

[cham_inread]
«Dopo la forzatura con cui Renzi ha costretto il parlamento a votare la legge Cirinnà, imponendo la fiducia, è avvenuta l’ennesima lesione del principio di legalità. Infatti, se il ddl sulle unioni civili ha vietato la stepchild adoption, la magistratura ci ha già ripensato giudicandola lecita il 26 marzo scorso, anche se la sentenza sarà resa pubblica solo settimana prossima». A spiegare a tempi.it il perché di un appello di venti senatori al procuratore generale della Corte di Cassazione è l’onorevole Carlo Giovanardi: «Il 30 marzo scorso avevamo invitato il procuratore della Corte Suprema di Cassazione a prendere posizione sulle sentenze creative come quella emessa dal Tribunale dei minorenni di Roma il 14 dicembre 2015, in cui si consentiva l’adozione da parte di due uomini che avevano avuto un figlio in Canada tramite l’abominevole pratica dell’utero in affitto».
Che cosa vi ha risposto il procuratore?
Che siccome vi erano altri ricorsi su casi simili, e siccome la legge vieta l’adozione da parte di persone dello stesso sesso, avrebbe presentato ricorso appellandosi alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Anche per evitare il “fai da te” generale, dove ogni tribunale ragiona per conto proprio. Ma, ignorando la richiesta, la prima sezione della Corte, il 26 maggio scorso, senza rivolgersi alle Sezioni Unite, ha giudicato da sé in merito al caso di due donne ricorse alla fecondazione eterologa effettuata in Spagna.
[pubblicita_articolo allineam=”destra”]Che cosa ha deciso la Corte?
Sappiamo che ha acconsentito all’adozione da parte di persone dello stesso sesso e quindi ha avallato la stepchild adoption. Inoltre, a presiedere la prima sezione delle Corte ci sarebbe dovuto essere il magistrato Fabrizio Forte (fratello del cardinale Bruno Forte, ndr), uomo retto e competente. A lui spettava la nomina secondo i criteri di merito, titoli e anzianità, ma siccome è notoriamente cattolico probabilmente si è preferito scegliere un altro presidente usando parametri ideologici.
Cosa accadrà ora?
Settimana prossima la sentenza del 26 maggio sarà resa nota. Sempre la stessa corte dovrà poi pronunciarsi su un caso analogo il 21 giungo prossimo. Con gli altri senatori abbiamo quindi inviato un appello al presidente della Corte di Cassazione affinché le Sezioni Unite intervengano a giudicare, in modo da ristabilire la legalità.
Cosa c’è di illegale in tutto questo?
Quello che è accaduto in parlamento prima e per via giudiziaria ora è una forzatura violenta. Prima di tutto la Corte ha ignorato il ricorso del procuratore. E poi la legge dice che il compito di stabilire i princìpi di diritto spetta solo alle Sezioni Unite. Ma è evidente che quella delle adozioni è diventata un’istanza da imporre totalitariamente, senza più alcun rispetto per la legge e il dibattito democratico.
Foto da Shutterstock
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Caro Cioccabello MicheleL, metto anche qui così se vuoi puoi replicare:
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Tanto per far capire alla gente quanta menzogna spargi per il web è bene spiegare la sentenza.
Quanto all’APA, Cioccabello mio, è intrisa di ideologia scientista fino al midollo e composta da un branco di psicologi che partono TUTTI dall’assunto dogmatico ASSOLUTAMENTE NON SCIENTIFICO che padre e madre siano CONCETTI ANTROPOLOGICI.
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Third District Court of Appeal
State of Florida, July Term, A.D. 2010
parti in causa:
Florida Department of Children and Families sulla adottabilità di X.X.G. and N.R.G contro F.G.
Parti in causa e persone coinvolte:
F.G.: “foster parent”, ovvero affidatario. Nel 2004 in Florida la legge permette l’affido temporaneo anche a singoli senza discriminazione di orientamento sessuale.
X.X.G. e N.R.G: ragazzi in stato di abbandono.
Nel 2004 i “servizi sociali” (Florida Department of Children and Families) revocano temporaneamente la patria potestà ai genitori di X.X.G. e N.R.G in quanto i ragazzi (di 4 anni e di 4 mesi al tempo nel 2004) risultano in grave stato di abbandono: non vengono seguiti e risultano bisognosi di cure mediche (entrambi hanno la tigna e il
più piccolo anche una infezione all’orecchio). Il bimbo di 4 anni non parla e la sua unica preoccupazione è badare al fratello di
4 mesi.
F.G. viene contattato dai servizi sociali per l’affido temporaneo e li prende in carico.
