Ventidue membri dello staff egiziano di Al Jazeera si sono licenziati ieri accusando il canale televisivo del Qatar, ma diffuso in tutto il mondo, di non essere «obiettivo» nel modo in cui ha voluto riportare le recenti violenze scoppiate in Egitto a seguito della deposizione da parte dell’esercito appoggiato dal popolo di Mohamed Morsi.
TROPPO VICINI AI FRATELLI MUSULMANI. Tra i 22, secondo quanto riporta Gulf News, ci sono anche due famosi giornalisti di Al Jazeera di stanza al Cairo: Wessam Fadl, che ha denunciato «la presa di posizione politica» del canale televisivo troppo vicino ai Fratelli Musulmani, e soprattutto Hegag Salama, che lavora per l’emittente da 10 anni.
«TRASMETTONO FALSITÀ». Secondo Salama, l’agenda di Al Jazeera «va contro l’Egitto e contro altri paesi arabi, rischiando di provocare odio e scontri tra il popolo egiziano». Il corrispondente da Luxor ha accusato l’emittente di «trasmettere falsità e ingannare i telespettatori». L’anchorman Karem Mahmoud ha aggiunto che la direzione di Al Jazeera ha istruito ogni membro dello staff perché parli in favore dei Fratelli Musulmani. Il Qatar, tra gli Stati più ricchi del Golfo, è anche il principale sostenitore dei ribelli in Siria.