Feltri e Cervo: «Bernardini, Ferrara e i pasquettari di m.»
Mattia Feltri (La Stampa) e Martino Cervo (Libero) sono intervenuti oggi durante il programma «Gli spari sopra», su Radio Tempi, per commentare ironicamente la deriva pseudo-cattolica di Repubblica nei confronti del solito Silvio Berlusconi. Il quotidiano romano riporta le pagine di qualche giornale locale, cercando di creare un aggregato mediatico che soddisfi il criterio di rappresentatività del mondo cattolico. Qualche nome di queste famose testate? Eccoli: Il Corriere di Cesenate, l’Avvenire di Calabria, la Voce Isontina e la Voce dei Bierici di Vicenza, etc. Giornali di assoluto rispetto che però sono ben lontani dal rappresentare la maggioranza dei cattolici.
I due ospiti hanno poi analizzato la strana morale di Repubblica. Quando la Chiesa parla di aborto, si grida allo scandalo e si parla di ingerenza, ma se l’argomento è «il Silvio», la Santa Sede dovrebbe muoversi lanciando scomuniche a destra e a manca nel tentativo di dare una forte scossa e ribaltare il governo. E’ come la riduzione pop che si fa di Giovanni Paolo II, una riduzione «fabiofaziana» come la definisce Feltri, dove Karol Woytyla viene ricordato solo per i suoi abbracci e le carezze ai bambini, e mai per i suoi discorsi a volte molto scomodi.
Si è poi cambiato discorso, e visto il passato lavorativo di Mattia Feltri con Giuliano Ferrara, si è parlato della sbottata del direttore del Foglio contro Bernardini su Rai 3. Feltri e Cervo hanno dato piena ragione a Ferrara e da questo incipit sono stati raccontati alcuni episodi accaduti nella redazione del Foglio qualche anno fa. Feltri ha rivelato che insieme ai suoi ex colleghi Christian Rocca, Daniele Bellasio, Filippo Facci e Luca Sofri ha quasi completato un libro di circa duecento frasi ed episodi di Giuliano Ferrara intitolato “Pasquettari di merda”. Per sapere il perché di questo titolo e il suo contenuto basta ascoltare il podcast.
Ascolta l’intervista integrale
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