I servizi sociali seguono il caso e sono pienamente soddisfatti del buon operato di F.G.
Nel 2006 i servizi sociali revocano la patria potestà ai genitori naturali e F.G. richiede l’adozione piena.
Un ente “certificatore” terzo avente funzione di controllo (The Center for Family and Child Enrichment, Inc) conferma l’ottimo operato di F.G.
ma non concede il nulla osta all’adozione perchè la legge vigente nel 2006 in Florida non lo consente per gli omosessuali.
I servizi sociali devono recepire d’ufficio il parere dell’ente certificatore e respingono la richiesta di adozione.
Nel 2007 F.G. si appella contestando la violazione dei suoi diritti costituzionali
Nel 2008 inizia il processo e gli affari sociali sono costretti d’ufficio ad opporsi(il buon lavoro di F.G. non verrà mai contestato
da nessuna parte in causa).
Il processo nel suo svolgimento si evolve: da una questione di diritti civili si passa ad una disamina se sia scientificamente e razionalmente
ragionevole negare l’adozione a causa del’omosessualità dichiarata di F.G. ed entrambe le parti concordano su questo criterio di giudizio.
” When this case was pending in the trial court, the parties and trial court agreed that this case does not involve a fundamental right or suspect class, so the case was decided under the rational basis test. That being so, we have considered this appeal only under that test ” (cit)
Segue poi la sentenza emessa dal giudice Cindy S. Lederman che ben conoscete.
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Da un caso particolare che tratta una vicenda di abbandono TU e i tuoi sodali pretendete di provare questo assunto:
CAPACITA’ GENITORIALE=MIGLIOR MODELLO GENITORIALE PER LA PROLE.
Nel caso in questione basta la CAPACITA’ GENITORIALE di F.G., che NON E’ IN DISCUSSIONE, poichè i ragazzi erano in reale stato di abbandono e NESSUNO si è fatto avanti per la richiesta di adozione se non F.G.
Notevole, armato di questa fesseria della Florida non solo pretende cambiare il mondo, ma si è portato le scatole per mesi.
Io lo avevo avvertito già mesi fa che avevo letto tutta la sentenza: volevo vedere se prima o poi sarebbe entrato nel MERITO per discuterla.
Come ora lo avverto che ho pure letto le deposizioni ai processi di Mark Loren.
Ma non lo faccio più per sport: tutto quello che mi ha dato da leggere e’ stato raccolto e letto da più persone e la mia speranza e’ chi ha dubbi e perplessità come me trovi materiale nel web.
Senza la pretesa di “convertire” ma con la speranza che voci critiche abbiano uno spazio di comunicazione.
Per ora Enzo Pennetta mi ha dato ospitalità in due articoli. Ma non sono l’unico ne sicuramente il migliore. Il sito “Ontologismi” raccogli ben 68 articoli sul tema dell’omogenitorialita’.
Come ho detto a Sebastiano ci sono molti modi di fare la Sentinella in Piedi: rispondere a MicheleL non è tempo perso.
Andrea, ti devo dare atto che hai ragione e mi ricredo: leggerti in risposta al lenzuolatore è sempre un piacere.
Grazie.
“Di conseguenza, sulla base della natura ROBUSTA delle evidenze disponibili in questo ambito, questa Corte è convinta che la questione sia ampiamente FUORI DISCUSSIONE e che sarebbe IRRAZIONALE sostenere il contrario”
Non devo nemmeno commentare.
Portobello?!
Ah, ah, ah!
Si, è meglio … prima dovresti guarire dalla “sindrome cugino di Marta”.
Ribadisco un concetto già espresso: fate presente tutta ‘sta faccenda a Alfano Lupi, Sacconi, Lorenzin e agli altri gongolanti (perché “abbiamo evitato la stepchild”).
E aggiungetegli #ciricorderemo. Ottobre è sempre più vicino.
Era previsto che sarebbe scattata la giurisprudenza creativa. Fatto il misfatto bisogna sanarlo.
La forzatura violenta è stata quella contro la SCA nella Cirinnà. Quei bambini fanno parte di una famiglia e quella famiglia ha bisogno e diritto ad essere considerata tale nella sua interezza. Una verità talmente ovvia che solo l’immensa ipocrisia di certi politici è riuscita a cancellare dalla legge senza avere il coraggio di negarla, perchè innegabile.
E ora questi vili politicanti si lamentano che chi è preposto a fare giustizia questo faccia, al posto loro. Se il problema fosse stato la GPA, si sarebbe dovuto normare quella in modo specifico, non cercare di farlo in spregio al bisogno di tante famiglie e dei loro bambini. E questa gente urla in pizza “chi pensa ai bambini?”…Evidentemente non loro!
