Hanno infoibato le “Verità infoibate”. Corro a prenderlo in edicola
Cronache di mezzo lockdown / 35
Oggi, sabato 6 febbraio, è in edicola con il Giornale “Verità infoibate – Le vittime, i carnefici, i silenzi della politica”. Un saggio storico sulla pagina più nera del comunismo in Italia. Scritto a quattro mani da due giornalisti di gran penna e grande onore (Fausto Biloslavo e Matteo Carnieletto) e presentato da un altro grandissimo del giornalismo italiano: Toni Capuozzo.
Ebbene, una operazione di verità contro il silenzio, l’ambiguità e, ancora, settant’anni dopo fatti di una disumanità inimmaginabile, la menzogna postcomunista e delle suffragette che stanno lì in tv a dirigere il traffico dell’omologazione, viene censurata. Da chi? Dallo strumento che si vanta di eleggere la libertà di espressione degli individui ad algoritmo planetario. Facebook.
Mi scrive Biloslavo: «Facebook, il Grande Fratello politicamente corretto, si è rifiutato di promuovere questo video con la voce di Toni Capuozzo. Se volete andate sulla mia pagina per commentare o condividere il post e il video dimostrando che gli algoritmi del Grande Fratello non possono fermare il ricordo della tragedia delle foibe e del dramma dell’esodo».
Chiaro che da qualche parte hanno collegato “fascisti” a “foibe”. E scritturato un algoritmo per rifiutare quel termine. Così come “sovranista” dev’essere rubricato algoritmicamente come “minaccia imminente, preparare gli editoriali, se Draghi non fa il governo è la fine del mondo, se vota la gente e non i mercati finanziari siamo fritti, la democrazia è ormai solo per i creduloni o i poveretti di serie C”.
E comunque. Possiamo immaginare cosa deve essere successo nei social americani durante le eroiche elezioni presidenziali. Se qui bloccano ancora “foibe”, in America tutto quello che aveva sapore di Trump dev’essere stato qualificato di peste, Covid che corre sulla rete e ti uccide come il raggio della Morte Nera. Sessista razzista fascista, suprematista, sciamano.
Capite da che parte è in sonno il fascismo o già ruggisce. Dolce come una parata di #MeToo, venuto a liquidare il passato di chi cavolo decidono di liquidare. O potere impersonale che ti toglie la parola con un algoritmo e non sai con chi prendertela. Perciò, noi, oggi, ci prenderemo il lusso democratico e antifascista di andare in edicola e acquistare il Giornale con il saggio sulle foibe. E “ciao, bella ciao”, la nuova resistenza siamo noi. E voi i Saviano.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!