Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Chiesa

Fulton Sheen e l’inganno del Grande Umanitario

L'arcivescovo di Newport, prossimo beato, contribuì alla conversione di migliaia di persone con i suoi sermoni radio e tv. Eccone uno dei più famosi sui "Segni dei nostri tempi"

Fulton Sheen
14/07/2019 - 2:00
Chiesa
CondividiTwittaChattaInvia
Fulton Sheen

Venerdì 5 luglio papa Francesco ha autorizzato la congregazione delle Cause dei santi a promulgare il decreto riguardante la beatificazione di monsignor Fulton Sheen (1895-1979), arcivescovo titolare di Newport, nel Galles. Un annuncio passato quasi inosservato in Italia e che invece moltissimi cattolici del mondo anglosassone attendevano da tempo.

Come abbiamo scritto qualche anno fa (riprendendo un articolo del Catholic Herald), la causa di beatificazione di Fulton Sheen ha avuto una strada accidentata, ed è impossibile non sospettare che questo sia dovuto almeno in parte proprio alla sua figura ingombrante. Per necessità di semplificazione giornalistica, ma forse anche con un po’ di malizia, ci si riferisce a lui in genere come al “pioniere dei telepredicatori”. Ma per comprendere quanto possa essere riduttivo questo ritratto basta considerare che secondo le stime il prossimo beato con le sue “teleprediche”, i suoi discorsi radiofonici e le sue decine di libri popolarissimi (e chiarissimi nel giudizio sui “segni dei tempi”) avrebbe influenzato la conversione di qualcosa come 50 mila persone, tra le quali parecchi comunisti militanti. Una storia per certi versi molto “americana”, che non per questo merita di essere letta con supponenza.

Qui un breve profilo di Fulton Sheen tratto dalla croncaca di Vatican News:

LEGGI ANCHE:

Francesco Chiesa Francia Frejus

La diocesi francese ricca di vocazioni che non piace al Vaticano

17 Giugno 2022
Foto di Markus Spiske per Unsplash

Perduta la fede in Cristo, l’ultima parola sulla vita ritorna alla morte

15 Giugno 2022

«Nato ad El Paso, nell’Illinois, l’8 maggio 1895 da una famiglia irlandese, Fulton Sheen scopre da giovane la sua chiamata al sacerdozio. A 24 anni viene ordinato sacerdote e dopo gli studi per il dottorato in teologia a Roma, rientra negli Stati Uniti. Inizia la sua missione come viceparroco in una zona di periferia. Le sue prediche sono molto apprezzate. Dal 1926 al 1950 è docente di filosofia all’Università cattolica di Washington. Nel 1930, invitato dall’emittente radiofonica statunitense Nbc partecipa ogni domenica ad un programma intitolato “L’ora cattolica”. Nel 1950, il suo linguaggio limpido e comprensibile a tutti approda anche in televisione. La sua missione di telepredicatore comincia con il programma della Nbc “Vale la pena di vivere”. Rivolgendosi ai telespettatori, oltre 30 milioni ogni settimana, ricorda che l’unica soluzione di tutti i problemi è Gesù Cristo. Nel 1950, viene nominato direttore nazionale della Società per la propagazione della fede. Inizia una lunga serie di viaggi in Asia, Africa e Oceania. L’11 giugno del 1951 viene consacrato vescovo. Nel 1966 è nominato vescovo di Rochester. Il 20 settembre del 1979, celebra la Santa Messa per il suo 60esimo di sacerdozio e nell’omelia pronuncia queste parole: “Non è che io non ami la vita, ma ora voglio vedere il Signore. Ho passato tante ore davanti a Lui nel Santissimo Sacramento, ho parlato a Lui nella preghiera e di Lui con chiunque mi volesse ascoltare. Ora voglio vederlo faccia a faccia”. Muore a New York due mesi dopo, il 9 dicembre 1979».

Di seguito, invece, riportiamo in una nostra traduzione uno dei suoi sermoni più celebri, pronunciato alla radio il 26 gennaio del 1947, nell’ambito di una trasmissione intitolata “Light Your Lamps” (Accendete le vostre lampade). Il titolo della puntata era “Signs of Our Times” (Segni dei nostri tempi), e l’intervento di monsignor Sheen fu poi da lui rielaborato, ampliato e riproposto all’interno del libro Communism and the Conscience of the West (Comunismo e coscienza dell’Occidente), dato alle stampe l’anno successivo (1948), e in altre pubblicazioni.

