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Fumetto – Un Lucca Comics 2014 ricchissimo di eventi e di visitatori
Basta un solo numero per spiegare tutto: 240’000 biglietti staccati, 400’000 presenze che hanno animato Lucca e il suo meraviglioso centro storico per quattro giorni. Per non parlare poi degli oltre 700 stand, 900 giornalisti accreditati, 1’000 aspiranti disegnatori che hanno parlato con professionisti per mostrare i propri lavori, 55.000 i metri quadrati occupati dalla manifestazione: e potremmo andare avanti a lungo così, ma non lo faremo. Basti dire che Lucca Comics and Games sul fronte dei numeri ha realizzato risultati grandiosi.
E sul fronte delle case editrici sono state annunciate le novità dell’anno che ci aspetta, piuttosto ricco e saporito. Disney proporrà due nuove storie di Pk, probabilmente a primavera e in autunno, con le
Panini ha presentato novità sul fronte di Rat Man, con una trilogia intitolata The walking rat oltre ad una serie di novità sul fronte manga, Marvel e Star Wars. La Bonelli è molto soddisfatta dell’andamento delle sue testate più recenti: Lukas, Dragonero e Orfani (che ha addirittura incrementato le vendite con il primo numero della seconda serie rispetto al primo). Dylan Dog entra nel vivo del suo rinnovamento, con tanti nuovi autori e spazio alle idee e alle grandi matite. Bao Publishing si conferma come un editore coraggioso che, a fianco di proposte più commerciali e rispettose di un certo fumetto come quello Bonelli, si affida a capaci autori, specialmente italiani, come Vanna Vinci oppure l’assoluta esordiente Elisabeth Romagnoli. Molto interessante l’annuncio della pubblicazione di Building Stories di Chris Ware: un vero e proprio gioco da tavolo, molto complesso e particolare, che contiene 16 prodotti editoriali con cui i giocatori possono costruire una storia, scomponibile e ricombinabile, una sfida cartotecnica non indifferente. D’altronde BAO ai suoi lettori dice: “non c’è limite al nostro amore per ciò che possiamo fare con la carta”.
Tutto bene, insomma, un successo? Sicuramente sì, perché si conferma la presenza di un programma amplissimo e con il meglio del fumetto, con la presenza in fiera dei più grandi autori. Ma non possiamo esimerci da una critica alla parte logistica. Se il centro storico di Lucca si imballa facilmente, il padiglione Games ha chiuso gli accessi per un paio d’ore sabato, mentre la stazione dei treni risultava così bloccata che il tempo d’attesa superava tranquillamente l’ora. In questa bolgia per fortuna nessuno si è fatto male, ma è evidente come ci siano delle mancanze. Per quanto gli spazi fossero più ampi, questi vanno ancora più aumentati, mentre bisognerà decidere se dedicare più attenzione ai fumetti oppure ai cosplayers. E anche Trenitalia dovrebbe fare la sua parte, mettendo a disposizione un consistente numero di treni.
Lucca Comics resta però un appuntamento imprescindibile per il mondo del fumetto e, nonostante i suoi difetti, resta un momento indimenticabile. Vedere un autore all’opera come Vittorio Giardino, Silvia Ziche o Fabio Celoni, non ha davvero prezzo ed è un’esperienza indimenticabile.
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1 commento
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Possibile che un articolo di Tempi su Lucca Comics 2014 non spenda due righe sulla mostra “Fede a strisce”, l’unica che in modo evidentemente differenziato trattasse di come la fede sia stata trattata dai fumetti ?