
Due gay e due lesbiche si contendono per sei anni due bambine. Giudice: «Il caso più brutale al quale abbia mai assistito»
L’infanzia di due bambine di 9 e 13 anni è stata «irrimediabilmente rovinata» dalla follia di quattro adulti nel caso più «teso e brutale» al quale il giudice inglese Justice Cobb abbia mai assistito. Così si è espresso lo stesso Cobb, chiamato a decidere della potestà di due bambine contesa da sei anni da una coppia di gay e una di lesbiche (le cui generalità sono tenute segrete anche alla stampa britannica).
IL CASO. Gli uomini avevano deciso di donare alle donne il proprio sperma per permettere loro di avere figli. Ne sono nate le due bambine in questione, figlie geneticamente di uno dei due uomini e di una delle due donne. La causa è cominciata quando i due uomini hanno rivendicato il diritto di essere presenti nella vita delle due minori ma le madri gliel’hanno negato. Per il processo le due coppie hanno speso in avvocati mezzo milione di sterline e coinvolto una sfilza di giudici che hanno emesso più di 30 ordinanze.
VITE DISTRUTTE. Il giudice dell’Alta corte ha stabilito definitivamente che gli uomini hanno diritto a vedere la bambina più piccola in poche occasioni, rigidamente stabilite, mentre possono solamente scrivere alla più grande. La lunga causa ha avuto «un effetto distruttivo sulle parti», scrive il magistrato nella sentenza. La madre genetica entra ed esce da anni da una clinica psichiatrica, è diventata in tutto dipendente dalla «partner», che nei suoi confronti è però diventata «indifferente e spietata».
Le donne inoltre, affermano gli assistenti sociali che seguiranno l’educazione delle bambine, hanno separato le figlie dal mondo, costruendo «un alto muro» per escludere chiunque non la pensi come loro.
«MERAVIGLIOSO SFORZO». I due uomini sono stati invece criticati dal giudice per «aver alzato la temperatura» del caso, accusando le donne di «torturare le bambine», mettendo la loro vita «a rischio». Secondo il giudice, questo caso dimostra «fin troppo chiaramente le immense difficoltà che si scatenano quando le famiglie sono create con la fecondazione e un donatore non anonimo». Ma per non dare l’impressione di essere contrario alle nuove «creazioni» e alla generazione artificiale dei bambini, Cobb ha anche aggiunto che i quattro erano implicati in un «meraviglioso sforzo di creare una famiglia». È difficile tuttavia credere che «l’effetto distruttivo» del caso sia dovuto solo al mancato anonimato del donatore di sperma.
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43 commenti
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Povere bambine, vittime della follia degli adulti.
le bambine utilizzate quali fantocci per soddisfare il delirio ideologico, Bambine rovinate, forse per sempre, nel silenzio più assoluto delle molteplici ong che si ergono a difesa dell’infanzia, ma che in realtà sono miserabili organizzazioni che la sinistra ha creato negli anni per promuovere la distruzione dell’uomo
***…. fin troppo chiaramente le immense difficoltà che si scatenano quando le famiglie sono create con la fecondazione e un donatore non anonimo…***
E si… il donatore anonimo “risolve tutti i problemi”. I desideri e il futuro del nascituro sono sempre aspetti secondari…
Questo é uno dei tanti risultati di una società laicisticizzata governata dall’egoismo di chi impone il suo punto di vista a discapito di chi non lo può fare.
Vedo che i soliti ebetroll si lagnano del fatto che ad esempio della natura abominevole dell’eterologa Tempi prenda ad esempio il caso eclatante di una lite tra due coppie omosessuali.
Sarei curioso di sapere se i suddetti ebetroll fanno il medesimo ragionamento quando si affronta il tema della pedofilia, la quale, a sentire certi benpensanti, pare sia solo roba che si apprende nei seminari.
Gli omosessuali sono persone da rispettare perché ognuno vive il suo dramma.
Ma le lobby omosessuali che ci fanno il lavaggio del cervello per riorganizzare la sociétà sulla base dell’omosessualità sono dei mostri.
Certo, logico, si capisce.
Il problema, inutile dire quanto pretestuoso – non di “Tempi”, però -, è che i figli delle coppie gay hanno un padre, se la coppia è lesbica; una madre, se i due sono maschi. Il problema questo è. Ecco perché occorre tenere nascosta l’identità dell’impiastro o dell’impicciona, visto che che per fare i bambini ci vogliono una donna e un uomo: il problema è il terzo escluso.
Il problema, insomma, questo è chiaro, non sono i due gay che vogliono bambini che non possono avere perché no. Il problema è degli altri e infatti, sono gli altri che li creano, visto che possono procreare perché sì. Il problema non è dei gay, che si mettono a litigare in quattro così viene meglio, ma dei bambini, che al mondo ci vengono dall’unione sbagliata. Se si potessero eliminare i maschi e le femmine, i problemi che creano questi stereotipi di una natura che è lo stereotipo oppressivo per eccellenza si risolverebbero da soli: e i bambini si deciderebbero a nascere da soli, invece di rompere prima ancora di venire al mondo in un’aula di tribunale.
ah come rimpiango la saggezza di Salomone! Lui si che avrebbe fatto bene: tagliare a metà le due bambine e dare metà bambina a ciascuno dei contendenti.
Ma attenzione: la Bibbia non è solo storia, è anche metafora della vita reale. Infatti l’esito di tutto ciò è stato lo squartamento delle due innocenti.
Articolo pretestuoso nel consueto stile di Tempi, che cerca di collegare liti in famiglia e fecondazione (più o meno) assistita alla lillipuziana minoranza degli omosessuali. Però la storia è originale e scapricciata. Direi che possiamo dare la sufficienza a questo articolo di Grotti.
Certo che, se è davvero questo il caso che più lo ha scioccato, bisognerà consigliare al giudice inglese di tenersi alla larga dall’Italia. Per i nostri standard è quasi una favoletta. Nemmeno uno straccio di denuncia per stupro sulle bambine? Che dilettanti!
Battute a parte, noto con piacere che tutto il mondo è paese. Anche nella “evoluta” Gran Bretagna è molto meglio una madre malata di mente che un padre con le rotelle a posto. Se un padre si azzarda a dire la sua bisogna bacchettarlo per aver alzando indebitamente la temperatura. Molto meglio dare l’affidamento a una madre che entra ed esce dalle case di cura. Ah orridi padri, scellerati e satanassi!
L’ironico Benn16 si lamenta del fatto che anche per i tribunali della perfida Albione le madri che entrano ed escono dalle case di cure dalle case di cura sono preferibili agli “orridi padri, scellerati e satanassi”.
Sarà forse perché quei padri “orridi”, “scellerati e satanassi” sono anche dei cretini di prima categoria che la “madre malata di mente” se la sono sposata e, non paghi di aver fatto cotanta bischerata, ci hanno pure figliato?
P.S.: preventivamente avverto che nel caso in cui la malattia mentale si sia resa manifesta dopo il matrimonio, il padre orrido scellerato e satanasso spesso è anche colui che ha lasciato la moglie da sola ad affrontare la malattia mentale per il nobile scopo di “rifarsi una vita” con la moldava di turno.
Come mai non trovo tanti articoli su tutti i casi di bambini le cui vite sono state rese difficili da genitori eterosessuali poco accorti durante la separazione o divorzio (che restano comunque diritti di una coppia e miglior scelta piuttosto che tenere in piedi un’unione che non esiste più).
Senza questi articoli quanto enunciatoi risulta solamente pretestuoso per dare contro alle famiglie omoparentali.
Ps. Per le foto dei bambini andiamo un pò a vedere anche quelle dei minori portati dai genitori a varie manifestazioni tipo “sentinelle del vuoto” e similaria…sempre che sapessero bene dov’erano e cosa stessero facendo.
Ma infatti la criminale pratica della fecondazione eterologa riguarda anche gli eterosessuali.
Solo che, nel caso degli omosessuali con voglia di giocattolo, non potendo avere figli tra loro, è la regola.
Vien da sé che, proprio perché giocattoli, gli si toglie anche il diritto di conoscere le proprie origini.
Sottigliezze vero?
Paolo,
come mai non commenti dicendo che l’articolo ha ragione? O secondo te ha torto?
Riguardo alle foto, e’ evidente che una foto dei bambini presenti alle “sentinelle in pedi” avrebbe stonato con l’articolo no?