***

Segni dei nostri tempi

Dio vi benedica! Voglio che queste siano le mie prime parole di saluto a voi. Saranno anche le parole conclusive di tutte le trasmissioni. “Dio vi benedica” significa che Dio è amore, che Dio vi ama e che voi dovete ricambiare l’amore di Dio.

Perché così poche persone si accorgono della gravità della nostra crisi presente? In parte è perché gli uomini non vogliono credere che i loro tempi siano malvagi, in parte perché questo significa accusare se stessi e soprattutto perché per misurare i loro tempi essi non hanno altri criteri all’infuori di sé.

Solo quanti vivono secondo la fede sanno davvero che cosa sta accadendo nel mondo. Il Nostro Salvatore potrebbe ben dire quel che disse ai sadducei e ai farisei del Suo tempo: «Quando si fa sera, voi dite: “Bel tempo, perché il cielo rosseggia”; e al mattino: “Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo”. Sapete dunque interpretare l’aspetto del cielo e non siete capaci di interpretare i segni dei tempi» (Mt 16,2-3)

Noi conosciamo i segni dei nostri tempi? Essi indicano due verità ineluttabili, la prima delle quali è che siamo giunti alla fine dell’epoca postrinascimentale che fece dell’uomo la misura di tutte le cose. I tre dogmi fondamentali del mondo moderno si stanno dissolvendo davanti ai nostri occhi.

Primo, stiamo assistendo alla liquidazione dell’uomo economico, o dell’assunto per cui l’uomo, in quanto animale altamente evoluto, non ha altre funzioni nella vita se non produrre e acquisire ricchezza, e poi come le bestie da pascolo invecchiare e morire.

Secondo, stiamo assistendo alla liquidazione dell’idea della naturale divinità dell’uomo, che non ha bisogno di alcun Dio che gli dia dei diritti, o di un Redentore che lo salvi dalla colpa, perché il progresso è diventato automatico grazie alle scienze, all’educazione e all’evoluzione, che un giorno renderà l’uomo una specie di dio.

Stiamo assistendo anche alla liquidazione del razionalismo, o dell’idea secondo cui il compito della ragione umana non è scoprire il significato e lo scopo della vita, e cioè la salvezza dell’anima, bensì ideare nuovi avanzamenti tecnici per fare in modo che la città dell’uomo su questa terra prenda il posto della città di Dio. Può benissimo essere che il liberalismo storico sia soltanto un’era di transizione tra una civiltà che una volta era cristiana e una che sarà decisamente anticristiana.

La seconda grande verità che i segni dei tempi fanno presagire è che siamo decisamente alla fine di un’era non-religiosa della civiltà, con ciò intendo un’era che considerava la religione come un’appendice alla vita, un extra di devozione, un costituente morale per l’individuo ma di nessuna rilevanza sociale, e Dio un compagno silenzioso il cui nome è usato dalla ditta per darsi una rispettabilità ma che non ha niente da dire a riguardo di come si deve gestire l’attività.

La nuova era in cui stiamo entrando è quella che potremmo chiamare la fase religiosa della storia umana. Non fraintendetemi; “religiosa” non vuol dire che gli uomini si rivolgeranno a Dio, ma piuttosto che l’indifferenza all’assoluto che ha caratterizzato la fase liberale della civiltà sarà seguita da una passione per l’assoluto. Da oggi in poi lo scontro non sarà per le colonie e i diritti delle nazioni, ma per le anime degli uomini. Le linee della battaglia sono tracciate chiaramente e non c’è più dubbio su quali siano le questioni fondamentali. Da oggi in poi gli uomini si divideranno in due religioni concepite di nuovo come abbandono a un assoluto. Il conflitto del futuro è tra un assoluto che è il Dio-Uomo e un assoluto che è l’uomo-dio; tra il Dio che si è fatto uomo e l’uomo che si fa dio; tra i fratelli in Cristo e i compagni nell’Anticristo.

