Un’Europa differenziata, federale e con un’anima
Nel suo interessante saggio, che apre il dibattito in corso, Robi Ronza pone la domanda giusta: “Europa sì, ma quale Europa?”. La tesi di Ronza è che l’Europa ha abbandonato la strada maestra tracciata dai padri fondatori, i quali avevano immaginato una comunità sovranazionale pienamente democratica. La deviazione sarebbe iniziata, simbolicamente, a Stoccarda nella riunione dei capi di stato e di governo del giugno 1983. Secondo Ronza, occorre spostare poteri e competenze dalla ipertrofica e burocratica Commissione al Parlamento democraticamente eletto dai cittadini europei. Solo così sarà possibile ridurre o colmare l’insostenibile deficit democratico.
Nel dibattito sono emersi molti e interessanti spunti di riflessione. Tra questi segnalo quello di Federico Ottavio Reho il quale, pur condividendo gli obiettivi del saggio di Ronza, prospetta un’altra analisi. La deviazione cruciale sarebbe avvenuta nel 1954 quando […]
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