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Fumetto – Caravaggio e la difesa della cultura in ogni epoca

Di Amedeo Badini
06 Agosto 2014

La scorsa settimana abbiamo parlato del numero corrente di Le Storie, il mensile della Bonelli che ogni mese ambienta una vicenda in epoche storiche differenti. Oggi parliamo del primo Speciale della collana, uscito nel periodo estivo, tutto a colori, dall’eloquente titolo di Uccidete Caravaggio!. Alla sceneggiatura Giuseppe De Nardo e ai disegni Giampiero Casertano, due veterani in Bonelli, soprattutto per quel che riguarda Dylan Dog, mentre ai colori  c’è Arianna Florean. Il disegno in copertina è, come sempre per la collana, il copertinista ufficiale Aldo Di Gennaro.

E questo speciale ha davvero tanti motivi per essere letto, oltre alla nota abilità artistica degli autori coinvolti. Le 128 pagine ci presentano un ritmo incalzante e serratissimo, quello di una caccia all’uomo da parte di due killer con due committenti diversi. Caravaggio è il polo catalizzatore di tanto odio, sia da parte della Chiesa, che in lui vedeva il distorcersi della fede e un’eccessiva umanità nel divino, che da parte della nobiltà, irretita da un uomo che non metteva mai a freno la sua libertà. De Nardo, con una vita così avventurosa e densa di eventi, ha gioco facile nel descrivere una complessa partita a scacchi per tutto il meridione d’Italia, toccando anche Malta. Casertano da par suo disegna l’epoca storica con cura ed evidente piacere, donando panoramiche suggestive e volti pieni di sentimento. I colori valorizzano bene tutta la storia.

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Ad esaltare il volume non è solo il racconto di una vicenda degna dei feuilleton,  in cui cappa e spada la fanno da padrone, ma è soprattutto la trama collante della storia, ovvero le vicende di Michelangelo Merisi da Caravaggio. Come ben spiegato nell’articolo di giovedì 7 Agosto, il pittore con i suoi dipinti fu capace di creare delle vere e proprie innovazioni stilistiche, soprattutto per quel che concerne la rappresentazione del sacro, l’utilizzo della luce e il manifestarsi di un’alta dose di realismo nei dettagli. De Nardo effettivamente decide di far parlare non tanto l’uomo, ma le sue opere. E queste appaiono dal vero e sono protagoniste di parecchie scene, punti di partenza per parlare dell’effetto che producono sui protagonisti e sul popolo.

La storia parte dall’aspetto action per arrivare a discutere su come l’arte sia capace di modificare il pensiero e le scelte dell’uomo, di come possa risultare un grande potere e di conseguenza come sia pericoloso e da tenere sotto controllo secondo certi soggetti. Il quadro e la sua forza destabilizzano la mente, dandole il più grande dono: la facoltà di pensare e di riflettere, immaginando nuove idee e nuove conseguenze. In questo sta il valore di Uccidete Caravaggio!, una storia ricca di colpi di scena e di momenti di azione ma che semina parecchi spunti sul potere dell’arte e sulla sua capacità di portare il mondo verso nuove prospettive. E spiega anche quanto sia importante la difesa della cultura, in ogni epoca.

Speciale Le storieUccidete Caravaggio!, 128 pagine a colori, in tutte le edicole a 6€

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