Buon giorno MicheleL.
Allora ammetti che l’ UIA (GPA non te lo concedo, sono omofobo con punteggio 26 secondo Ciocca et alt.) possa essere un problema ma a priori non ammetti che la soluzione sia dichiararlo reato universale in quanto:
1) parifica il nascituro ad un bene oggetto di contratto
2) non esiste una letteratura scientifica consolidata sui figli dell’utero in affitto, come afferma lo stesso Crouch nel riesame della letteratura scientifica al 2012
3) non esiste studio scientifico (figurarsi un corpo di studi su questo filone) che provi che mamma e papà sono concetti antropologici
4) recide le radici identitarie del pargolo e non esiste nessuno studio che affronti le possibili ricadute psicologiche sulla prole.
Ne approfitto anche per suggerirti di cominciare a leggere gli studi che tu rifili a me. Infatti in
“Recalled Social Experiences and Current Psychological Adjustment among Adults Reared by Gay and Lesbian Parents” Patterson et alt.
pag. 238 su 9 scale psicometriche 5 non passano la validazione alfa cronbach e guarda caso sono tutte sul tema childhood adolescent adults benefits. Così ci provano col metodo split-half (va male anche li) e si attaccano allo Spearman Brown congetturando (would have been notably higher…)
Ma si sa, Patterson e’ una di bocca buona e non va per il sottile.
Vorrei poi farti notare che dei 91 soggetti reclutati per la ricerca solo 18 sono nati o stati adottati fin dall’inizio in una coppia omogenitoriale mentre 73 vengono da contesto eterosessuale in cui uno dei membri ha poi scoperto di essere gay.
E visto che si parla di maggiorenni, nessuno dei 18 è figlio dell’utero in affitto.
(controlla pure, pg. 240 paragrafo family type)
Beh, aveva ragione Giannino: ti ho risposto ancora.
E mi raccomando, leggi gli studi prima di rifilarmeli.
Quello che lei Andrea mi concede o meno non ha alcuna rilevanza. Esistono leggi precise in Canada e UK per la GPA e contro l’UIA. Questa è la realtà con cui lei deve fare i conti.
1) Non c’è nessun contratto. Come non c’è tra l’ospedale o tra la scuola materna o il collegio e i genitori. Tutti i ruoli e le responsabilità sono chiari dal concepimento.
2) Esiste tutta la letteratura necessaria, ovvero su chi partorisce in anonimato, chi adotta. Il punto di vista del bambino è lo stesso. Assenza di contatto con la partoriente, uno o due genitori non biologici. Crouch si riferisce al caso di genitori gay con GPA, che in base agli studi di altre forme di genitorialità (adozione, SCA) può essere valutata anche attraverso l’esperienza delle coppie etero.
3) La questione è antropologica, ci sono numerosi studi, eccone un paio:
Newcomb, Tamara Camille. Parameters of Parenting in Native American Families. ProQuest, 2008.
Hamer, John H. “The Mother’s Brother. Kinship and Community among the Sidāma of Northeast Africa.” Anthropos H. 2 (2005): 560-567.
4) Tutti i lavori sull’adozione.
Mi riporti la critica di un esperto e vedrò di inoltrarla direttamente alla Prof. Patterson (hanno delle email queste persone, ci ha mai pensato? Gli può scrivere anche lei) e avrà la sua risposta. Di certo non perderà il suo tempo per considerare le obiezioni di un ingegnere (con tutto il rispetto possibile), che pone questioni come quelle sopra, evidenziando di non avere alcuna competenza in ambito di indagine scientifica, ma al limite una basilare formazione matematica.
Se vorrà scrivermi andrò in maggiore dettaglio, ma non qui. Lei quando la pagina non è più nella sezione principale svanisce e se non vuole discutere non ha senso andare nei dettagli, mi pare ovvio. La mia mail ce l’ha: michele-elle CHIOCCIOLA hmamail.com, cui al primo contatto seguirà mail permanente.
tu se vuoi mi trovi qui: Jd4icSAKZf (at) hmamail (dot) com
Ma lascia che ti dica questo prima di proseguire in privato:
1)
“quattro acche” di metodo scientifico ti assicuro che te le insegnano a ingegneria, compresa una “più che basilare” formazione matematica.
2) in risposta commento precedente:
Uno dei due genitori è in Canada, Usa, India, Ucraina.
Uno dei due genitori è una provetta piena di seme pagato (poco) a seconda che abbia MOT20 o MOT50 (studiati cos’è) in Olanda o Danimarca.
Anche lì si paga, vogliamo escludere il lucro anche nell’inseminazione artificiale già che ci siamo?
