
Francia, tre coppie violano la legge andando all’estero per l’utero in affitto. Condannati? No, rimborsati

Secondo i codici, l’utero in affitto in Francia è illegale e costituisce un delitto punibile con un massimo di tre anni di carcere e 45 mila euro di ammenda. Ma la realtà è un’altra cosa e l’ultima sentenza della corte penale di Nantes l’ha di fatto legalizzato, sulla scia dell’ultimo verdetto della Corte europea dei diritti dell’uomo.
TRE COPPIE ETERO. La vicenda riguarda tre coppie eterosessuali, i cui figli nati all’estero (Ucraina, India, Stati Uniti) con l’utero in affitto potranno essere iscritti nel registro comunale delle nascite, grazie alla decisione dei giudici. La richiesta era stata depositata a fine ottobre, ma il pubblico ministero di Nantes aveva bloccato la procedura di iscrizione, dal momento che si sarebbe trattato di un reato.
[pubblicita_articolo allineam=”destra”]CONDANNA E RIMBORSO. La procura ha agito in questo modo anche se nel giugno del 2014 i giudici di Strasburgo avevano condannato la Francia, impedendole di rifiutarsi di registrare i bambini nati all’estero con l’utero in affitto. Poiché il governo di François Hollande ha optato per non fare ricorso, il 26 settembre la sentenza è diventata definitiva. Il tribunale di Nantes, seguendo questo verdetto, ha condannato l’ufficio del pubblico ministero a non opporsi alla procedura e a rimborsare mille euro di costi legali alle coppie.
MANIF PROTESTA. Ludovine de la Rochère, presidente della Manif pour tous, ha reagito criticando la decisione dei giudici: «Dietro queste tre lettere, GPA (maternità surrogata, ndr), si cela uno scandalo che la Francia, patria dei diritti dell’uomo, deve combattere e non avallare con la mediazione dei tribunali». Questo è esattamente quello che ha fatto Hollande: dopo aver promesso che non avrebbe legalizzato l’utero in affitto, ha lasciato che lo facessero i giudici, ottenendo lo stesso risultato senza dover pagare alcun costo politico.
Foto maternità surrogata da Shutterstock
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26 commenti
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In effetti in un mio commento relativo alle proteste ho parlato di leggi divine. Il motivo è molto semplice, poiché non ci sono state leggi terrene che sono state infrante, se si protestava per leggi infrante non potevano essere che leggi divine.
“Formalmente la maternità surrogata è ancora vietata a Parigi e dintorni, ma l’ultima sentenza autorizza ad andare all’estero. Manif: «È uno scandalo»” (cit. da occhiello)
La maternità surrogata è vietata in Francia ma le coppie non hanno bisogno di alcuna autorizzazione per andare all’estero, ci vanno e basta (in Francia come in Italia). E solo Manif può vedere uno scandalo in tutto ciò. Scandalo di cosa? mah …
La Manif vede, non le si può far torto di quello che non vedono gli altri, la contraddizione marchionale fra una legge di Stato e l’invito della Magistratura a aggirare la legge consumando un reato in ottemperanza alle leggi di un altro Paese.
Sembra di sentire l’ebreo di Marlowe: sì, la ragazza ha fornicato, ma fu in un altro paese e la ragazza è morta. Qui, è morta la legge. Per mano dei giudici che fanno scrivere la legge del proprio Paese ai parlamentari di altri Paesi.
Raider, non te la prendere. E’ che Nino non vede lo scandalo perché in fin dei conti non vede la vittima: il bambino comprato come se fosse una borsetta all’ultima moda.
Premesso questo, tutto il resto del suo ragionamento è chiaro e lineare.
Caro Sebastiano,
io ho spesso ribadito che non sono d’accordo sull’utero in affitto, e non solo perché nei paesi poveri (leggi India, ma anche Ucraina) c’è il forte rischio che la volontarietà della donna sia fittizia ma soprattutto perché ritengo (ed è una opinione, non una verità) che si sviluppi un legame tra il bambino e colei che lo porta in grembo e che rompere questo legame non è corretto. E questa opinione la mantengo (e la esprimo) pur conoscendo coppie omosessuali che hanno fatto ricorso a questa tecnica e conoscendo i bambini che con questa tecnica sono nati (e che, da osservatore esterno, mi sembrano bambini identici ai bambini nati con i metodi tradizionali in coppie etero).
