
Effetto bufale anti-vaxx: vaccinazioni in calo, in alcune regioni «crollo del 25 per cento per morbillo e rosolia»
Negli ultimi due anni, in Italia, c’è stato «un calo pauroso della copertura vaccinale, con picchi anche del 25 per per morbillo e rosolia». Il crollo riguarda soprattutto i territori dove sono più attive le associazioni anti-vaccini (al Sud, in particolare). Lo ha detto ieri il presidente della Società italiana di igiene, Michele Conversano. Secondo Conversano il crollo è imputabile anche «all’effetto delle campagne antivaccinali» e alle «dicerie antiscientifiche», come quella «dell’inesistente correlazione tra vaccino mpr e autismo». «Sono danni reali che preoccupano, perché quello che ci protegge dalle patologie è avere un alto tasso di copertura», ha aggiunto Conversano.
LE DICERIE ANTISCIENTIFICHE. I dati preoccupanti sulle vaccinazioni sono emersi dai risultati del sito vaccinarsi.org, portale di informazione scientifica patrocinato dal ministero della Salute. Il calo generale delle vaccinazioni degli ultimi anni è attorno all’1 per cento. «Sui vaccini non possiamo abbassare la guardia», ha detto commentando i dati il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. «I vaccini sono efficaci quando sono di massa, ma a questo proposito c’è tanta disinformazione». Il riferimento è chiaro. Solo negli ultimi mesi messaggi anti-vaccinazioni sono stati veicolati dalle più disparate parti: è il caso di una proposta di legge del Movimento 5 Stelle, della puntata televisiva sull’argomento de Le Iene e persino di una inchiesta della Procura di Trani. Le vaccinazioni sono finite sotto la lente di alcune “autorità” per una presunta correlazione (scientificamente indimostrata) con l’autismo.
LA DENUNCIA DI LORENZIN. Il calo di vaccinazioni dovuto a messaggi anti-scientifici non è nuovo e non è un fenomeno solo italiano. Già all’inizio di quest’anno ha fatto riflettere le autorità sanitarie degli Stati Uniti, dove si è assistito a un aumento esponenziale dei casi di contagio legati al morbillo. Se negli Stati Uniti nel 2012 si contavano 54 casi di morbillo in tutto il Paese, nel 2013 gli episodi sono saliti a 187, per arrivare a 70 già nei primi tre mesi del 2014. «Di salute pubblica e di igiene oggi si parla troppo poco», ha affermato il ministro Lorenzin, puntando il dito sulla «analfabetizzazione su questi temi». Grazie alle vaccinazioni – ha ricordato il titolare della Sanità – sono scomparse malattie pericolose, le quali tuttavia possono sempre tornare. «L’assenza di alcune malattie – ha osservato Lorenzin – è come la libertà, ti accorgi di quanto sia importante solo quando l’hai persa». Secondo i dati presentati dalla Società italiana di igiene, negli ultimi 18 anni, grazie alle vaccinazioni contro il morbillo sono stati evitati 2 milioni di casi di contagio e 2 mila decessi.
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