Fai il pieno con i Tea Party e non paghi le accise statali sulla benzina

Di Matteo Rigamonti
03 Dicembre 2012
A Torino l'iniziativa promossa dalla coordinatrice regionale del Tea Party, Giulia Bonaudi, fa risparmiare 5 euro ogni 20 di rifornimento. «Sensibilizziamo i cittadini su dove vanno a finire i loro soldi e perché».

Regalati un pieno con i Tea Party. In Italia e non in America. Martedì 4 dicembre a Torino presso il distributore Tamoil di Corso Svizzera 184, a partire dalle ore 10, il Tea Party piemontese in collaborazione con l’associazione “Insieme è domani” ha deciso di protestare contro l’esecutivo Monti e di non fare pagare agli automobilisti le accise sul carburante. Grazie alla generosità dello sponsor Industrie Gaidano, infatti, il Tea Party restituirà agli automobilisti il corrispettivo delle accise sulla benzina. L’originale promozione, alla sua prima assoluta in Italia, resterà in vigore fino all’esaurimento del budget a disposizione. «È un’iniziativa che serve per mostrare ai cittadini dove vanno a finire i soldi che spendono per fare il pieno», spiega a tempi.it Giulia Bonaudi, studentessa di Scienze politiche a Torino nonché coordinatrice regionale del Tea Party e promotrice dell’iniziativa.

Giulia, ci spieghi come funziona l’iniziativa?
Si possono fare 10 o 20 euro di rifornimento e noi restituiamo fisicamente in moneta l’equivalente delle accise sulla benzina, che sono pari rispettivamente a 2,50 e 5 euro. L’iniziativa è valida fino all’esaurimento del budget messo a disposizione da Industrie Gaidano, che ammonta a 2500 euro. Prevediamo di poter soddisfare 600 automobilisti.

A cosa serve l’iniziativa?
A sensibilizzare i cittadini su dove vanno a finire i soldi che pagano sul prezzo della benzina e a mettere l’accento sulle accise anacronistiche come quella per la guerra in Abissinia del 1945.

Farete vedere anche tutte le accise che si pagano allo stato?
Sì, ci saranno dei volantini con l’elenco di tutte le accise. E sarà possibile chiedere spiegazioni. Non scordiamoci che si tratta di tasse orizzontali che colpiscono indiscriminatamente il ricco e il povero.

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1 commento

  1. giuseppe

    Lo Stato moderno, che discende dai Re e regnanti sparsi per l’Europa dal ‘600 ad oggi, è diventato un dio onnipresente. Anche i cosiddetti governi democratici, di fatto, sono diventati onnipresenti nella vita degli uomini, dalla culla alla tomba. Vuoi che lo Stato garantisca la tua esistenza? Allora, paga! Mi chiedo: quando verrà il tempo in cui lo Stato, gli Stati, faranno una radicale cura dimagrante? Quando comprenderanno che l’uomo, il cittadino, l’abitante di questo mondo, è un valore in se stesso e che il suo rapporto è con l’Infinito?

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