Egitto, attaccate due chiese: spari contro la prima, trovate 26 bombe molotov di fianco alla seconda
ESTREMISTI ISLAMICI. Come riporta Mcn direct, ieri nel distretto “6 ottobre” del governatorato di Giza è stata attaccata la chiesa copto-ortodossa della Vergine Maria. La polizia ha risposto agli spari e un poliziotto è rimasto ucciso. Due degli assalitori, entrambi estremisti islamici, sono stati fermati.
Il patriarca copto Tawadros II ha inviato un messaggio di condoglianze alla famiglia del poliziotto ucciso mentre il sacerdote della diocesi attaccata, padre Jerome Samir, ha dichiarato: «Metteremo delle guardie anche davanti alle chiese più piccole».
ATTENTATI SVENTATI. Per un attentato andato a buon fine, in un paese dove l’approvazione della nuova Costituzione ha intensificato nuovamente le proteste dei Fratelli Musulmani contro il governo e i militari, molti altri sono stati sventati. Il 3 gennaio alcuni membri della Fratellanza hanno attaccato una chiesa evangelica al Cairo, nel distretto di Gesr El Suez. Hanno lanciato pietre contro il portone e gridato slogan anticristiani ma non ci sono state conseguenze.
Il 5 gennaio la polizia ha arrestato una cellula terroristica chiamata “Sostenitori di Gerusalemme”, che stava progettando un attentato in una chiesa di Suez in occasione del Natale ortodosso.
BOMBE MOLOTOV. Il 6 gennaio una bomba è stata trovata nel bagno della chiesa dei Tre santi a Beni Suef. Il 24 gennaio la polizia ha trovata una macchina imbottita di esplosivi dietro la chiesa di Al Malak ad Assiut.
Il 25 gennaio, infine, a Ismailia è stata trovata di fianco alla chiesa di san Bishoy una borsa contenente 26 bombe molotov. La borsa apparteneva a un uomo che è fuggito quando ha visto arrivare la polizia.
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