@ Paolo
Una situazione difficile per i figli, in una coppia etero, rappresenta una patologia rispetto d una condizione normale.
Nell’atro caso, quello da te visto come diritto, significa che i figli vivono in una situazione patologica “in se”.
Sono condizioni diverse.
Le Sentinelle difendono anche questa differenza … i bambini lo capiscono o lo capiranno. Una mamma è preferibile ad un barbuto che si sente mamma.
Hai deciso tu il postulato di condizione patologica in se. Le condizioni sono tutte diverse. Nessun dottore può definire una condizione normale, intesa come indice di riferimento per le altre.
Si è ….. un discorso vecchio come il mondo il tuo. Immagino che se io affermassi come “postulato” di condizione patologica il concepire una famiglia che include il gatto commetterei una discriminazione al pari del confronto con gli omo. Oppure no …. in questo caso scatta l’accusa che metto sullo stesso piano le unioni omo con unioni allagate al mondo animale. Ed in questo caso il dottore è in grado di definire la condizione normale…. “con gli animali non vale!”…… Giusto?
“Dall’inizio del mondo moderno, nel XVI secolo, non c’è sistema filosofico che corrisponda veramente al senso del reale di tutti; al quale, se abbandonati a sé stessi, gli uomini comuni darebbero il nome di senso comune. Ciascuno comincia con un paradosso; un punto di vista particolare che richiede il sacrificio di quello che si può chiamare un sensato punto di vista. Questo è l’inizio comune di Hobbes e Hegel, Kant e Bergson, Berkeley e William James.
L’uomo deve credere in qualcosa in cui nessun uomo normale crederebbe, se venisse proposta improvvisamente alla sua semplicità; ……… Il filosofo moderno pretende, come una specie di uomo di fiducia, che una volta consentitogli questo, il resto sarà facile: egli raddrizzerà il mondo, non appena gli sarà concesso di STORCERE così il nostro cervello”. (Chesterton, San Tommaso)
Mi piace ricordarla!
Ok voglio essere con lei. Chesterton ci dice che i filosofi per fare i fighi, e siccome era un uomo di ottime letture cita dei veri fighi, attraverso un pò di logica che pure non dovrebbe guastare, validano una si eccentrica che va contro il senso comune. Perchè lo fanno? Forse perchè ci hanno pensato…. Tanto è che che lo stesso onnipresente Chesterton ci dice che quel qualcosa se proposto improvvisamente alla semplicità dell’uomo non sarebbe creduto. Infatti bisogna applicarsi. Bisogna PENSARE. Se chiediamo a un bambino cosa sembra la luna ti dirà qualsiasi cosa. Se gli chiedi cosa è ti rispondera allo stesso modo. Se lo chiedi a un uomo ti “dovrebbe” dire che sembra un limone appeso in cielo invece è un pianeta. O ti dovrebbe dire che è un limone perchè sembra un limone e qualsiasi altra teoria è una complicanza stravagante e paradossale. Ma voglio essere dalla parte sua e del più citato autore cattolico di tutti i tempi. Chesterton è più citato di Gesù stesso.
Il senso comune dell’uomo della strada accetta senza problemi oggi, l’omosessualità come normale. Quindi ogni forma di dissenso intorno a questo punto e una forma di paradosso. Va bene così?
“Perchè lo fanno? Forse perché ci hanno pensato.” Ma spesso le loro conclusioni non sono meno approfondite di quelle di un bambino che guarda la luna e non nega che fa luce mentre i fichi possono pur negare tale evidenza in maniera arguta. E per parlare sul limone, si può dar qualsiasi significato, ma uno solo se vuoi fare una limonata.
In tal senso i fighi odierni, partendo come punto di appoggio una qualsiasi cosa possono dedurre altrettante stranezze. Per questo si reputa lecito che un uomo (barbuto o liscio come mastro lindo) abbia il diritto di sentirsi un poco mamma (o altre versioni che troverai su face book). Ed io che comprendo le differenze, e che vedo la luna come satellite e luminoso per merito del sole, penso che sia una violenza inaudita.
Per tornare a Chesterton, la sua visone era un poco più ampia, ritenendo che ciò che l’uomo era diventato è stato un frutto di saggezza maturata e trasmessa da una generazione all’altra. Ma che ad un certo punto si sia realizzata una spaccatura nella storia …. e sono venuti fuori i fighi. Io sono d’accordo con lui.
