Contenuto riservato agli abbonati

Mettete dei soldi nei vostri cannoni

Di Rodolfo Casadei
24 Ottobre 2022
A Samarcanda il fronte dei paesi antioccidentali perfeziona la sua strategia per colpire Europa e Stati Uniti. Un piano basato più su materie prime, mercati, competitività che non sugli eserciti. E il prossimo passo sarà sostituire il dollaro con la moneta cinese
Paesi antioccidentali
Da sinistra, i presidenti Ukhnaa Khurelsukh (Mongolia), Vladimir Putin (Russia) e Xi Jinping (Cina) al 22esimo Meeting dello Sco, Samarcanda, Uzbekistan, 15 settembre 2022

«Nasce il fronte antioccidentale», «Il summit dei paesi antioccidentali», «Sco alternativa disallineata all’Occidente». La stampa italiana non ha risparmiato il sensazionalismo nel presentare e nel raccontare i lavori del 22° meeting del Consiglio dei Capi di Stato dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (Sco) che si è svolto in Uzbekistan a Samarcanda nel settembre scorso. Ma la realtà è più sfumata. I quindici capi di Stato e di governo che si sono incontrati nella città di Tamerlano come membri a pieno titolo dell’organizzazione o come partner di dialogo con la stessa sono certamente tutti convinti che l’ascesa internazionale dei loro paesi dipenda anche da un relativo e corrispondente declino dell’egemonia occidentale – e più segnatamente americana – nel mondo; ma non sono affatto tutti d’accordo che per arrivare a questo risultato occorra creare un fronte esplicitamente antioccidentale, tanto meno un’alleanza militare o un sistema di sicurezza calibrato per r...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati