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Il faccia a faccia con Zelensky aggrava lo smarrimento dell’America di Biden

Di Massimiliano Herber
17 Marzo 2022
L’appello del presidente ucraino al Congresso e il senso di impotenza dell’ex gendarme globale, impantanato in troppe crisi interne ed esterne
Volodymyr Zelensky in collegamento con il Congresso Usa
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento con il Congresso Usa mercoledì 16 marzo (foto Ansa)

Col suo cappellino militare calato sugli occhi George non le manda a dire. «Abbiamo promesso che avremmo aiutato gli ucraini», spiega, «non dobbiamo deluderli. So che non dovremmo essere i poliziotti del mondo, ma è quello che storicamente abbiamo sempre fatto: proteggere le nazioni più deboli. Mi sembra che l’amministrazione Biden non stia mantenendo le promesse». A sorpresa, George, veterano della guerra in Iraq, cita le rassicurazioni di Bill Clinton all’Ucraina quando, dopo la caduta dell’Unione Sovietica, Kiev acconsentì di disfarsi del proprio arsenale nucleare.
Insieme a un altro ex commilitone, George gestisce un negozio di abbigliamento e gadget militari a Fort Bragg, nella Carolina del Nord. Qui c’è la più grande base militare del mondo: vi sono di stanza cinquantamila militi e nella vicina Fayetteville tutte le attività girano attorno a loro. Prima di congedarci, non trattiene un rigurgito di trumpismo: «Questa amministrazione ci ha indebolito», dice, «ha svilito la nostra ...

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