Sulla tua domanda, non mi lamento …. ma a te va bene cosi?
Invece è proprio così, la situazione devastante è derivata proprio e soltanto dal mancato anonimato del donatore. Infatti, normalmente, le coppie di questo tipo si rivolgono alle banche di gameti proprio per evitare problemi futuri di questo genere. Tra l’altro in questo caso la donazione è avvenuta in modo privato e spontaneo, senza intermediazione di banche e organizzazioni medico sanitarie, quindi si tratta di un dramma rientrante nelle possibili conseguenze del libero uso dell’apparato riproduttivo nella sfera privata delle persone.
La situazione devastante è derivata dal fatto che quelle lì sono due “matte”, due persone psicologicamente disturbate, due immature, le quali, PURTROPPO !!!!, hanno avuto la possibilità di avere due bambini ricorrendo a metodi artificiali tipici della zootecnia.
Prego (ri)leggere la seconda parte del paragrafo “Vite Distrutte”.
In linguaggio popolare, operaio, quelle si chiamano “due matte” due sciorne” a seconda del dialetto di appartenenza, in linguaggio popolare inglese “two loonies”, plurale di loony che significa “foolish, crazy, sick person”, cioè uno sciamanno, uno sciorno, uno scialacotto.
Altro che il mancato anonimato……è la materia prima che è carente….il fattore umano.
solo che credo, in questo caso, la tecnica di fecondazione artificiale sia stata effettuata in modalità fai da te (non credo sia necessario scendere nei dettagli), senza ricorrere ad una apposita struttura, quindi non si può incolpare nessuna legge; se avessero fatto ricorso ad una struttura, il donatore sarebbe stato anonimo e tutto questo putiferio non sarebbe accaduto.
Se garantisci l’anonimato come fai a garantire che due fratelli un domani non si sposino ?
Un metodo per ovviare a questo caso sarebbe collegare la persona ad un identificativo come il codice fiscale del donatore per esempio e codificarlo con un algoritmo di criptografia con risultato sempre uguale per stesso valore immesso ma non decriptabile.
L’algoritmo MD5, aperto, fa questo. Che poi venga usato o no, e sia giusto o no, e’ un altro discorso.
Questo metodo pero’ garantirebbe anonimato e sicurezza di individualita’. Diventerebbe piu’ “rischioso”da questo punto di vista lasciare riprodurre persone nate nel metodo tradizionale, perche’ ci sarebbe sempre il dubbio, almeno teorico, sul padre.
Ma figurati, sono talmente accorti in questi centri che ogni tanto mettono l’embrione di una nell’utero dell’altra, e tu proponi gli algoritmi…
No, non proponevo niente 🙂 dicevo solo che era fattibile, e come.
All’utente poi toccava solo spingere un tasto sulla tastiera. Che per alcuni e’ gia’ un’impresa comunque
Rileggendo il mio post mi sono accorto che forse era un po’ troppo tecnico per non informatici. Riassumendo in due parole, il metodo c’e’, per esempio l’MD5. Sicuramente anche piu’ di uno, ma e’ l’unico di cui mi ricordo il nome a memoria.
Lena,
anche volendo seguirti nel tuo discorso fantagametico, se garantisci l’anonimato come fai a garantire che due fratelli un domani non si sposino????
PS: cos’e’ che vieta il “libero uso dell’apparato riproduttivo nella sfera privata delle persone” ???
Appunto niente può vietare a degli squilibrati etero o omosessuali che siano di riprodursi.
Ecco cosa si può leggere sul sito dell’arcigay: “Arcigay ottiene anche importanti riconoscimento politici e, grazie al lavoro congiunto di Ilga Europe e di Arcigay, la Commissione diritti del Parlamento europeo boccia la nomina dell’omofobo Rocco Buttiglione”.
Capito? Buttiglione è definito, senza mezzi termini “omofobo”. E perché? Perchè aveva detto di considerare la pratica omosessuale un “peccato”.
Qualcuno ha ancora dei dubbi sul fatto che con la legge Scalfarotto verrebbero puniti in quanto omofobi coloro che semplicemente aderiscono all’insegnamento del Catechismo della Chiesa Cattolica? Si tenga conto del fatto che, se passasse la legge liberticida, Arcigay verrebbe nominata dal giudice consulente d’ufficio per stabilire chi è omofobo e chi no.
