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A quanto pare ogni giorno Alexa, oltre a essere consultata per ogni genere di domande, riceve tanti insulti. E dunque in occasione dell’8 marzo all’assistente vocale è stata data facoltà di replica: a ogni insulto ricevuto ha risposto snocciolando i dati sulle violenze sulle donne. È uno spaccato emblematico dell’onda mediatica altissima sulla giornata internazionale della donna. Passato lo tsunami di ramanzine sul patriarcato e utopie rosa proclamate da voci sotto i riflettori, non restano che ossicini da spiluccare. Si può andare a spulciare nei trafiletti attira clic dei giornali, stanando fatterelli che hanno quel tocco di morboso e ridicolo che cattura l’attenzione. Sembrano vicende carnali, ma sono più astratte del rimbrotto robotico di Alexa.
In Florida una mamma ha suscitato un polverone mediatico dopo aver protestato per essere stata costretta a lasciare l’auto fuori dal parcheggio della scuola cristiana a cui accompagna i figli tutte le mattine. Sul lunotto poste...
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