Non l’ho scelto io, l’hanno scelto loro.
Hai capito la bugia del piccolo uovo? Il piccolo uovo NON SCEGLIE DOVE NASCERE, non fa il giro di tutte le “possibili famiglie” e si ferma dove gli comoda.. Questa è la bugia che vogliono insegnare fin dall’asilo, questo è la “new (de)genderation” dei desideri assunti a diritti.
Sono i genitori arcobaleno a scegliere questa modalità di concepimento e poi usano un problema grave come una clava per costringere il resto della società ad approvare contratti che hanno per oggetto esseri umani.
Guarda che lo capisco anche io che c’è un problema di tutela del minore, ma cosa credi, che sia insensibile? Che speri che questi figli non siano felici? No caro, io voglio che siano felici, oltre ogni misura.
E non c’è cattolico che sia tale che non abbia lo stesso desiderio di felicità per quei ragazzi, compresi quelli che sfilano al Family Day.
Ma sono i genitori arcobaleno che li hanno cacciato i loro figli in questo impiccio colossale, questo non puoi negarlo.
———————————-
p.s: l’ultimo studio della Patterson Lick et alt. che mi hai rifilato ha una anomalia notevole nel campione: solo il 60% del campione di questi figli ormai adulti cresciuti in contesti omoparentali si dichiara eterosessuale.
Fa a pugni con tutte le sviolinate che dicono che non ci sono influenze perturbatrici sull’orientamento sessuale della prole. Controlla pure a pagina 236.
“Participants were 91 adults who grew up with at least 1 openly gay or lesbian
parent. They ranged in age from 18 to 61 years old (M = 27.6 years, SD =
7.2 years), and on average they were 7.6 years old (SD = 5.2 years) when they
learned that a parent was gay or lesbian. Most had lesbian mothers (69%) and
identified themselves as heterosexual (60%) and female (75%). In general,
participants and their parents were highly educated (96% of participants and
89% of parents completed at least some college) and lived in the United
States (90%). Finally, most participants were white (91%), though 4% of the
sample identified as Hispanic/Latino, 2% identified as African-American, and
2% identified with another racial group.”
Andrea, stai fresco. Lui risponde che solo chi ha due o tre lauree e una master alla Columbia University può permettersi di confutare le tesi dell’amica sua e dei suoi compari.
Del resto non risponde mai di persona ma si limita a fare Ctrl-C Ctrl-V.
Peraltro vedo che è convinto che a Ingegneria si facciano al massimo le quattro operazioni.
In compenso non ha mai detto quali competenze abbia LUI per permettersi di pontificare con assoluta certezza sulla verità assoluta degli “autorevoli studi”. Mica scemo.
Sei ammirevole per come ci perdi tempo.
Non è perder tempo.
Ci sono tanti modi per fare la Sentinella In Piedi.
“Mi riporti la critica di un esperto e vedrò di inoltrarla direttamente alla Prof. Patterson”
O sei un mitomane millantatore o come temo sei imbucato in qualche dipartimento universitario a baloccarti con i concetti antropologici. Solo così mi spiego come mai tiri fuori studi che non trovo nemmeno nella lista del What We Know Project.
Oppure ha ragione Giovanna et alt.: sei solo un mitomane attivista, teologo ed esegeta di S.Paolo che spara titoli di studi mai letti dalla bibliografia del libro di Federico Ferrari “la famiglia in attesa”.
15€ e taaaac hai di che trollare per un anno.
Se avrà difficoltà a continuare la discussione le scriverò, mi pare che per ora riesca bene a postare qui.
Io invece mi chiedo che se lei sia un ciellino militante disoccupato con il tempo per fraintendere manuali che non sono alla sua portata perché il piano di studi di ingegneria di certo non prevede approfondimenti in questo ambito.
So semplicemente usare i motori di ricerca meglio di lei e con tutta evidenza ho la pazienza e l’umiltà di leggere bene le cose prima di lanciarmi in pretenziose pontificazioni come fa lei, che per giunta ha la faccia tosta fi far finta di nulla quando viene chiaramente contraddetto.
Una frase come “eh già caro MicheleL, in effetti ho detto una sciocchezza quando ho preteso che fosse uno scandalo che non ci fossero lavori su adulti” oppure “in effetti non avevo pensato che basa studiare altri ambiti per avere dati validi anche al caso omosessuale per analogia” (v. punti 1,2,3 e 4 del suo primo messaggio, smentito, per lei come nulla fosse).
Francamente non vedo cosa c’entri la sua polemica sulla qualità dello sperma, non stiamo parlando di questo ma se vuole possiamo iniziare una discussione per capire quali sono le implicazioni del lucro nella gestione dei gameti; argomento che -ovviamente- non c’entra solo con le coppe omosessuali.