Buttiglione non è andato in galera. E’ solo stata bocciata la sua nomina a capo di una commissione.
Kissinger spero tu sia in buona fede.
L’avvocato Carlo Taormina è stato condannato da un giudice per aver affermato di non voler assumere nel suo studio persone omosessuali. L’ha solo dichiarato, non l’ha fatto. Nessuno è finito in galera mandato da Taormina, ciò non toglie la pubblica gogna e la condanna di un giudice.
Buttiglione è stato discriminato, per motivi religiosi, con azioni concrete, per di più dalla valenza politica e internazionale.
Vogliamo ancora prenderci in giro o è il caso di riflettere sul fatto che la bozza Scalfarotto non è che il ripristino del codice Rocco in versione 1.0?
Buttiglione non è stato discriminato. Dobbiamo usare le parole giuste. Era in minoranza. Che gli interessati abbiano avuto anche premura pubblicizzare la loro distanza è certamente un messaggio politico. Ma espressione della maggioranza. Una pratica democratica a cui siamo abituati no?
Taormina può assumere chi vuole. Cioè nessuno lo obbligherà mai ad assumere qualcuno. Ma se quello che afferma pubblicamente suscita reazioni, bene le registriamo.
Quelle bambine cresceranno.
Diventeranno due ragazze, e poi due donne.
La loro acquisizione di maturità si avrà quando si gireranno sui tacchi e se ne andranno per la loro strada, sbattendo la porta dietro alle loro secondine della prigione dorata.
Che le due madri siano psicologicamente disturbate ci sono pochi dubbi, avendo instaurato un rapporto di dipendenza perverso da schiava a padrona.
Quelle anche sessualmente sono balorde, lo si intuisce anche senza mettere il muso nella loro casa.
In UK una volta c’era l’Unemployment Benefit a partire dai 18 anni.
Non so se ci sia ancora.
Era molto poco, il minimo per pagarsi una cameretta in un bedsit e un pasto in qualche take away.
Mi auguro per quelle bambine, che abbandonino quella prigione dorata appena possibile, perché finirà per essere il loro inferno, e le conseguenze rischiano di trascinarsi tutta la vita, come un’ipoteca.
Trent’anni fa in UK c’era una generazione di senza famiglia, o di famiglie squinternate, che vivevano “on the dole” in perenne disoccupazione tra pub e funghi allucinogeni e sniffate di “speed”.
Era l’era dell’heavy metal.
Questi nuovi rischiano di essere ancora peggio.
Si, da sperare che queste bambine, una volta adulte, sappiano girare i tacchi e prendere una strada positiva. Ma con l’infanzia che hanno avuto, avranno la capacità e la forza di farlo? I padri possono avere contatti limitati, non si dice se hanno adeguate capacità genitoriali, si critica solo il fatto che “hanno alzato la temperatura dello scontro”. Ma sfido qualsiasi genitore a tollerare di vedere i propri figli in condizioni non buone! Di fatto le bambine sono nelle mani di una donna in cura psichiatrica e di un’altra donna “indifferente e spietata”. Povere bambine!
povere bambine
Oh quelle foto. Tempi sempre più in basso, e non pensavo fosse possibile.
ehi TU ( cioè IO ) quelle foto sono COLPA di tempi? a questo portano certi libretti come PAPA’ PORTA LA GONNA! e sarebbe TEMPI che è caduto in basso? ma non ti vergogni? ma smettila, smettila, smettila e smamma. fuori da qui.
Sono foto scattate da chi pensava di fare un favore ai gay. Ma la faccia dei bambini è molto più eloquente di qualsiasi discorso.
Ecco le mostruosità a cui porta il delirio LGBT delle famiglie arcobaleno, uteri in affitto, supermercati di bambini etc.
Le prime vittime sono i bambini con l’infanzia distrutta e una vita irrimediabilmente ferita per il capriccio di qualche spostato.
E’ possibile commentare l’articolo senza parolacce offensive? No!!! Meglio evitare qualsiasi commento.
ero indeciso sul da farsi e mi hai illuminato. meglio evitare commenti. in fondo già abbiamo detto tutto.