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I miei match di boxe col “Nero”

Di Marina Corradi
06 Agosto 2024
Quante volte don Fabio Baroncini mi citò i suoi amati libri nei nostri incontri-scontri. Un volume raccoglie le sue presentazioni pubbliche
Fabio Baroncini
Don Fabio Baroncini, al centro (1942-2020)

A Natale sono quattro anni, che se ne è andato. Quando è morto, in un’alba di solstizio invernale, fra me ho ringraziato Cristo che era venuto a prenderlo, a portarlo via dalla malattia in cui stava imprigionato. Ho pensato: ora tu Lo vedi, e non più come in uno specchio, confusamente; non più come me, che ancora vado avanti senza capire e senza arrendermi, a tentoni. E ti ho invidiato.

È stata forse l’unica volta che ho accettato la morte di una persona molto amata, senza ribellarmi. Contenta che don Fabio Baroncini, già braccio destro di Giussani, per me da trent’anni un padre, fosse ora in Dio. Ma, passando il tempo, si fa più acuto il senso del vuoto. Tutte le domande che facevo a Baroncini, da me soprannominato “il Nero” per il suo carattere non facile, non le faccio più a nessuno. Sono diventata un campo incolto. Per questo l’uscita di questo Tiepidi… mai! - Introduzione ad alcuni capolavori della letteratura cristiana (Bur Rizzoli), autore F...

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