Francia, ma quale “lotta all’omofobia”. Alleata di Hollande ammette: l’obiettivo è diffondere il gender a scuola

Di Leone Grotti
03 Luglio 2014
Esther Benbassa dei verdi smentisce le rassicurazioni del presidente sui corsi "anti-discriminazioni": sono lezioni di ideologia gender «come negli Stati Uniti»

francia-verdi-Esther-BenbassaQuando migliaia di genitori francesi hanno ritirato i loro figli da scuola perché non venissero indottrinati con l’ideologia gender propugnata attraverso l’ABCD dell’uguaglianza, il governo Hollande si è difeso affermando che questo pericolo non esisteva e che il programma sperimentale aveva come unico obiettivo la «lotta contro l’omofobia».

DIFFONDERE IL GENDER. Ora che il programma è stato ritirato dal nuovo ministro dell’Educazione nazionale Benoit Hamon, ma solo per essere rimpiazzato da «un vero indottrinamento di massa» che riguarda «tutti i professori, tutte le scuole e tutti gli alunni», si scopre che diffondere il gender era davvero l’obiettivo del governo Hollande e che questo sarà perseguito anche dalla nuova iniziativa.

«NON SIAMO UN PAESE CATTOLICO». Dichiara infatti al Le Monde Esther Benbassa (foto a destra), senatrice dei verdi, alleati del partito socialista al governo: «Sono irritata dalla marcia indietro compiuta davanti all’estrema destra, ai cattolici e ai musulmani. Il governo fa cambiamenti cosmetici: vuole formare gli insegnanti ma indietreggia sull’ABCD dell’uguaglianza. Questo è difficilmente comprensibile. Certo, i musulmani e i cattolici non lo volevano. Ma non siamo in un paese cattolico! Negli Stati Uniti il gender è insegnato da molto tempo [a scuola] e non c’è niente di scioccante in questo».

DUE GENERAZIONI. A riconferma che anche il nuovo piano di formazione sull’uguaglianza tra maschi e femmine nasconde la diffusione della teoria del gender a scuola, la senatrice aggiunge: «Non si può dire che il nuovo piano non risponda alle nostre aspettative. Ma servivano entrambi. Bisognava conservare l’ABCD e aggiungere il piano di formazione per gli insegnanti. Sono complementari». E critica ancora François Hollande: «Il governo taglia il progresso per far piacere alle forze conservatrici. Ma la scuola deve progredire». Benbassa è comunque ottimista: il nuovo programma potrebbe funzionare e «forse nello spazio di due generazioni si arriverà a una vera uguaglianza». Grazie all’eliminazione di tutte le differenze tra uomo e donne nel nome dell’identità di genere.

@LeoneGrotti

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20 commenti

  1. ANNY

    .non sono d’accordo che la scuola faccia queste lezioni e da in pasto ai nostri figli lezioni sull’omofobia,i figli sono delle famiglie etero sessuali e non dei omosessuali dove vogliono arrivare? vogliono forse che nelle loro menti possa farsi strada la via omosessuale e portare acqua al loro mulino? Che grande stupidaggine, questa , lasciate in pace i ragazzi ,smettetela di interessarvi a questi problemi , invece di pensare ai problemi veri , del paese ,pensate alla disoccupazione giovanile, pensate alle persone che vivono indigenti senza pensione e alle generazioni future che a causa della mancanza di lavoro non possono versare i contributi ed avere una pensione nella vecchiaia. Occupatevi delle cose che devono trovare soluzione ,ci spieghi invece la scienza chi sono gli omosessuali, perché sono così , e perché vogliono tanto riconoscimento nella società invece di starsene nascosti a vivere la loro diversità ,avete mai visto in piazza le famiglie normali a fare il carnevale che fanno loro? perché vogliono a tutti i costi farsi notare e non vivono senza fare scandali?LA SOCIETA’ OMOSESSUALE SENZA PROCREARE E UNA SOCIETA’ FALLITA..se provano ad essere normali procreando in provetta sono solo degli incoscienti ,perché i figli di questi sono destinati alla sofferenza ,adesso finiamola di dare corda a questi argomenti per non entrare in una spirale senza ritorno.

  2. Enrico Z

    Francia paese totalitario come l’Europa. Renzi sostiene Hollande….cristiani di tutte le razze che lo avete votato…se siete cristiani fate 2+2

  3. Antonio

    lo andasse a dire ai mussulmani, questo becero sanitario sputacchiante

  4. Alex

    Quella signora sembra un incrocio tra la piovra della Sirenetta e Sally Spectra.. L’alito mortifero delle sue parole si riflette nel suo sguardo, mefistofelico.

    1. Angelo

      Sicuramente il volto della signora in questione non rappresenta i classici ideali di bellezza e le somiglianze da lei fatte notare combaciano. Detto questo, vorrei sapere tale signora come ha fatto e con quali mezzi a salire lì. Perchè vede, io ho il “sospetto” che questi moderni “esecutori” / “tecnocrati” siano lo strumento, pagato/armato ma non riesco a trovare il mandante o i mandanti con precisione.
      Facendo un parallelo, è come se uno si indigna di più per un Giovanni Brusca piuttosto che per un Napolitano che fa cancellare certe intercettazioni che lo coinvolgono. C’è la mano, colpevole, che paga. Ma il mandante perchè non paga o è addirittura “santificato” dai media?

  5. filomena

    Certo perché come le ho detto con quello che sosteneva Money non centra nulla. Se non le piace la parola genere chiamiamolo “Giuseppina”, ma io sostengo semplicemente che appunto Giuseppina é già determinata alla nascita e non si può indurre un omosessuale a diventare etero, come del resto anche viceversa. In questo senso quello che ha fatto Money é secondo me una stupidaggine che ovviamente ha prodotto danni. Lo stesso vale però per quel che riguarda le famose terapie riparative per far diventare etero chi é geneticamente gay.
    Detto questo io non mi fisserei sugli omosessuali quando parlo di genere o meglio di Giuseppina, mi riferisco soprattutto a quegli stereotipi che vogliono imprigionare dentro a ben precisi ruoli sociali e lavorativi ma anche pubblici, uomini e donne condannandoli a svolgere funzioni che non rispondono alle inclinazioni individuali. Questo é un argomento che mi sta molto più a cuore rispetto per esempio (non me ne vogliano i gay) al matrimonio omosessuale anche se sono profondamente convinta che i gay ne abbiano diritto in quanto cittadini come tutti gli altri.

    1. Angelo

      Signorina/signora Filomena,
      io non ho nessuna intenzione di creare gabbie o ruoli precostituiti per le persone. Io credo nella democrazia, fermamente. Allo stesso tempo, il suo ragionamento mi pare poco strutturato. Già il termine matrimonio dovrebbe farla riflettere su una sua eventuale estensione alle coppie gay. Ma è una questione linguistica che risulterebbe ostica, pur presentando argomentazioni forti.
      In secondo luogo, molto più pragmatico, chi è il gay per sostituirsi a ciò che la Natura e l’evidenza dimostrano?
      Mi spiego meglio…
      Mettiamo che una coppia gay voglia avere dei figli, chi sono loro per decidere del destino di un bambino? Nel pratico significa che tale bimbo, cresciuto in quel contesto si troverà, all’esterno (ad esempio nella scuola), di fronte ad una stragrande maggioranza di persone che hanno un PADRE e una MADRE e dovrà porsi delle domande che, a quell’età, non mi sembrano proprio “ordinarie”.
      Sinteticamente, diventa prioritario l’interesse di due soggetti adulti nei confronti di un soggetto minorenne, in una condizione di “atipicità” che qualche difficoltà e/o disagio comporta nella psiche di un bambino.
      Già questo basterebbe a rendere criticabile l’adozione dei bimbi da parte dei gay (o delle lesbiche).
      L’adozione, se ci riflette bene, è la logica conseguenza del matrimonio, altrimenti l’unione tra due soggetti omosessuali dovrebbe chiamarsi in altro modo.
      Ma procedendo oltre, e ragionando in termini economico/politici come mai fra i tantissimi problemi della scuola vengono finanziati progetti che esaltano la “famiglia arcobaleno” e non progetti di edilizia scolastica? Come mai questa fretta e come mai così tanti soldi solo in “quella direzione” che riguarda una minoranza della minoranza della popolazione italiana?
      Come mai tutto l’arco parlamentare della Camera dei deputati ha votato la convenzione di Istanbul, all’unanimità ? E, quella convenzione, l’ha letta?

    2. Maria carmela

      A Filomena vorrei far notare che un qualsiasi discorso deve avere una logica e coerenza: faccio notare che da una parte si dice che omosessuali si nasce e poi si dice che il genere si sceglie a seconda della propria percezione. Sono affermazioni contraddittorie ! E quindi non reggono. In un mondo così femminilizzato e strapieno di divorzi il risultato e l omosessualità , il disorientamento profondo . Cosa si sa della sofferenza di queste persone ?

  6. Angelo

    Diciamo che ci sarebbe da aggiungere qualcosa in più sul dottor John Money…
    E’ stato il primo a coniare l’espressione “identità di genere”, e riporto uno stralcio delle sue teorie:

    “per definire se una persona si percepisce come uomo o come donna, indipendentemente dall’imprinting genetico e dalla conformazione dei genitali, per cui l’identità di genere rappresenterebbe la categorizzazione di un individuo come maschio o femmina, oppure omosessuale, lesbica, transessuale, bisessuale, (GLBT), oppure sessualmente fluido”.

    Secondo J. Money, quindi, l’identità sessuale sarebbe un prodotto culturale della società. Nello specifico, viene citato spesso il caso di David Reimer/Brenda Reimer.
    Si tratta di un bambino che in un maldestro tentativo di circoncisione subì dei danni al pene. Il dottor Money, psichiatra e chirurgo, applicò i dettami della sua teoria e convinse i genitori del bambino a sottoporlo ad un intervento chirurgico per trasformarlo in bambina raccomandando agli stessi di trattarlo come se lo fosse. Ebbene, lo stesso bambino, da adulto soffrì terribilmente e si suicidò (evito di darle altri dettagli, rasenterebbero il sadismo). Tuttavia, molti altri pazienti del dottor J. Money andarono incontro a crisi simili a questo famoso caso.

    Money, tuttavia, divenne una sorta di ideologo dei movimenti omosessualisti e nel 1993, Bill Clinton, nominò come membro della corte suprema degli USA, la giurista Ruth Bader Ginsburg, che (guarda caso) introdusse il termine “genere” al posto del termine “sesso”.

    Dopo averle accennato di questi “graziosi personaggi”, è ancora convinta del suo pensiero?

  7. Angelo

    Signora/signorina Filomena, io non sono cattolico e non appartengo a nessuna religione. Le avevo chiesto un’altra cosa, per facilitarle la risposta, glielo richiedo.
    Conosce la storia del dottor John Money?
    Mi scuso per averla inserita nuovamente.

    1. filomena

      Si lo so chi era Money, uno psicologo se non erro che si occupò di identità di genere e sosteneva che può essere “fluida” o qualcosa del genere. Questo però non corrisponde a quello che intendo io per genere. Io credo semplicemente che si nasca eterosessuali oppure omosesessuali e se spesso questo non emerge subito è dovuto ai condizionamenti sociali ma se una persona è omosessuale lo è dalla nascita. Non so se era questa la risposta che voleva ma questo è il mio pensiero. Poi quello che sosteneva Money non mi riguarda, è solo una delle tante teorie.

      1. Chiara

        Sul fatto che si nasca già con tendenze eterosessuali o omosessuali vi sono forti dubbi.
        E’ stato fatto uno studio su gemelli omozigoti, che quindi hanno il medesimo dna, ed entrambi i gemelli di alcune coppie presentavano tendenze omosessuali, entrambi i gemelli di altre coppie presentavano tendenze eterosessuali, mentre in alcune coppie vi era un gemello con tendenze omosessuali ed un gemello con tendenze eterosessuali, quindi non poteva essere una questione genetica, altrimenti non vi sarebbero stati gemelli di una stessa coppia con tendenze sessuali diverse.

  8. Angelo

    Signora/signorina Filomena, io non sono cattolico e non appartengo a nessuna religione. Le avevo chiesto un’altra cosa, per facilitarle la risposta, glielo richiedo.
    Conosce la storia del dottor John Money?

  9. Angelo

    L’ “ingenuità” di Filomena pare incredibile… Lì in Francia stanno facendo delle palesi violazioni in nome di ideologie sinistre e palesemente volte a creare l’ “uomo nuovo” che è molto simile a quello di A. Huxley e la signora/signorina Filomena invece esalta le gesta di chi, probabilmente pagato da qualcuno che non siede su quel parlamento, avalla questi abomini.
    Un nuovo fascismo, più sottile, conquista le menti italiane. Forse la signora/signorina Filomena non conosce la storia, ormai risaputa, del dottor John Money (uno dei precursori di tale abominio ideologico).

    1. filomena

      Le vostre sono semplicemente manie di persecuzione. La verità è che finalmente la gente comincia a rendersi conto che non è accettabile avere diritti diversi in funzione del genere a cui si appartiene in nome di una presunta legge naturale che discendetebbe da un presunto disegno divino. Siamo tutti persone e abbiamo tutti gli stessi diritti e se questo significa essere di sinistra (e non dovrebbe essere così perché i diritti civili dovrebbero essere al di sopra della politica), ebbene sono di sinistra, ma anche di lato, di su e di giù.

      1. FIlomena

        se siamo tutti uguali, come è che alcuni possono manifestare il loro pensiero ed imporlo nelle scuole, e altri vengono arrestati se ci provano?
        Ah, no, non dirmelo. Perché quelli hanno ragione e gli altri hanno torto.
        Alla faccia dell’uguaglianza.

  10. Luke

    I figli sono dei Genitori, non di tua proprietà e né tanto meno dello Stato.
    Giù le mani dai bambini.
    Perché la tua non è “educazione”, ma un vero e proprio indottrinamento ideologico teso a plagiare le nuove coscienze, a distaccarle da ogni senso di umanità e fede.
    Volete creare dei mostri asserviti al nuovo verbo omosessualista.
    Via dalle istituzioni, via dalla Cultura, via dai gangli del potere !

    1. filomena

      Per cominciare i figli in quanto persone non sono proprietà di nessuno, nemmeno dei genitori. In secondo luogo sei semplicemente delirante se pensi che uno Stato debba essere fondato sul dogma religioso e bene fa la Francia a ribadire di essere uno Stato aconfessionale sia pure con libertà di culto. Va poi sottolineato che con queste politiche non si vuole abolire le differenze tra le persone che sono tutte diverse una dall’altra, ma le differenze per “categorie” o stereotipi che dir si voglia valorizzando invece ancor di più le differenze individuali che sono un valore. E questo a prescindere dall’essere maschi, femmine o gay.

  11. Claudio

    Non vedo l’ora che la signora illustri il suo programma al futuro sultano di Parigi

  12. domenico b.

    quando arriverà il califfo di bagdad ci penserà lui a inserire nel programma scolastico il suo abcd dell’uguaglianza… e allora qualcuno scoprirà che, in fondo, con I cattolici retrogradi, non si era poi così…diseguali

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