Proseguiamo in altra discussione, per non perderci (ma penso andremo a finire via mail) sul caso Patterson. Qui le faccio appena notare che “problema grave come una clava” e “impiccio colossale” è per le 0.06 su un coefficiente che arriva a 0.64 invece che a 0.7.
E stiamo parlando di un lavoro che per lei non doveva nemmeno esistere, perché, sempre secondo lei, studi sugli adulti non ce n’erano. E poi me lo riscriva che vuole che questi bambini stiano bene e siano adulti equilibrati, perché mi pare invece che lei non veda l’ora di compiacersi del contrario, salvo restare deluso. Ma magari mi sbaglio. Ora che ho la sua mail chiariremo anche questo suo strano atteggiamento.
Non è per lo 0.06, è che fallisce 2 test di affidabilità su 3 standard.
E il terzo, Spearman, ti dice che matematicamente potrebbe alzare il valore se raddoppi gli item.
Ma tu l’epistemologia e il metodo scientifico non lo capisci.
Comunque hai chiarito le tue competenze:
La formula di Spearman esprime una possibilità matematica, non una evidenza sperimentale.
Infatti Patterson si accontenta di quello che ha e valida ciò che nemmeno il tuo amato Ciocca validerebbe.
E la soglia è 0.75, non 0.70.
E non si fa un tanto al kilo se i coefficienti non tornano.
Anche la teoria delle stringhe ha una matematica meravigliosa, ma finché non si riesce nemmeno a ideare un esperimento non è confutabile quindi è un paradigma, non fatto scientifico.
Comunque finalmente hai chiarito le tue competenze:
“semplicemente usare i motori di ricerca”
Trovare gli studi è una cosa,
capirli o semplicemente leggerli e’ tutta un’altra.
Buona notte googologo.
Magari un giorno ci incontreremo e ti offrirò un ☕.
Lei vorrebbe incasellare le persone nei numerelli (ovviamente solo quelli che le tornano) e trattarle come una sofisticata ma astrusa teoria di fisica teorica?
Stringi stringi questa discussione conduce alla SCA (per il lettore poco aduso, Step Child Adoption) e qui parliamo di persone, di genitori e bambini e non di caselle da inquadrare.
L’epistemologia e il metodo scientifico è lei che non lo capisce e con tutta evidenze vista la contraddizione con la letteratura e il vuoto spinto di autorevolezza dal suo versante.
Per la questione nel dettaglio, ridondante su altra pagina, là proseguiamo.
“…incasellare le persone nei numerelli…”, senti chi parla, quello delle lenzuolate “scientifiche”…
Nove righe di risposta per non dire nulla, tranne i soliti sproloqui sulla “letteratura” ma stando ben accorto dal riferire quali siano le sue competenze per capirla e non solo citarla come verità assoluta.
La Corte Suprema della Florida ( Third District Court of Appeal State of Florida, July Term, A.D. 2010 Florida Department of Children and Families, Appellant, vs. In re: Matter of Adoption of X.X.G. and N.R.G):
“
Le relazioni e studi documentano che NON CI SONO DIFFERENZE tra la genitorialità omosessuale o il benessere di questi bambini. Queste evidenze sono suffragate e approvate da:
the American Psychological Association,
the American Psychiatry Association,
the American Pediatric Association,
the American Academy of Pediatrics,
the Child Welfare League of America and
the National Association of Social Workers.
Di conseguenza, sulla base della natura ROBUSTA delle evidenze disponibili in questo ambito, questa Corte è convinta che la questione sia ampiamente FUORI DISCUSSIONE e che sarebbe IRRAZIONALE sostenere il contrario; il MIGLIORE INTERESSE del bambini non si preserva proibendo l’adozione alle coppie omosessuali.
”
E se non capisce, rilegga.
Totale importo: zero tituli.
La Corte Suprema della Florida con l’avvallo delle più grandi associazioni di esperti, non hanno titoli rispetto alla sua laurea barzotta.
Il suo importo: pisciatina denigratoria.
Sei stato appena sotterrato sotto un monte di letame, caro Zero Tituli, perciò minzione più minzione meno, manco te ne accorgi.
Si illude che mi interessi quello che lei pensa di me. Non è con me il confronto ma con chi cito, e le sue deiezioni sono l’emblema della sola cosa che abbonda nei suoi discorsi.
Ma caro Zero Tituli, se, come ami tanto ripetere da sotto il letame, non ti interessa quello che scrivo, ti basta dimostrarlo evitando di replicare.
