Elezioni politiche: guardare alle persone, oltre i partiti

Di Esserci
03 Agosto 2022
Il giudizio dell’associazione Esserci sul voto del 25 settembre: «Scegliere non è facile ma non si può “stare alla finestra“. Bisogna trovare candidati disposti a condividere un cammino»
Seggio elettorale

Seggio elettorale

Pubblichiamo il giudizio sulle prossime elezioni politiche proposto dall’associazione culturale Esserci per essere.

* * *

Il nostro paese è da tempo attraversato da gravi difficoltà, diverse, ma intrecciate tra loro. Dagli anni Settanta i valori tradizionali che sostenevano la convivenza civile, la famiglia e il lavoro sono stati progressivamente abbandonati senza capacità di dare vita a più efficaci valori alternativi. Le élites culturali, soprattutto nei mass media e nella magistratura, hanno sfogato la loro impotenza contro la classe politica che, anche per responsabilità propria, ha perso forza decisionale e rappresentatività. Il debito pubblico è stato progressivamente aggravato dalle iniziative demagogiche con cui si è cercato di riconquistare invano il favore popolare. Peraltro il nostro paese resta all’avanguardia in molti settori e la tenuta sociale è stata assicurata anche dal grande contributo dei diversi soggetti sociali e dalla capacità di resistenza delle istituzioni.

Oggi i più sono spaventati dalla caduta del governo Draghi, che, grazie al prestigio internazionale del premier e agli aiuti europei, aveva creato un intervallo di respiro normale in mezzo all’affanno generale, aggravato dalla sciagurata aggressione russa all’Ucraina. I timori attuali si sarebbero comunque ripresentati con la scadenza della legislatura nei primi mesi dell’anno prossimo.

Ci troviamo di fronte a una tornata elettorale, in cui i partiti politici mostrano il volto debole, furbesco e litigioso di sempre. È difficile individuare un partito in cui identificarsi: la Lega non riesce ad affrancarsi a livello nazionale da un demagogismo e una certa ambiguità rispetto all’Europa, che nei sondaggi ne hanno più che dimezzato le percentuali in pochi anni; Fratelli d’Italia, primo nei sondaggi testa a testa con il Pd, è stato finora all’opposizione e deve dimostrare una capacità di governo e chiarire i programmi nazionali e soprattutto europei; Forza Italia, con consensi assai più bassi che in passato, dietro una facciata moderata e un solido legame con il Ppe, non sembra avere una leadership adeguata alle necessità future; il Pd, con il suo tono serioso, quasi accademico e comunque non originale, sposa tutte le battaglie più strampalate contro la concezione cristiana della vita; i Cinquestelle stanno evaporando nella loro distanza dalla realtà e hanno promosso in questi anni iniziative e riforme inaccettabili; Azione, Italia viva e i piccoli partiti non sembrano poter raggiungere dimensioni tali da incidere significativamente sulle esigenze del paese.

La disamina qui riportata è senz’altro sommaria, ma sta di fatto che i sondaggi, che ci invadono e invaderanno ancora di più nelle prossime settimane, danno l’astensione dal voto intorno al 40 per cento e oltre. Ciò indica una diffusa rinuncia al giudizio circa la possibilità di un protagonismo personale, piccolo ma significativo, nella società. Anche per chi è intenzionato ad andare a votare la scelta non è facile.

Il giudizio è fondamentale perché il giudizio non è solo un’affermazione di principio è anche l’individuazione e la proposta della strada che porta alla meta. Le differenze tra i partiti sono tanto urlate quando di fatto poco rilevanti. Buttarsi in una scelta ideologica è ridicolo, anche se non bisogna cadere nell’errore di pensare che tutte le proposte siano uguali (come abbiamo cercato di mostrare). Nei singoli partiti ci sono persone che la pensano diversamente e magari in modo uguale a quello degli avversari. I princìpi ideali appaiono spesso pretesti o giustificazioni, in genere a posteriori, per quanto non vadano mai sottovalutati.

Anzitutto, bisogna trovare persone candidate, che, operando anche in diversi partiti, siano disposte a sostenere valori condivisi e a fare un cammino insieme per realizzarli. I nostri valori, che diventano criteri per giudicare le diverse proposte dei partiti e delle coalizioni, sono quelli di sempre: la pace, la difesa della vita nei suoi momenti più fragili, la famiglia, la libertà di educazione, la lotta alla povertà, la sussidiarietà in un contesto di più società e meno Stato.

Certamente non riusciremo a eleggere molti parlamentari, ma avremo suggerito una nuova unità e originalità e tenuto vivi quei criteri e quei valori a cui tutti (candidati, partiti, coalizioni) possono guardare.

Anche se il momento non è semplice non si può “stare alla finestra” (come ha più volte ricordato papa Francesco); occorre “Esserci” con un giudizio e una proposta per il bene del popolo: non vogliamo sottrarci a questa responsabilità e siamo pronti a confrontarci con tutti.

Associazione ESSERCI per ESSERE

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.