luci rosse (altro punto in comune con Paris) e con un reality in cui viene narrata la vita della tribù dei Kardashian, composta da due mogli, due mariti, quattro figli e tanto tantissimo lusso. Dopo la prima serie, vennero presentati al pubblico anche degli spin off, basati sulle avventure delle sorelle tra club e negozi in diverse città americane. Così la loro fama di trio di sorelle inseparabili è cresciuta, anche se la più famosa resta Kim, la maggiore delle tre. Che ultimamente è entrata nella classifica dei matrimoni più brevi del mondo, visto che per 72 giorni è stata sposata al giocatore di basket Kris Humphries, ma niente di più. Dopo aver venduto le foto di tutta la cerimonia a settimanali come People, e il filmato della cerimonia al canale americano di gossip E! Entertainment, neanche fosse una Kate Middleton qualsiasi, ha dovuto ammettere che l’idillio era già finito. Ha anche dovuto dare dei soldi all’ex marito per potersi tenere quell’anello di fidanzamento da 20,5 carati che Kris le aveva donato. Non mancano ovviamente interviste in cui lie, in diretta tv, versa lacrime amare ammettendo che sì, lei lo amava veramente, non era solo una messinscena per aumentare ulteriormente la sua popolarità.
Ma al di là di questo, ciò che rende speciale il trio Kardashian è la capacità di inventarsi qualsiasi mestiere pur di far parlare di sé. Un libro scritto a sei mani in cui le tre raccontano la loro vita (come se con i reality non fosse stata abbastanza scandagliata), chiamato Dollhouse, casa di bambola. Una serie di profumi. Una linea di abbigliamento, senza nulla di innovativo se non delle K tempestate di strass. Una linea di jeans per donne “curvy”, con le curve, come sono le tre (famose anche per le loro sedute massacranti di ginnastica per tenere sotto controllo il peso). Manca per il momento l’unica cosa che non si nega a nessuno in questo millennio. Un libro di cucina.
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