Il Consiglio dei ministri sblocca i fondi “Salva-Roma”

Di Chiara Rizzo
28 Febbraio 2014
Varato un provvedimento che prevede il gettito nelle casse disastrate del Campidoglio, in cambio di «un percorso di rigore» ha spiegato Delrio. I comuni potranno aumentare la Tasi

Alla fine Roma anche questa volta è salva. Il Consiglio dei ministri riunitosi oggi ha varato un decreto che riassorbe in sé i punti del “salva Roma” oltre che all’aumento della Tasi (la tassa sulla casa) e lo stop alla web tax.

LA CAPITALE. Ieri Ignazio Marino aveva fatto sapere di avere pronta necessità di liquidi per pagare i servizi più basilari, o Roma da domenica si sarebbe fermata. «Abbiamo fatto nuovi provvedimenti per gli Enti locali in difficoltà finanziaria – ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio in conferenza stampa –. Il più rilevante è il provvedimento sulla questione di Roma, riproposta in maniera differente. La somma trasferita tra Commissario e comune di Roma rimane la stessa, le modalità sono poste in modo differente. Non c’è trasferimento di denaro al Comune di Roma ma somme dovute dal commissario che vengono anticipate per creare massa critica d’intervento. Accompagnata a questa c’è urgenza necessità e obbligo di un piano di risanamento finanziario di aumento delle entrate dal comune di Roma come già la Camera e il Senato avevano stabilito in un provvedimento votato a larghissima maggioranza. Da un lato dunque abbiamo rigore e serietà del percorso stabilito dal Governo, dall’altra il fatto che lo scambio avviene tra commissario e Comune di Roma». Delrio ha assicurato che «Verrà conservato un percorso di rigore»: il Campidoglio deve accettare un piano di rientro stringente e vincolante, con accordi che saranno presi ad un tavolo tra Comune, gestione Commissariale e ministero dell’Economia che darà «i compiti a casa» alla giunta di Ignazio Marino. Il sindaco non avrà la possibilità di rifiutarsi, ma già da stamattina la sua giunta in effetti si dimostra molto disponibile: «Dobbiamo riuscire a dare un grande impulso ad una fase nuova e complicata. La giunta dovrà essere adeguata a questo livello. La vera partita che si è giocata in questi giorni è il fatto che il sindaco Marino ha posto il tema che si riapre la partita su Roma Capitale» ha spiegato il vice sindaco di Roma Luigi Nieri (Sel).

TASI E WEB TAX. In Consiglio dei ministri oggi il governo ha dato anche l’ok ai comuni per aumentare la Tasi entro un passimo del 0,8 per mille. Come ha spiegato Delrio, «Abbiamo approvato su proposta del ministro dell’Economia il decreto Tasi e per ciascuna tipologia di immobile la flessibilità è fino all’0,8 per mille», mentre invece è stata «Rimossa la web tax, ne riparleremo in un quadro di normativa europea». Delrio ha quindi assicurato che «Renzi ha annunciato misure e queste misure hanno una copertura che sarà annunciata nelle prossime settimane.

SOTTOSEGRETARI. Il Cdm di oggi ha anche approvato la lunga lista di viceministri 9 (anziché i 10 del governo Letta) e 44 sottosegretari (anziché i precedenti 47). Tra i nuovi incaricati si segnalano Enrico Morando (Pd) e Luigi Casero (Ncd) viceministri dell’Economia, e i nuovi sottosegretari al ministero della Giustizia Enrico Costa (Ncd) e Cosimo Ferri (magistrato, già sottosegretario durante il governo Letta; non è stato riconfermato invece il precedente sottosegretario, il bersaniano Giuseppe Berretta, del Pd). Agli Esteri è stato nominato Benedetto Della Vedova (Sc), che raggiunge l’ex sottosegretario riconfermato Mario Giro, sottosegretari alla Presidenza del Consiglio due Pd, Marco Minniti (riconfermato) e Luca Lotti.

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