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Fumetto – Archeologia a fumetti: il Paperino di Ward
L’arte del fumetto è qualcosa di abbastanza recente, se la confrontiamo alla musica, alla pittura o alla danza e al teatro. Parliamo di 120 anni e poco più. Eppure, vi sono ampie aree oscure di fumetti caduti nell’oblio che, legati solo alla fragile carta stampata dei quotidiani, rischiano seriamente di perdersi. Non è sbagliato parlare dunque di archeologia fumettistica, un complesso lavoro di scoperta, restauro e rinascita, con conseguente riproposizione in stampa. Si tratta di operazioni che per il grande pubblico sono poco interessanti ma, per gli appassionati e gli studiosi significa salvare dei veri e propri anelli mancanti. L’ANAFI in questo permette un lavoro certosino ed accurato con una base solida di soci e di intenditori. Ogni anno da alle stampe un volume di pregio e, esattamente un anno fa, è stato dedicato al Paperino di Walt Disney, come ha ricordato anche l’associazione del Papersera, sempre attenta.
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Non si tratta però del canonico papero che tutti conosciamo, ma della scoperta del personaggio per i fumetti ad opera dell’inglese William A. Ward, misterioso autore che ha però realizzato, in completa autonomia, un avvincente ciclo di dodici storie per il settimanale del 1937 Mickey Mouse Weekly. Questo, in maniera completa, integrale, restaurata e tradotta viene pubblicata, per la prima volta in Italia, in un volume di pregio, a cura dei bravissimi critici Massimo Bonura, Federico Provenzano e Luciano Tamagnini, più un intervento del decano della critica disneyana Alberto Beccattini. Paperino – Le Inedite Follie Inglesi è il titolo del volume, impreziosito da una bella copertina di Alessandro Gottardo e da un disegno in bianco e nero del bravo Emmanuele Baccinelli. Una bellissima opera, impreziosita da articoli critici di altissimo livello e da un apparato iconografico all’altezza, capace di sviscerare questa complessa e sorprendente produzione.
Questo ciclo di storie, uscito una tavola per settimana, è per un lettore moderno molto bizzarro. E’ evidente che l’autore non conosce benissimo i personaggi a livello grafico, mentre come caratterizzazione la fonte primaria è il cartone, avendo comunque un occhio per il fumetto di Floyd Gottfredson, specie per i personaggi secondari. Ma fin da subito Ward sceglie una strada precisa, eliminando la controparte femminile, in questo caso Donna Duck, e ponendo di fianco a Donald un personaggio che non sarà mai più riutilizzato. Si tratta di Mac, una sorta di cane mezzo marinaio mezzo furfante, uso a vivere alla giornata, ma scaltro e pieno di buon senso, maggiore del collerico Paperino. Tra i due si crea un legame di amicizia maschile schietto e di rispetto reciproco, di offese anche e di litigate, seguite sempre da affettuose riappacificazioni.
Con questi due personaggi, Ward decide di osare tutti i generi, dal fantasy al fantascientifico, dall’avventuroso al western, fino al quotidiano, trascinandoli in un fuoco pirotecnico di guai e di pericoli. Accompagnato da battute fulminanti e da scene politically uncorrect (come l’orso massacrato presente in gallery), il ciclo è sorretto da una serie di disegni disneyani molto raffinati, basati su di un elegante uso della mezzatinta e dell’inchiostrazione accurata. Per quanto straniante all’inizio, la narrazione comincia a decollare, presentando situazioni sempre più surreali ma allo stesso tempo divertenti. Storie coinvolgenti e davvero diverse da quelle prodotte in America e da quelle che usciranno in Italia. Surreali, stravaganti, ma frizzantine, specie nei rapporti umani tra personaggi. Poco dopo Ward fu in Italia a comparire il primo fumetto dedicato a Paperino fuori dall’America. Parliamo del classico Mistero di Marte di Federico Pedrocchi. Ma in Inghilterra qualcosa era già stato fatto, anche se in pochi riuscirono a saperlo. Un fumetto capace di sorprendere anche il più esperto, e di incuriosire il lettore novello.
Paperino – Le inedite follie inglesi, di William Ward, a cura di Massimo Bonura, Federico Provenzano e Luciano Tamagnini, ANAFI editore, 30€ dal sito ANAFI
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1 commento
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Veramente interessante questo articolo,chiedo il vostro permesso di pubblicarlo nel mio forum,ovviamente mettendo il vostro link,in questa sezione
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