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La preghiera del mattino

I corpi intermedi sono usciti dalla fase “morto che afferra il vivo”

Di Lodovico Festa
06 Ottobre 2023
Il diritto a non fidarsi di certi giudici, i frutti del rapporto Draghi-Meloni, le privatizzazioni "vere" in Italia. Rassegna ragionata dal web
La premier Giorgia Meloni con il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra in occasione dell’incontro con sindacati sul Dl Lavoro a Palazzo Chigi, Roma, 30 aprile
La premier Giorgia Meloni con il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra in occasione dell’incontro con sindacati sul Dl Lavoro a Palazzo Chigi, Roma, 30 aprile (foto Ansa)

Su Huffington Post Italia Pierluigi Battista scrive: «I diritti devono valere per tutti, anche se il senso della responsabilità, soprattutto per chi ha incarichi delicati che riguardano la libertà e la vita delle persone, non dovrebbe mai essere da meno. I magistrati hanno tutto il diritto di fare comizi contro il governo, spalleggiati dai leader dell’opposizione in cerca di applausi. Ma noi abbiamo tutto il diritto di non fidarci di quei magistrati che devono apparire, oltreché essere, neutrali e non politicamente assatanati».

Dopo trenta anni da quando significativi settori della magistratura hanno esercitato in Italia un improprio ruolo politico, dopo la frase dell’ex presidente dell'Anm Luca Palamara - registrata peraltro proprio da uno di quei magistrati che “non vogliono fare politica” - che recitava: «Salvini ha ragione ma è il momento di attaccarlo», c’è ormai un’area maggioritaria di opinione pubblica liberale (magari talvolta recentemente liberale ma oggi liberal...

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