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Nominarli ha significato rogne, conflitti, hater sgrammaticati in agguato, sfondamento della soglia dell’attenzione (otto secondi, meno di un pesce rosso). C’è chi ha diffuso il loro pensiero in piazza o in clandestinità, facendone propria la prospettiva storica oltre la metafora e la parodia politica: non hanno le tette di Barbie, l’intelligenza artificiale dei troll di Tempi, l’account su Onlyfans, il curriculum rovinato dalle velleità di scrittura di Vannacci, il piumino del Papa, non sbattono la porta e poi rientrano come Augias (o no, come Morgan). Sono le vittime del “momento trend topic” del 2023, e noi che più del film della Cortellesi abbiamo amato le riprese del leone che passeggia per le villette di Ladispoli, li premiamo.
Premio Marco Polo a Giuseppina Giuliano, in arte “la bidella pendolare”, poiché più del perché perdemmo a Custoza poterono le analisi delle sue trasferte da Napoli a Milano per «non perdere il posto» (sveglia alle 4 e rientro alle 23) «costano me...
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