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Dossier – Tra le vie di Basilea, un incontro di arte, scienza e fede
Quando si parla di Basilea viene subito in mente la fiera d’arte contemporanea Art Basel. Ma oltre a quell’evento c’è molto altro da gustare. E’ la città dove l’arte e la scienza vanno a braccetto, dove sono sorti musei di ogni genere e continuano a sorgere spazi espositivi e gallerie d’arte, dove ha sede la più antica università della Confederazione Elvetica, la stessa dove insegnò quella grande mente di Erasmo da Rotterdam, che nella Cattedrale medievale è anche sepolto. Il centro si gira a piedi e si consiglia come punto di partenza proprio l’antica Cattedrale in pietra arenaria rossa, la Basler Münster, la cui edificazione ebbe inizio nel 1019 in stile romanico, per poi essere completata, dopo il terremoto del 1356, in stile gotico. Suggestivo è l’adiacente chiostro, che conserva sulle pareti una serie di antiche lapidi di personalità di più o meno rilievo, dove, fino al prossimo 25 settembre, è possibile ammirare una mostra di sculture di Dietrich Klinge, dal titolo Tangere. La retrospettiva è articolata in stazioni, ognuna coincidente con una scultura: si parte da Gordian XI, che incarna il motivo della crocifissione; si prosegue con Tangere, ovvero con Maria Maddalena; si arriva a Metamorph, che allude alla trasformazione dopo l’incontro con Dio, e a Metamorph V, dove protagonista è il corpo umano destinato ad essere consumato. Si va avanti con eRBe 12, una figura in lutto che guarda verso gli epitaffi sulle mura del chiostro; con Sleeping One, che allude a Cristo che dorme nell’Orto degli ulivi; infine arriviamo ad Arm, posta nel coro della Cattedrale: è il braccio dell’essere umano che si sporge verso la vita, verso l’amore dei genitori, della persona amata e del Signore.
Nei dintorni della Cattedrale c’è il Museo delle Scienze Naturali (Naturhistorisches Museum Basel), il Museo delle Culture (Museum der Kulturen Basel), il Museo delle Antichità con la Collezione Ludwig (Antikenmuseum Basel und Sammlung Ludwig), che ospita fino al 16 novembre una mostra di scultura dal titolo Roma Eterna, e il ricchissimo Museo d’Arte di Basilea (Kunstmuseum Basel). Quest’ultimo, che è anche particolarmente attivo nelle esposizioni temporanee (fino al 28 settembre ospita una mostra di sculture di Charles Ray dal titolo Skulpturen 1997 – 2014), vanta una straordinaria collezione di grandi opere dal XV secolo ad oggi. Prendetevi almeno 2-3 ore per gustare una collezione che vanta dipinti di Hans Memling (The Penitence of Saint Jerome, 1485-90), Lucas Cranach (The Judgement of Paris, 1528), Hans Holbein il giovane (Portrait of the Artist’s family, 1528-29 e Portrait of Erasmus of Rotterdam Writing, 1523), Arnold Böcklin (Isle of the Dead, 1880), Claude Monet (Waterloo Bridge, 1904), Costantin Brancusi (Torso of a young woman, 1918), Amedeo Modigliani (Marie, 1918), Alberto Giacometti (Large figure, 1947), e tanti altri ancora.
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Da osservare con attenzione un prezioso quadretto di Gerard David, Virgin and child with music making angels (Madonna con bambino ed angeli musicanti), del 1490-95, dove la Madonna tiene in mano una pera: si tratta di una lay piety, dove la pera è il simbolo del frutto del paradiso e richiama il tema del peccato originale; la Vergine può essere interpretata come la nuova Eva ed aleggia forte il presagio della morte di Cristo. Al contempo però, il Bambino stringe tirando verso di di sé in modo insolito il collo della Madre, come per tenerla lontano dal frutto.
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