Così «il più meraviglioso sezionatore di tutti i tempi» andava a caccia di «quello che si nasconde sotto la pelle». E che fece di lui un pioniere
I suoi genitori l’hanno chiamato Gabriele, come l’angelo dell’Annunciazione. Ma non è la santa Vergine che viene a visitare stasera nella prigione di Padova. Matteuccia è un’avvelenatrice, un po’ strega, con delle verruche sul naso. I giudici l’hanno condannata al patibolo dopo che ha confessato tre dei nove crimini di cui è stata accusata. Deve avere trentacinque anni al massimo. Ma nell’oscurità umida, sul tavolaccio al quale i suoi polsi e le sue caviglie sono legati con forti cinghie di cuoio, ne dimostra sessanta.
Poco prima davanti alle porte della prigione Falloppio ha dovuto rispiegare tutto al suo allievo, Girolamo Fabrici d’Acquapendente. «Vedi, sarebbe bastato che non fosse in menopausa. Ma i suoi sanguinamenti sono di un altro genere. E il rigonfiamento del suo addome, che finirà per ucciderla anche se dovesse sfuggire alla forca, è una manna per noi, capisci? Potremo assicurarci del ruolo che ha nella procreazione la tuba già...