«Fascista!», «Ti vengo a cercare». I No Tav non si fanno mancare nulla
La dissociazione del movimento No Tav questa volta è giunta precisa e puntuale: «Siamo un movimento pacifico, in Valle non esistono squadracce». Non è piaciuta al movimento “l’aggressione verbale” ad una donna (Barbara F., anch’essa No Tav) di uno dei più attivi “accademici trenocrociati”. Massimo Zucchetti, docente al Politecnico di Torino, in realtà non nuovo a espressioni non propriamente “british”, solitamente rivolte ai fautori dell’opera ed in particolare al deputato Pd Stefano Esposito, questa volta se l’è presa con una “compagna di lotta”. Rea, a detta del docente, di averlo definito “fascista”, quando Zucchetti espresse solidarietà a Caselli ai tempi dell’arresto di alcuni attivisti anti-treno.
All’epoca (fine febbraio) fu lo stesso Zucchetti a “bannare” Barbara. A distanza di mesi, l’esclusione dal “ban”, giusto il tempo per inviare il messaggio privato, poi reso pubblico dalla militante. Scrive su Facebook il professore: «Piccina, ti ho sbloccato solo un attimo per avvertirti che, dato che al 26 febbraio ero sputtanato e finito, ho diramato un piccolo ordine di servizio fra i compagni e in Valle di Susa. Se osi far vedere la tua bella faccina di m…. da quelle parti, rotta in c…, ti sfondiamo quella faccetta e ti riduciamo ad un cesso ambulante peggio di quello che sei. Fra qualche giorno, invece, ti vengo a trovare a casa così parliamo delle tue belle uscite nei miei confronti, t… Preparati. Pensavi mi fossi dimenticato della tua bella decisione una domenica mattina di aggredirmi gratis? Vedrai il “fascista” cosa ti combina, grandissima m…, pagherai a caro prezzo».
La discussione – tra accuse di fascismo tanto al chilo e fiumi di scurrilità, tutto all’insegno della rivendicazione di maggior “purezza” – potrà apparire, a chi non abbia compreso a quale livello di “originalità” la furia trenocrociata abbia portato questa porzione di mondo e di dibattito, surreale. In ogni caso, il rettore del Poli Marco Gilli ha annunciato: «Approfondiremo l’accaduto con grande attenzione».
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