E invece…
E cosa dovrei “rileggere”? La solita lenzuolata di farloccame che stai copincollando da mesi? Quella che nessuno sarebbe autorizzato a mettere in discussione? Sei noioso, peggio di un disco rotto.
Tanto per far capire alla gente quanta menzogna spargi per il web è bene spiegare la sentenza.
Quanto all’APA, Cioccabello mio, è intrisa di ideologia scientista fino al midollo e composta da un branco di psicologi che partono TUTTI dall’assunto dogmatico ASSOLUTAMENTE NON SCIENTIFICO che padre e madre siano CONCETTI ANTROPOLOGICI.
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Third District Court of Appeal
State of Florida, July Term, A.D. 2010
parti in causa:
Florida Department of Children and Families sulla adottabilità di X.X.G. and N.R.G contro F.G.
Parti in causa e persone coinvolte:
F.G.: “foster parent”, ovvero affidatario. Nel 2004 in Florida la legge permette l’affido temporaneo anche a singoli senza discriminazione di orientamento sessuale.
X.X.G. e N.R.G: ragazzi in stato di abbandono.
Nel 2004 i “servizi sociali” (Florida Department of Children and Families) revocano temporaneamente la patria potestà ai genitori di X.X.G. e N.R.G in quanto i ragazzi (di 4 anni e di 4 mesi al tempo nel 2004) risultano in grave stato di abbandono: non vengono seguiti e risultano bisognosi di cure mediche (entrambi hanno la tigna e il
più piccolo anche una infezione all’orecchio). Il bimbo di 4 anni non parla e la sua unica preoccupazione è badare al fratello di
4 mesi.
F.G. viene contattato dai servizi sociali per l’affido temporaneo e li prende in carico.
I servizi sociali seguono il caso e sono pienamente soddisfatti del buon operato di F.G.
Nel 2006 i servizi sociali revocano la patria potestà ai genitori naturali e F.G. richiede l’adozione piena.
Un ente “certificatore” terzo avente funzione di controllo (The Center for Family and Child Enrichment, Inc) conferma l’ottimo operato di F.G.
ma non concede il nulla osta all’adozione perchè la legge vigente nel 2006 in Florida non lo consente per gli omosessuali.
I servizi sociali devono recepire d’ufficio il parere dell’ente certificatore e respingono la richiesta di adozione.
Nel 2007 F.G. si appella contestando la violazione dei suoi diritti costituzionali
Nel 2008 inizia il processo e gli affari sociali sono costretti d’ufficio ad opporsi(il buon lavoro di F.G. non verrà mai contestato
da nessuna parte in causa).
Il processo nel suo svolgimento si evolve: da una questione di diritti civili si passa ad una disamina se sia scientificamente e razionalmente
ragionevole negare l’adozione a causa del’omosessualità dichiarata di F.G. ed entrambe le parti concordano su questo criterio di giudizio.
” When this case was pending in the trial court, the parties and trial court agreed that this case does not involve a fundamental right or suspect class, so the case was decided under the rational basis test. That being so, we have considered this appeal only under that test ” (cit)
Segue poi la sentenza emessa dal giudice Cindy S. Lederman che ben conoscete.
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Da un caso particolare che tratta una vicenda di abbandono TU e i tuoi sodali pretendete di provare questo assunto:
CAPACITA’ GENITORIALE=MIGLIOR MODELLO GENITORIALE PER LA PROLE.
Nel caso in questione basta la CAPACITA’ GENITORIALE di F.G., che NON E’ IN DISCUSSIONE, poichè i ragazzi erano in reale stato di abbandono e NESSUNO si è fatto avanti per la richiesta di adozione se non F.G.
Evidenze dichiarate da un fanfarone ed imbroglione: dimostrato che negherebbe per paura di scacchi dialettici pure l’esistenza del sole. (Scusate se insisto: Non si può prescindere l’argomentazione da chi la dice)
Su studi che dove ha riportate volgari mentitrici (Patterson) e Tasker (una militante senza vergogna) e come se non bastasse accompagnate da prese di distanze e d’avvertimenti (mani avanti) sui limiti dei propri stessi studi.
Una “scienza” (che già di se non è matematica) fondata su in interviste a coppie gay dove si suppone che le stesse dovrebbero dare TESTIMONIANZA dell’eventuale deleteria esperienza dei bambini in loro “possesso”. Vorrei chiedere quale schiocco si presenta spontaneamente per farsi intervistare e dire, assieme al compagno, che ha rovinato la vita all’oggetto in “possesso”.
Chi lo può reputare possibile? MIcheleL et al
Il tutto supportato da una accozzaglia di associazioni dove stessi militanti (quelli che non hanno bavaglio) dichiarano a chiare lettere che la motivazione ideologica ha preso il sopravvento sulle ragioni scientifiche.