Quindi io non vedo problemi a scandalizzarsi perché c’è chi fa ricorso a questa tecnica, e francamente non sarei neanche scandalizzato da una legge, in Italia, che dichiari che è illegale la pratica dell’utero in affitto anche all’estero (sarebbe, basta pensarci un attimo, una legge inutile, che non cambierebbe niente nella pratica). Finchè però in Francia (perché stiamo parlando di quella nazione) una legge del genere non c’è (e dubito che mai ci sarà), tutto il resto è una logica conseguenza, e l’intero articolo che parla di mancata condanna (per quale reato?) e di rimborso (per una ingiustificata discriminazione subita dalle coppie?) mi appare pretestuoso.
Quando non c’erano queste tecniche, le persone benestanti che avevano un problema di infecondità femminile, lo risolvevano trovando una ragazza disponibile (e bisognosa) , mettendola in cinta con i metodi “tradizionali”, aiutandola per tutta la gravidanza fino alla nascita del bambino e prendendosi poi il bambino. Tutto in piena legalità perché ancora oggi una donna può partorire un bambino e far indicare sul certificato di nascita che è figlio di Tizio (che si affretta a riconoscere che è suo, che poi è la verità) e di una “donna che non vuole essere nominata” . Tizio quindi può portarsi a casa il bambino, “confessare” alla moglie il suo “tradimento” e chiederle di accogliere il “frutto della colpa”. La moglie a quel punto può adottare il bambino, figlio del marito, ed il gioco è fatto. Tutto “legale”, tutto pulito.
@Nino
Ma secondo te perché in Francia la maternità surrogata è vietata? Non sarà forse perché la ritengono una “porcata”? E allora perché non considerarla porcata anche se è praticata all’estero? Una cosa fatta in Francia è una porcata mentre in Canada non lo è? Comunque nessuno scandalo: neanche io mi scandalizzo ormai più della stupidità del Legislatore, soprattutto se transalpino o transoceanico.
Per lo stesso motivo per cui la situazione Italiana è esattamente la stessa!
“dato che si parlava di leggi molto terrene” (cit.)
“io avrei giurato che non stavamo facendo una discussione sulla legislazione francese” (cit)
ah … chiamiamola confusione che è meglio
Caro Nino, dato che lo stipendio te lo devi guadagnare ,mi dici dove si parlava di leggi divine ???
Ho parlato di leggi terrene in risposta alla tua solita untuosità che insinuava che l’argomentazione era riferita a leggi divine, mentre invece era riferita a leggi terrene, in senso lato !
Mentre la seconda frase, si riferiva al fatto che la discussione non era a livello legislativo, in primis, ma su una mentalità che si va affermando, cioè se anche fosse legale fare una cosa illegale all’estero, non è bello farla all’estero, dato che è illegale in patria, soprattutto per i bambini comprati ! Invece di difenderli da questo sopruso, lo si ammette !
Certo, caro untuoso Nino, ti vedo sempre più che annaspi, non sai proprio dove attaccarti per guadagnarti la pagnotta e collezioni figure da poco sveglio ( qui ) e ignorante ( altrove ) a tutto spiano !
Vabbè, la malafede è ormai data per scontata !
Non so se tanta esibizione di malafede è sufficiente per i lgbtyx che ti foraggiano, ma certo è un pre-requisito indispensabile e imprescindibile.