L’Anticristo, però, non sarà chiamato così, altrimenti non avrebbe seguaci. Non indosserà calzamaglie rosse né vomiterà zolfo, né impugnerà una lancia né agiterà una coda con la punta a forma di freccia come il Mefistofele nel Faust. Da nessuna parte nelle Sacre Scritture troviamo conferma del mito popolare che immagina il diavolo come un buffone vestito di rosso. È descritto invece come un angelo caduto, come “il Principe di questo mondo” il cui mestiere è di dirci che non esiste nessun altro mondo. La sua logica è semplice: se non c’è un paradiso, non c’è alcun inferno; se non c’è un inferno, non c’è alcun peccato; se non c’è il peccato, non c’è alcun giudizio, e se non c’è un giudizio allora il male è bene e il bene è male. Ma al di là di queste descrizioni, Nostro Signore ci dice che egli sarà molto simile a Lui, che ingannerà perfino gli eletti – e di sicuro nessun diavolo di quelli che abbiamo visto nei libri illustrati riuscirebbe a ingannare gli eletti.

In che modo egli verrà in questa nuova era per convincerci a seguire il suo culto? Verrà travestito da Grande Umanitario; parlerà di pace, prosperità e abbondanza non come mezzi per condurci a Dio, ma come fini in sé. Scriverà libri su una nuova idea di Dio adatta ai modi di vivere della gente; diffonderà la fede nell’astrologia in modo da incolpare per i nostri peccati non la nostra volontà, ma le stelle; spiegherà psicologicamente la colpa in termini di sesso represso, farà sprofondare gli uomini nella vergogna se gli altri uomini diranno che non sono di mente aperta e liberali; identificherà la tolleranza con l’indifferenza verso quel che è giusto e quel che è sbagliato; incoraggerà i divorzi con l’inganno secondo cui una nuova unione è “vitale”; accrescerà l’amore per l’amore e diminuirà l’amore per la persona; invocherà la religione per distruggere la religione; parlerà perfino di Cristo e dirà che è stato il più grande uomo che sia mai vissuto; dirà che la sua missione è liberare gli uomini dalla schiavitù della superstizione e dal fascismo, che baderà di non definire mai.

Ma in mezzo a tutto il suo apparente amore per l’umanità e alle sue chiacchiere su libertà e uguaglianza, avrà un grande segreto che non rivelerà a nessuno: non crederà in Dio. Poiché la sua religione sarà la fratellanza senza la paternità di Dio, ingannerà perfino gli eletti. Istituirà una controchiesa che sarà una scimmiottatura della Chiesa perché lui, il diavolo, è la scimmiottatura di Dio. Essa sarà il corpo mistico dell’Anticristo e a livello esteriore ricorderà la Chiesa come corpo mistico di Cristo. In un disperato bisogno di Dio, indurrà l’uomo moderno nella sua solitudine e frustrazione a morire dalla voglia di entrare a far parte della sua comunità, la quale darà all’uomo uno scopo più grande senza bisogno di correzione personale né di ammettere la propria colpa.

Questi sono giorni in cui al diavolo è stata concessa una corda particolarmente lunga. [Perché non dobbiamo mai dimenticarci che Nostro Signore disse a Giuda e alla sua banda: «È giunta la tua ora». È l’ora di Dio, ma anche quella del male] l’ora in cui il pastore dev’essere percosso e le pecore disperse. La Chiesa si è forse preparata a una simile notte buia, con il decreto del Santo Padre che stabilisce le condizioni per cui un’Elezione Papale può tenersi fuori dalla città di Roma?

Uomini che conoscono la storia hanno visto questi giorni bui avvicinarsi. Nel lontano 1842, 105 anni fa, il poeta tedesco Heine scrisse: «Il comunismo, sebbene oggi se ne parli poco e si aggiri per soffitte segrete su miserabili giacigli di paglia, è l’eroe oscuro destinato un grande, ancorché temporaneo, ruolo nella tragedia moderna… Tempi selvaggi e tetri ci minacciano, e il profeta che desideri scrivere una nuova apocalisse dovrebbe inventare bestie completamente nuove – bestie tanto terribili che le vecchie creature di san Giovanni sembreranno dolci colombe e angioletti in confronto. Gli dèi si velano i volti per la compassione verso i figli degli uomini, i loro antichi fardelli. Il futuro odora di cuoio, sangue, empietà e molte frustate. E io farò bene a consigliare ai nostri nipoti di nascere con scorze dure sulle loro schiene». Questo nel 1842.

Davvero siamo stati avvertiti. Per la prima volta nella storia la nostra epoca ha assistito alla persecuzione del Vecchio Testamento da parte dei nazisti e alla persecuzione del Nuovo Testamento da parte dei comunisti. Chiunque abbia a che fare con Dio oggi è odiato, che la sua vocazione sia di annunciare il Suo Figlio Divino, Gesù Cristo, come per gli ebrei, o di seguirLo come i cristiani. Dal momento che i segni dei nostri tempi indicano una battaglia tra assoluti possiamo aspettarci che il futuro sarà un tempo di prova, per due ragioni.

Innanzitutto, perché si fermi la disgregazione. Se non ci fossero catastrofi, l’empietà prenderebbe sempre più terreno. Quel che è la morte per il singolo uomo, la catastrofe lo è per una civiltà malvagia: l’interruzione della vita e, per la civiltà, l’interruzione della sua empietà. Perché Dio avrebbe messo un angelo con una spada fiammeggiante a guardia del Giardino dell’Eden dopo la Caduta, se non per prevenire che i nostri primi progenitori vi entrassero di nuovo e mangiassero dell’Albero della Vita, cosa che avrebbe reso immortale la loro colpa? Dio non permetterà che l’ingiustizia diventi eterna. Egli permette che accadano rivolte, disgregazione e caos per ricordarci che i nostri pensieri sono stati sbagliati e i nostri desideri sono stati empi. La verità morale è vendicata dalla rovina che consegue al suo ripudio. Il caos dei nostri tempi è l’argomento negativo più forte che potesse mai essere utilizzato dalla cristianesimo. La catastrofe rivela che il male si sconfigge da solo e che non possiamo distogliere lo sguardo da Dio, come abbiamo fatto, senza fare del male a noi stessi.

La seconda ragione per cui dovrà arrivare una crisi è per prevenire una identificazione sbagliata tra la Chiesa e il mondo. Nostro Signore ha inteso che coloro che sono i Suoi seguaci fossero diversi nello spirito da coloro che non lo sono. Ma questa linea di demarcazione è stata offuscata. Invece del nero e del bianco c’è soltanto una sfumatura. La mediocrità e il compromesso caratterizzano le vite di tanti cristiani. Leggono gli stessi romanzi dei moderni pagani, educano i figli nella stessa maniera atea, danno retta ai medesimi commentatori che non hanno altri criteri se non giudicare il presente dal passato e il futuro dal presente; consentono che s’insinuino nelle loro famiglie usi pagani come il divorzio e le seconde nozze; vi sono sedicenti leader sindacali cattolici privi di carattere che danno indicazioni di voto per i comunisti ai congressi, o scrittori cattolici che accettano presidenze in organismi comunisti per inoculare idee totalitarie nei film. Non ci sono più il conflitto e l’opposizione che devono caratterizzarci. Stiamo influenzando il mondo meno di quanto il mondo influenzi noi. Non c’è più diversità.

Noi che siamo stati inviati per fondare un ospedale siamo stati infettati dalla malattia, e dunque abbiamo perduto il potere di guarire. E poiché l’oro è mescolato a una lega, tutto dev’essere gettato nella fornace affinché lo scarto sia bruciato. Il valore della prova sarà di distinguerci. Una catastrofe deve giungere per rifiutarci, disprezzarci, odiarci, perseguitarci, e allora, allora potremo marcare la nostra lealtà, affermare la nostra fedeltà e dichiarare dalla parte di chi stiamo. Diminuiremo in numero, ma aumenteremo in qualità. Non è per la Chiesa che temiamo, ma per il mondo. Tremiamo non perché Dio potrebbe essere scalzato dal trono, ma perché potrebbe regnare la barbarie.

Infine tre consigli pratici per questi tempi, perché i cristiani prendano coscienza che un momento di crisi non è un tempo di disperazione, ma di opportunità. Siamo nati nella crisi, nella sconfitta: la Crocefissione. E una volta che prendiamo coscienza che siamo sottoposti alla Collera Divina, possiamo diventare oggetto della Divina Misericordia. Gli autentici insegnamenti di Dio generano speranza. Il ladrone sulla destra arrivò a Dio attraverso una crocefissione.

