Che “umanità” è quella dove la riproduzione sessuale viene eliminata per la provetta?
tratto dall’Osservatore romano – Almeno avessero qualche idea su dove vanno a cascare. E su dove porteranno l’umanità, con le loro frenesie. E invece niente. Vedono il loro tavolo di lavoro, la loro cassetta degli attrezzi e tanto gli basta. Questi genetisti. Si credono padroni del mondo, ma del mondo mostrano di avere un’idea così ristretta da impensierire (non loro, noi).
Ora sono arrivati alla tecnica possibilità di escludere che un qualsivoglia nascituro venga al mondo con un genoma anche soltanto minimamente difettoso. Per farlo occorre altresì escludere la riproduzione sessuale tra uomo e donna e ricorrere direttamente — e sempre — alla fecondazione in vitro. Che ci vuole. Si prelevano gli ovuli dalla donna, li si fecondano in provetta col seme maschile, si creano gli embrioni, una cellula di ogni embrione viene estratta dall’embrione ed esaminata con una tecnica (ecco la novità) di sequenziamento veloce del Dna. Se è sana viene reinserita nell’embrione, che attende in provetta, e quest’ultimo a sua volta inserito nell’utero della donna. Se la cellula è difettosa viene estinta, assieme all’embrione dal quale proviene. Semplice e sicuro.
L’innovazione toglie di mezzo, assieme alla riproduzione sessuale, anche il caso che vi si annida. Dice Boncinelli, il più celebre genetista italiano, di questa innovazione: «Meglio sani per scelta che malati per caso». Mario Pappagallo, sempre sul «Corriere della Sera», già spera che «un domani forse proprio tutti» quelli che vogliono un bambino si avvarranno di questa tecnica, non solo quanti ricorrono già oggi alla fecondazione in vitro, non solo quanti sono sterili. Proprio tutti. Come ad augurarsi che i bambini di domani nascano indistintamente in provetta e sani.
Il sesso e il caso, la congiunzione dei corpi e dei patrimoni genetici nell’atto sessuale, che vadano pure in soffitta. Credono davvero che un’umanità privata della riproduzione sessuale, e di quel che significa riproduzione sessuale in Homo, sarebbe “una umanità”? Hanno idea di quel che ha significato (e significa) per l’umanità di Homo la riproduzione sessuale che viene dall’unione, carnale e di sentimenti, di uomo e donna? Non c’è da scommetterci.
Credo che non abbiano realizzato — non fino in fondo — la differenza, fondatrice di umanità, che c’è tra la riproduzione sessuale umana e quella degli altri mammiferi, primati inclusi. La riproduzione sessuale umana è l’unica che avviene in posizione frontale, l’unica che a seguito di questa frontalità tra uomo e donna si esprime nel segno unitario della carnalità e dell’affettività. Siamo stati forgiati da “questa” riproduzione sessuale, che si è evoluta con noi e con la nostra umanità.
E ora cosa non ci dicono, con la più grande noncuranza, i mitici genetisti? Che ne possiamo fare a meno, che possiamo lasciar fare a provette, pipette e sequenziatori di Dna. Che possiamo pensare di prescindere dall’incontro di uomo e donna, dal sesso. Di più. Che il sesso può essere espunto dalla vita riproduttiva, confinato nel “fare sesso”, nel mentre i laboratori si incaricano di fare i figli. Anzi, di sfornare figli col bollino della tracciabilità: ovulo tale, sperma tal altro. Uniti in congiunzione il tal giorno, nel tale laboratorio.
Una separazione totale, sfrontata, e abissalmente gelida, tra sesso e riproduzione. Come dire la fine di ogni umanità. Di ogni calore umano. Andrebbero fermati, questi propugnatori del nulla ammantato di perfezione eugenetico-sanitaria. E non ci si venga per carità a raccontare le favole sul figlio geneticamente sano — anzi, perfetto. Fosse stato sempre così, l’umanità sarebbe rimasta alla scimmia. Siamo avanzati tra gli errori. Oggi vorrebbero propinarci solo l’opera già compiuta, immobile, invariabile, immutabile. I genitori che pretendono solo figli geneticamente sani: ecco lì la prima fonte delle nostre carenze e inconcludenze etico-morali odierne. Sollecitati da una scienza che vede l’oggi e non ha idea, né se ne preoccupa, del futuro che prepara. Avessimo almeno il coraggio o anche solo l’onestà di riconoscerlo.
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8 commenti
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Remo, davvero “che schifo”! Quando vedo certi ottusi arroganti, che si credono in diritto di decidere, nella loro presunta superiorità, a chi assegnare o meno il diritto di stare al mondo in funzione di come uno è nato oppure che si permettono di sbeffeggiare persone e famiglie che, nella fatica della loro condizione, hanno mille volte mille più dignità, coraggio e umanità di loro, “mi viene il vomito”!
Che omuncoli!!! Solo dall’anonimato del loro buco – perchè se dovessero ripetere a viso aperto le carognate che dicono non ne avrebbero il coraggio – si permettono di dire cose per le quali ogni uomo che possa dirsi tale gli sputerebbe in faccia, tanto sono meschini e vigliacchi.
Ci sono “bei mongolini” che, per la loro grande umanità, sono il tesoro dei loro cari e ci sono sani di corpo che, per la loro grande dis-umanità, sono già cadaveri dentro.
Ci sono mamme catto doc e ci sono mente-catti doc.
L’amore crisitiano è immenso ma anche la stupidità crudele di certi idioti è immensa.
X Remo:
Guarda che al limite si dovrebbe discutere sulle questioni da te indicate, cioè come estrema ratio. Qui si parla di ordinaria fabbrica di bambini, su richiesta: con scelta della mamma magari per determinare il colore degli occhi, l’altezza etc.etc.
Se volete impiantare un società di questo genere preparatevi alla guerra. Quella vera.
Guarda che si parla solo di eliminare le malattie genetiche: poi sì l’eliminare il gene non si assicura comunque una “immunità” dalla mattia che può sempre colpirti per altre cause, ma almeno elimino una bella percentuali delle probabilità eliminando la predisposizione genetica.
Poi, chissà, magari un domani si potrà agire direttamente sul dna dell’embrione, correggendolo senza scartare così coi difetti genetici, ma scommette che anche così si solleveranno le geremiadi cattolici che si lamentano “dell’uomo che gioca a fare Dio”.
bravi, siete arrivati ad approvare l’eugenetica. A quando il prototipo della nuova razza superiore?
Io l’ho sempre detto che Huxley ci aveva preso più di Orwell e Bradbury. Nel Mondo Nuovo ci sono:
– Pasticche per levare i pensieri e la tristezza (e guardate quanto vogliono liberalizzare la droga)
– Riproduzione categoricamente in provetta (vedi articolo sopra)
– Educazione martellante e decisa dallo stato, fin dalla nascita (ci stanno già provando, guarda in francia e spagna).
Chi si dissocia.. rinchiuso in riserve di “selvaggi”.
AIUTO!
Cavolo,che schifo! niente più malati, niente più storpi da accudire amorevolmente con carità cristiana, dove andaremo mai ai finire! Se penso a tutte mamme debosciato che sperano di avere un figlio sano, solo perchè vogliono il tempo di andare dal parrucchiere con le amiche, di fare shopping, invece di passare amorevoltamente tutta vita al capezzale loro bel mongolino, mi viene il vomito!
Vuol dire che metteranno su saboratori per la mamme catto doc dove poter selezionare una combo di malattie da impiantare al futuro figlio: chessò: down e spina bifisa, autismo e paraplagia…. le combinazioni sono tantissime e l’amore cristiano immenso
si vede proprio che non hai figli e vivi solo per te stesso..
Uno ci prova anche a risponderti spendendo tempo e accreditandoti con sforzo ingenuo il deisderio di voler comprendere, anche dietro alle bestialità che dici.
Ma quando le bestialità diventano un disco rotto sempre uguale non resta davvero che mandarti a cagare