(La pedofila è vietata in Francia ma le coppie non hanno bisogno di alcuna autorizzazione per andare all’estero, ci vanno e basta (in Francia come in Italia). E solo Manif può vedere uno scandalo in tutto ciò. Scandalo di cosa? mah …capito, untuoso Nino ? d’altra parte le tue perle sull’educazione sessuale dei bambini piccoli, piccolissimi, le hai già elargite ! molto, molto, molto gay-style ! )
C’è chi scrive assurdità del tipo
“Che queste coppie , invece di essere CONDANNATE per l’abominio che hanno compiuto ( all’estero o in patria, comunque è un abominio e comunque non sono state condannate ) , hanno fatto causa allo Stato, e sono state RIMBORSATE delle spese !”
evidentemente si tratta di persone in chiaro stato di confusione mentale. So che è inutile, ma torno a precisare che:
sebbene c’è chi ritiene che l’utero in affitto sia un abominio (opinione opinabile, ma opinione), le coppie in questione non vi hanno fatto ricorso in Francia (dove sarebbe stato un reato) ma in nazioni dove è legale. Quindi non hanno commesso nessun reato, quindi non potevano essere punite (ma infatti nessuno in francia si è sognato di accusarli di aver ricorso all’utero in affitto). Non si capisce quindi, non essendo neanche state accusate di un reato che non avevano commesso, come si possa lamentarsi che esse non siano state condannate. Un po’ di logica …
E poichè ci si scandalizza per una sentenza, ebbe si, si sta discutendo della legislazione francese e della sua applicazione.
Untuoso Nino, sei di un infantilismo imbarazzante.
Cresci, matura, evolvi.
Credo che si possa fare anche se si punta tutto sulla malafede e la mistificazione : la speranza c’è sempre, per tutti.
E’ la legge che consente di fare certe cose. Come si dice, fatta la legge trovato l’inganno, se così si può dire. L’ordinamento francese vieta il cosidetto utero in affitto solo se praticato entro i suoi confini, chi va fuori non commette alcun tipo di reato, quindi prendersela con i tribunali e i giudici che applicano una legge non ha alcun senso.
Come al solito si fa confusione. In francia (così come in Itali a e nella maggior parte delle nazioni) l’utero in affitto è un reato. Ma un reato va giudicato nello stato in cui esso è commesso e con le leggi di quello stato. Se una coppia ricorre all’utero in affitto in Canada, dove questo è legale, non commette nessun reato. In Francia però le coppie che ricorrevano all’utero in affitto all’estero rischiavano di non veder iscritto il loro figlio come cittadino francese pur essendo, il bambino, figlio di un cittadino francese. Da qui la sentenza che fa il paio con una recente sentenza in Italia, con l’unico obiettivo di salvaguardare i diritti del bambino.
In quanto al rimborso, citato senza spiegazioni nel titolo (ma correttamente spiegato nel testo), si tratta del rimborso delle spese legali sostenute dalla coppia avendo avuto ragione nella disputa.e le coppie non sono state assolte, erano loro che avevano fatto causa allo stato francese. Il titolo corretto sarebbe dovuto essere “Lo stato francese condannato e paga anche le spese”
Grazie Nino per la precisazione.
Vedi Michele, il problema è che spesso le persone che stanno qui non vogliono capire ((o fanno finta di non capire) che esiste una legge terrena che vale per tutti, poi esistono le leggi divine che valgono per chi ci crede. E nel loro radicalismo religioso vorrebbero che tutte le leggi terrene si adeguassero alle loro leggi religiose, imponendo queste ultime anche a chi non segue la loro religione.
La cosa paradossale, in questo caso, è che io non sono a favore dell’utero in affitto, ma questo non mi impedisce di ammettere che la decisione del tribunale è giusta e non c’è niente di scandaloso, come invece il post vorrebbe suggerire.
Caro untuoso Nino, la tua citazione delle leggi divine , in questo contesto, è del tutto fuori luogo, dato che si parlava di leggi molto terrene e nessuno, tranne te, spudoratamente e con sprezzo del ridicolo, ha parlato di leggi divine.
Ma si sa, la slealtà e la scorrettezza, insieme ad una dose massiccia di malafede, sono il tuo tratto distintivo in ogni discussione.
Certo che per sostenere il tuo personaggio ci deve volere un fegato, ma un fegato….
mi limito a ripetere quel che diceva una persona: magari bastasse non credere all’Inferno .. per non cascarci!
E la sostanza qual è, untuoso Nino ?
Che queste coppie , invece di essere CONDANNATE per l’abominio che hanno compiuto ( all’estero o in patria, comunque è un abominio e comunque non sono state condannate ) , hanno fatto causa allo Stato, e sono state RIMBORSATE delle spese !
E dei figli che sono stati comprati all’estero e delle mamme umiliate dalla compravendita…chissene !
Voglio dire, se queste coppie non fossero state sostenute nella loro illegalità, se il figlio non fosse stato riconosciuto, si sarebbero evitate altre pratiche illegali , dai, che ci arrivi !
Come se un piccolo schiavo comprato all’estero fosse riconosciuto come schiavo per il suo bene !
E cosa sono questi bambini, se non piccoli schiavi ??
Io non riesco proprio a capire cosa ci guadagni ogni volta a fare la figura del finto tonto, criticando il titolo e l’occhiello e poi confermandoli immancabilmente.
Sei arrivato a sostenere che chi gioca col fuoco non si brucia, pur di sostenere l’impossibile !
La mia ipotesi è che sei talmente abituato per il tuo lavoro a propalare fumo negli occhi, che lo fai anche quando non è strettamente necessario alla causa.
Cioè, il tuo è proprio un modus vivendi di falsità melliflua e di sotterfugi per arrivare al tuo scopo.
Altri si mostrano aggressivi e volgari, tu lavori sottotraccia, untuoso e viscido…
E l’untuoso Nino, come al solito, lancia la palla e nasconde la mano, un must per lui !
Allora, renderesti gentilmente conto di dove si stava parlando di leggi divine ?
Da nessuna parte , vero?
Ma una personcina così educata ed untuosa come te non si fa certo smontare i suoi pseudo-ragionamenti dal fatto che siano sul nulla !
@Nino
Se l’utero in affitto e’ un reato deve essere condannato anche se questo avviene all’estero, come avviene per la pedofilia in Italia, per esempio. In questo caso andrebbero in galera personaggi squallidi come questa coppia e i figli – incolpevoli – verrebbero adottati dalle numerose famiglie in attesa.
Poi dicono che essere uomo o donna è istess ! Cisco, per lo stesso concetto che io ho espresso in 16 righe, tu ne hai usate TRE !
E , secondo me, si capisce che se sono squallide queste coppie, tanto più chi le difende ! 🙂
Caro Cisco, non mi risulta che in Italia (o in Francia) esista una legge, come la 269/1998 relativa all’abuso su minori, quindi in Italia (e in Francia) l’utero in affitto all’estero non è reato. E questo è un fatto.
Quindi, una volta che il bambino è nato, legalmente, in uno stato in cui l’utero in affitto è legale, non esiste nessuna norma legale che permetta allo stato di non riconoscere la cittadinanza ad un bambino dato da un cittadino italiano (o francese) e non farlo costituisce un abuso, ovvero un reato. Qui ci si scandalizza perchè un tribunale ha fatto rispettare una legge.
@Nino
Caro Nino, vedo che non cogli: lo scandalo è proprio che non esiste una legge che – a fronte di una porcata ritenuta come tale in un paese (Francia) – possa incriminare per tale porcata un proprio cittadino, sebbene la porcata stessa sia stata commessa all’estero (Canada).
La cittadinanza del bambino non c’entra proprio nulla.
Caro Cisco, da quello che ne so, per incriminare chi ricorre all’utero in affitto all’estero (vale per la legge Italiana, ma credo che da questo punto di vista la legislazione francese sia simile a quella italiana) bisognerebbe fare una legge ad hoc. Legge che sarebbe inutile. Se Tizio va in Canada e fa un figlio con Caia (cittadina Canadese) e quando nasce il bambino Caia non ne vuol sapere ma Tizio riconosce il figlio e se lo porta a casa, spiegami come fa lo stato Francese (o Italiano) a dimostrare che il tutto è avvenuto utilizzando la maternità surrogata e che quindi Tizio ha infranto la ipotetica legge.
Infatti dove le lobby trovano resistenza – politica o sociale – lasciano che sia la magistratura a cambiare le regole: psicologicamente un cittadino e’ più orientato a dare credito a un giudice che a un politico, e i costi dell’impegno per far passare una sentenza sono molto inferiori a quelli per convincere un certo numero di parlamentari. Le lobby non stanno li a pettinare le bambole.