In secondo luogo i cattolici devono accrescere la loro fede, appendere un crocifisso nelle loro case, ricordarsi che hanno una croce da portare; riunire le vostre famiglie ogni sera per recitare il rosario; andare alla Messa quotidiana; fare ogni giorno l’Ora Santa nella Presenza del nostro Signore dell’Eucaristia, soprattutto nelle parrocchie dove i pastori sono consci del bisogno del mondo e quindi celebrano servizi di riparazione.

Infine, ebrei, protestanti, cattolici, americani, tutti noi dobbiamo prendere coscienza che il mondo ci chiama a sforzi eroici per la spiritualizzazione. Non invochiamo l’unità religiosa, che non è possibile se acquistata al prezzo dell’unità della verità, ma chiediamo un’unità delle persone religiose, nella quale ognuno marci separato secondo la luce della sua coscienza, ma tutti colpiscano insieme per il progresso morale del mondo. Le forze del male sono unite; le forze del bene sono divise. È possibile che non riusciremo mai ai ritrovarci nel medesimo banco – voglia Dio che accada – ma possiamo incontrarci sulle nostre ginocchia. Potete stare certi che nessun sordido compromesso né equilibrismo vi riguarderà. Coloro che hanno fede faranno meglio a rimanere in stato di grazia e coloro che non l’hanno faranno meglio a capire le proprie intenzioni, poiché nell’era che viene ci sarà un solo modo per fermare le vostre ginocchia tremanti, e sarà piegarle e mettersi a pregare.

Pregate Michele, Michele il Principe del mattino, che sconfisse Lucifero che voleva farsi dio. Quando un tempo il mondo si incrinò a causa di un ghigno in paradiso, egli si alzò e trascinò giù dai sette cieli l’orgoglio che voleva guardare l’Altissimo dall’alto in basso.

E pregate anche Nostra Signora. Ditele: “È a te che è stato dato il potere di schiacciare la testa del serpente che mentendo disse agli uomini che sarebbero diventati dèi. E possa tu, che ritrovasti Cristo allorché Egli fu perso per tre giorni, ritrovarLo di nuovo per il nostro mondo che Lo ha perduto. Dona la Parola all’incontinenza senile della nostra prolissità. E come tu formasti la Parola nel tuo grembo, forma Lui nei nostri cuori. Signora del Blu del Cielo, in questi giorni oscuri accendi le nostre lampade. Ridacci la Luce del Mondo perché una Luce risplenda anche in questi giorni di oscurità”.

Dio vi benedica.

Tags: anticristobeatificazione fulton sheenchiesa cattolicacristianesimofulton sheenPapa Francesco
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Francesco Chiesa Francia Frejus

La diocesi francese ricca di vocazioni che non piace al Vaticano

17 Giugno 2022
Foto di Markus Spiske per Unsplash

Perduta la fede in Cristo, l’ultima parola sulla vita ritorna alla morte

15 Giugno 2022

L’Humanae vitae è rock, la pillola è lenta

12 Giugno 2022
Papa Francesco mostra una bandiera arrivata da Bucha, 6 aprile 2022

Dopo 100 giorni di guerra la pace resta il bene superiore

6 Giugno 2022
Un uomo osserva i resti di un missile dopo un bombardamento russo su Kharkiv, Ucraina

Perfino la guerra diventa abitudine per noi spettatori della realtà

1 Giugno 2022
Chiesa del monastero di Sant’Elia, Odessa

Chi in Europa riaccenderà la Luce che può rischiarare le tenebre della guerra?

30 Maggio 2022

Video

Foto Red Dot per Unsplash
Ambiente

Stop auto endotermiche? «Decisione ideologica»

Redazione
9 Giugno 2022

Altri video

Lettere al direttore

Manifestazione contro la guerra in Ucraina

Loro cantano “Imagine”. Noi cantiamo “Martino e l’imperatore”

Emanuele Boffi
27 Giugno 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Dite alla Nato che anche nello scontro Turchia-Grecia ci sono aggressore e aggredito
    Lodovico Festa
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Fermare la guerra infinita
    Carlo B. Scott Visconti
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    L’ideale cristiano non è la brava persona di successo, ma il santo
    Pippo Corigliano
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Vasilij Grossman, la Russia e Macron
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    I sabati di lavoro dei profughi ucraini per i polacchi «in segno di gratitudine»
    Angelo Bonaguro

Foto

Ragazza in bicicletta
Foto

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist