In Francia la vita di un gatto vale più di quella di sette uomini

Di Leone Grotti
02 Febbraio 2016
Un uomo ha ucciso un felino: condannato a due anni di carcere senza condizionale. Il medico Bonnemaison ha ucciso con l'eutanasia sette uomini, ma ha ottenuto la condizionale ed è già tornato al lavoro

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In Francia la vita di un gatto vale più di quella di sette uomini? È lecito farsi questa domanda dopo che il tribunale penale di Nizza ha condannato un uomo di 30 anni a due anni di carcere, più sei mesi con la condizionale, per aver dato fuoco a un gatto e averlo gettato fuori dalla finestra della casa al settimo piano in cui viveva.
Sébastien Lebras non ha saputo spiegare il suo gesto: «Non ero io, non so come ho potuto farlo». Una decina di organizzazioni per la difesa degli animali si sono costituite parte civile, mentre più di 50 donne hanno manifestato fuori dal tribunale contro la «crudeltà del torturatore». Il giudice della Corte ha confermato la pena «esemplare» richiesta dal pubblico ministero.

[pubblicita_articolo allineam=”destra”]SETTE UOMINI UCCISI. Nel giugno del 2014, diciotto mesi prima di questa sentenza, Nicolas Bonnemaison, medico d’urgenza dell’ospedale Bayonne, è stato trattato in modo molto diverso. Il dottore aveva ammesso di aver ucciso sette persone in fin di vita con un veleno senza consultare nessuno, né i medici, né i pazienti, né le famiglie dei malati. Aveva detto di averlo fatto per il loro bene, «perché non soffrissero».

«GESTO COMPASSIONEVOLE». Bonnemaison è stato completamente assolto per l’uccisione di sei pazienti e condannato a due anni di carcere con la condizionale per il settimo. Secondo il tribunale, non andava condannato perché ha agito «in modo compassionevole». Per la moglie del medico, «Nicolas non è un assassino, né un avvelenatore, ma un buon dottore. Non ha mai posto fine a una vita. Ha solo accorciato delle agonie». Bonnemaison, da parte sua, aveva dichiarato: «L’eutanasia non è la mia battaglia. Io voglio alleviare le sofferenze dei pazienti. Fare in modo che non soffrano più». Chissà se anche i pazienti erano d’accordo, visto che non li ha consultati prima di ucciderli.

SUBITO RIASSUNTO. Mentre Sébastien Lebras, che si è pentito del suo gesto ed è stato chiamato «torturatore», passerà i prossimi due anni in carcere, Nicolas Bonnemaison, definito «compassionevole», che ha rivendicato i sette omicidi come giusti, godendo della condizionale è già tornato a lavorare nel suo vecchio ospedale. L’Ordine dei medici l’ha radiato dall’Albo, ma la struttura pubblica gli ha affidato compiti amministrativi, ritenendo il licenziamento una punizione troppo dura.

@LeoneGrotti

Foto gatto tratta da Shutterstock

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10 commenti

  1. Menelik

    Ma te che sei, il fake?
    Giovanna, quella vera, non parlerebbe così.
    Ma come fate ad abbassarvi a questi sotterfugi?

    1. giovanna

      Grazie , Menelick, purtroppo la trollona ha BISOGNO di intervenire con questi fake : prima interviene come bob ( di sicuro è la trollona, ha messo decine di troll firme come “bob” ), poi come “gianluca”, probabilmente, poi, non essendosi sfogata abbastanza, fa la sua puzzetta oraria !
      L’anno scorso faceva di peggio : postava questi commenti assurdi col mio nome, poi, tempo dopo, li citava per dimostrare quanto fossi omofoba !
      Certo che per essere psycho, è bella psycho, la trollona, non c’è dubbio, poverina, c’è da compatirla.
      Quanta solitudine.

  2. gianluca

    l eutanasia è un diritto ormai legale in buona parte dei paesi civili , uccidere un animale è un atto da bastardi

    1. Bob

      Verissimo, e condivido quello che dici al 100%.
      Ma sa fosse vero quanto riportato nell’articolo (siamo su tempi…) il medico ha agito senza chiedere a nessuno il consenso. E in questo caso è dura parlare di eutanasia.
      Quanto la tizio che ha ucciso il gatto io gli avrei dato l’ergastolo in una clinica per malati mentali.

    2. Menelik

      ….paesi civili quelli ????????????
      ME COJJONI !!!!!!!!!
      E’ più civile il cignale della macchia.

  3. Menelik

    Sull’affaire del macellaio laureato in medicina non ci piove sopra.
    Avevano male?
    Gonfiali di morfina.
    Dopo la morfina c’è la desomorfina.
    Dopo la desomorfina c’è la diacetilmorfina, meglio conosciuta come eroina.
    E dopo la diacetilmorfina c’è il fentanyl (un cerotto transedermico dura tre giorni).
    Lui ha preferito avvelenarli come ratti.
    Però quell’altro scemo: bruciare vivo un gatto e buttarlo dal settimo piano…….invece di due anni di galera gli dovevano dare due anni di manicomio coatto, e trattamento psichiatrico farmacologico per iniezione, almeno sono sicuri che la roba entra dentro.

    1. Bob

      Questa volta concordo con Menelik.

    2. Stefano

      Anche io son d’accordo con Menelik.
      Anche la buprenorfina funziona bene contro vari tipi di dolore (della serie farmaci contro il dolore ce ne sono parecchi per fortuna)

  4. Susanna Rolli

    Letto solo il titolo.
    L’ho definito altre volte il “mondo all’arrovescia”; più chiaro di così!!

    1. Susanna Rolli

      PS. la va per il leone Cecil.

I commenti sono chiusi.