Ed in questa sintesi vergognosa, chi si porta a suggello scientifico? La Corte Suprema che a parte i pregressi limiti giuridici (volevano la pena di morte a maggioranza della giuria) “ha capito le spiegazioni fornite” .
In questa indeterminatezza solo un compratore di bambini o uno scroccone di uteri può gioire non curante dell’effettivo benessere delle vittime.
legittimo
Toni, il suo attacca alla Corte Suprema è patetico, perché la sentenza è talmente chiara e saggia (“sarebbe IRRAZIONALE sostenere il contrario”) che pare aver già previsto la sua sciocca contestazione.
Può cercare di denigrare (lei direbbe “calunniare”, perché estremizza tutto per aver ragione), la corte ma non ci riuscirà, ovviamente.
Come può denigrare i genitori omosessuali, che sono stati sottoposti ad analisi obiettive che ne hanno evidenziato non solo la bontà come genitori, ma pure l’onestà (nessuno è uscito “genitore perfetto”, nessuno ha “barato”); lei palesemente un omofobo e non ha evidentemente nessuna credibilità.
Continua il suo denigrare dicendo che i genitori omosessuali “possiedono” i bambini. Come gli omofobi d’antan che dicevo che due gay non erano coppia, erano un “paio”. Ridicolo.
Questa sentenza e le prove a suo sostegno, non sono verità assoluta, ma sono adeguatamente forti per evidenziare che lei non ha alcuna ragione, alcun argomento, solo omofobia, che è appunto fobia, perché non ha alcuna ragione di essere ed è alimentata da una visione distorta della realtà, come la sancisce per sua prerogativa la Corte Suprema in modo molto chiaro.
Andrea, mi spiega quale parte della sentenza non le chiara? Perché essa è chiara come il sole.
La Corte Suprema, che ha prerogative analoghe a quelle della nostra Corte Costituzionale ha chiaramente sancito un principio.
Il dispositivo che ho riportato parla della posizione ufficiale delle più grandi e autorevoli associazioni del mondo in materia (non solo APA, che lei cerca di denigrare), che non hanno solo esperienza accademica ma reale, anche di medici, psicologi, assistenti sociali.
Esse non parlano, come la sentenza, solo di F.G. (valido genitore, non il “meno peggio” come lei contraddicendo il suo stesso testo cerca di farlo passare), ma della questione in generale.
Il suo profondo condizionamento mentale le impedisce di capire una breve sentenza chiarissima. Ora capisco come fa a fraintendere gli studi.
Lei non vuole accettare una verità semplicissima, ovvero che anche gli omosessuale possono essere buoni genitori. Per non accettarlo fa voli pindarici nell’assurdo: si inventa che siano i “miglior modello genitoriale”, mentre sono uno valido, non il migliore, come invece cerca di far passare lei altri genitori in una guerra fratricida.
Se ne faccia una ragione, non sia -come ha previsto la Corte Suprema- IRRAZIONALE.
Totale importo hai evitato di rispondere nel merito.
Non hai capito:
Su studi che dove ha riportate volgari mentitrici (Patterson) e Tasker (una militante senza vergogna) e come se non bastasse accompagnate da prese di distanze e d’avvertimenti (LE MANI AVANTI) sui limiti dei propri stessi studi.
Una “scienza” (che già di se non è matematica) fondata su in interviste a coppie gay dove si suppone che le stesse dovrebbero dare TESTIMONIANZA dell’eventuale deleteria esperienza dei bambini in loro “possesso”. Vorrei chiedere quale schiocco si presenta spontaneamente per farsi intervistare e dire, assieme al compagno, che ha rovinato la vita all’oggetto in “possesso”.
Analisi “obbiettive”? … ma vai … vai … vaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii !!!
Spero Andrea che questo sua silenzio si manifestazione di riflessione. Che inizi a rendersi conto che si sta ostinando oltre ogni buona ragione nel negare un fatto che in questi anni sta diventando sempre più evidente. E la Corte Suprema della Florida è la stessa che criticò la Patterson per aver prodotto dati preliminari a inizio carriera (quando in effetti non si poteva fare meglio). Oggi le cose sono più chiare, le si è potute osservare più approfonditamente.
Il suo stile di analisi mi ricorda quello del famigerato Paul Cameron (può certamente trovarne notizia su internet): è prevenuto (non è disposto ad accettare di non aver ragione), cavilla (si fissa su un dato secondario in modo pedante e ignora quello fondamentale, che lo chiarisce e spiega), si esaspera (estremizza un concetto come in questo caso “genitore ideale”, mentre è lei che pretende che ne esista uno), mescola (politici e ricercatori), e lo fa con ipocrisia e incoerenza, perchè dopo questa ostinazione, rigorosa solo in apparenza, sorvola sulle irregolarità gravissime del caso Regnerus, sull’evidente conflitto di interessi e scarsa trasparenza di Sullins (prete cattolico che pubblica su riviste “predatorie”) e pure di Loren Marks, che con tutta evidenza come si deduce dalla sua deposizione agiva con mero intento politico per manipolare i dati, con scarsa conoscenza di essi (questo per sua stessa ammissione) e non per accertarne la qualità.
Ora Andrea, se si vuole prendere una pausa di riflessione, mi sta bene. Viceversa io ho il suo indirizzo di posta, lei ha il mio.
L’unica cosa che produce riflessione è lo specchio a cui si arrampica lei.
Risponda nel merito, se è capace, o ci risparmi le solite tiritere.
Legga i messaggi precedenti. Ogni punto è trattato nel merito, salvo molti di quelli che ho sollevato.
La sindrome cugino di Marta (in futuro SCDM) lo porta a vedere il merito.
😀 Quella è esattamente la sindrome che le impedisce di ragionare e la costringe a fare il bullo contro ogni buon senso!
Ovviamente lei non mette il link, perchè sa che è vero. Ecco qui, così chiunque può verificare che razza di bullo lei riesca ad essere e di come sia impossibile con lei andare oltre due o tre battute:
Leggi di Più: Papa: famiglia e desertificazione moderna | Tempi.it
Osi dire che sulla tua sindrome non sono scientifico ed autorevole?
Non metto il link? Nooooooo scusa…..
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Ti bastano o vuoi link a chilo?
Noto che non ha scritto nulla della ben più urgente e frequente SCA. Cosa ne dice di fare una indagine con il suo stile: “Quali conseguenze negative ha avuto il fatto di crescere in una società in cui taluni si ostinano a non voler riconoscere uno dei tuoi genitori, fino a privare te e lui dei rispettivi diritti di famiglia?”
Scusa, Michi, che cosa sono la UIA e la SCA?
Grazie
Utero In Affitto (la prima volta che la vedo anche io come sigla) e Gestazione Per Altri.
Quale sarebbe il misconosciuto genitore?
“Quali conseguenze negative ha avuto il fatto di esser stato cresciuto da una coppia omo che si ostina a non voler ammettere che uno dei tuoi genitori esiste non solo su facebook, fino a privare te delle tue origini?”
Ecco, una domanda così io la farei. A una persona adulta, non a genitore 1&2 contattato su una associazione pro LGBT che rispondono al posto di un campione con mediana di età 2 e media 3.8.
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Mamma e papà NON sono concetti antropologici.
Tanto per non condizionare il campione. Robe da matti. “Come ti senti a stare così male?”…
Gli studi su persone adulte ci sono, ne stiamo già discutendo, ma pare che lei faccia l’indiano.
Mamma e papà sono concetti diffusissimi, ma antropologici.
Newcomb, Tamara Camille. Parameters of Parenting in Native American Families. ProQuest, 2008.
Hamer, John H. “The Mother’s Brother. Kinship and Community among the Sidāma of Northeast Africa.” Anthropos H. 2 (2005): 560-567.
Lei non è archetipo dell’unica e suprema cultura del pianeta e della storia, come vorrebbe a tutti i costi convincersi, anche disegnando studi fallati alla base, come le idee che cerca di sostenere.
Visto?
E’ un poveretto cui preme solo l’illusione dello “lo scacco dialettico” di cui si serve per “scavallare la giornata”, come dice Giovanna.
Calunniare, infarmare, ignorare, mistificare, calunniare (di nuovo), travisare, e, soprattutto, insultare son solo alcuni dei verbi che descrivono il modus operandi standard di questo poveraccio, che fortunatamente non si rende manco conto della pena che fa, anzi crede d’esser “temuto”, e ciò forse è un bene poiché sarebbe un colpo mortale per il suo patologico amor proprio (ma io non sono uno psichiatra!).
Speriamo che ci sia qualcuno che gli stia accanto.
Ovviamente sono diventati “diffusissimi” per lil lavaggi del cervello avvenuto nella notte dei tempi, da parte di extraterrestri cattolici.
Naturalmente punti “sull’antropologico” spacciando la possibilità che padre e madre sono intercambiabili con te e/o con una bambolone. Basta occultare da dove nascono. Braavooooo!!!
Mi scuso per gli errori di battitura. Avvolte mi è difficile scrivere mentre rido.