Non capite la politica del Pd? Adesso ve la spiego io. Dovete partire da una frase di un’intervista di Filippo Andreatta, figlio di Beniamino e gran consigliere di Enrico Letta (Letta è il segretario del Pd, casomai qualcuno non se ne fosse accorto), al Corriere della Sera. Ad Aldo Cazzullo che gli chiedeva «quale idea di Pd avete in mente» (laddove per “avete” evidentemente si intende lui e Letta, segretario, ricordo, del Pd) ha risposto:
«Un partito plurale, un’unione di minoranze. Un partito in cui gli iscritti discutono, e si decide collegialmente, senza tentazioni personalistiche o plebiscitarie. Un partito aperto a simpatizzanti e delusi che si confronteranno nelle Agorà democratiche sui grandi temi del nostro tempo. Un partito in cui si sentano a proprio agio i nativi digitali che non sono ex-qualcosa».
Togliete le supercazzole e andiamo al sodo: per il consigliere di Letta (che, lo ricordo, è il segretario del Pd), il princip...
Contenuto riservato agli abbonati: abbonati per accedere.
Già abbonato? Accedi con le tue credenziali: