«Gent.mo, Gent.ma, con la presente sono a chiedere l’immediato licenziamento del sig. Paolo Bianco». Da qualche giorno, come appurato da tempi.it, tutti i detentori di una cattedra all’Università La Sapienza di Roma hanno ricevuto una email che comincia in questo modo. Paolo Bianco è il direttore del Laboratorio staminali del dipartimento di Medicina molecolare alla Sapienza di Roma, uno scienziato molto conosciuto e rispettato ed è colpevole di essersi esposto dichiarando in una diretta del Corriere della Sera sul caso perché, secondo lui, dal punto di vista scientifico il metodo Stamina, che il professore Davide Vannoni applica a persone con gravi malattie neurodegenerative ad oggi incurabili, è infondato.
ERESIA SCIENTIFICA. In un dibattito acceso e delicato come quello che ruota intorno alle vicende di Sofia e altri bambini malati, questo è sufficiente per essere presi di mira e bersagliati. Il clima di tensione che vorrebbe dividere tutto in buoni contro cattivi non è certo ammorbidito da servizi televisivi come quelli delle Iene che, sempre secondo il professor Bianco, fanno un «pessimo servizio all’informazione, perché inducono il pubblico a pensare una cosa non vera: ossia che ci sia qualcuno pronto a curare tutti i mali e un mondo di cattivi». Bianco rientra nel «mondo dei cattivi» ed ecco l’accusa per cui dovrebbe essere licenziato in tronco contenuta nelle email inviate urbi et orbi da decine e decine di persone diverse: «In seguito alla ben nota vicenda Stamina, il suddetto continua a rilasciare dichiarazioni dove sostanzialmente nega un fondamento scientifico all’uso delle cellule staminali stromali nella cura delle patologie neurodegenerative, sostenendo che tali cellule non diventano neuroni. Ciò costituisce senza dubbio alcuno un’eresia scientifica».
LICENZIATE BIANCO. Nel testo della mail, prima viene spiegata la supposta «eresia scientifica», poi si afferma: «Per quanto spiegato in precedenza, sono a chiedere, per la palesata incompetenza e inadeguatezza al ruolo ricoperto dal signor Bianco, il suo immediato licenziamento». Ma questo non basta, la mail insiste: «E già che ci siete [sono a chiedere] di controllare che le lauree e i documenti presentati dal signore al momento dell’assunzione siano autentici, in quanto le nozioni di base in cui il suddetto dimostra carenze e gravi lacune, vengono normalmente insegnate alla scuola secondaria. Confidando che come me Lei reputi che tale soggetto non possa ricoprire il ruolo che le avete assegnato, la invito a provvedere».
RISULTATO PREVEDIBILE. Quindi, poiché il professor Bianco ha osato contrastare dal punto di vista scientifico le dichiarazioni di Davide Vannoni e Stamina, macchiandosi così di «eresia scientifica», non solo deve perdere il suo posto di lavoro ma deve anche essere messa in dubbio la sua preparazione scientifica. Chi la pensa in modo diverso, fornendo prove scientifiche, deve essere messo a tacere per sempre. Il tutto a conferma di quanto affermava a tempi.it Alberto Fontana, membro di AiSLA, AriSLA e Telethon: «Questo caso deve essere affrontato sotto il profilo scientifico e non mediatico: è molto pericoloso fare leva sugli aspetti più emozionali della vicenda, che nulla hanno a che vedere con la ricerca». Molto pericoloso: Le Iene hanno fomentato gli animi, mandando ad esempio in onda una telefonata ad Adriano Celentano in cui il cantante affermava: «La bambina [Sofia, ndr] è migliorata e quando il giudice e il ministro l’hanno visto, hanno detto: “La bambina sta migliorando. Bisogna subito bloccare la cura altrimenti guarisce”». Da qui alla richiesta del «licenziamento» del professor Bianco perché «eretico» il passo, come si è visto, è stato molto breve.