I figli con reddito da borsa di studio sono ancora a carico dei genitori? Ecco la risposta
Massimiliano Casto, autore di questo articolo, è Tributarista e Consulente del Lavoro. Chi avesse interrogativi particolari o volesse sottoporre domande su questioni riguardanti la fiscalità può scrivere a [email protected], specificando nell’oggetto: “Fisco semplice”. Altri quesiti li potete trovare qui.
Salve, mia figlia sta partendo per un dottorato nel Regno Unito dove percepirà una borsa di circa 1.200 sterline al mese per quattro anni. Mi chiedo se dovrò specificare l’evento sul prossimo 730 oppure se tutto rimane come quando era studentessa all’Università di Pisa ed era quindi a mio carico. Nella speranza di ricevere una Vostra risposta, vi invio i più cordiali saluti.
Davide Munaò Lucca
Risposta
Per il calcolo delle tasse da pagare, in sede di dichiarazione dei redditi (Modello Unico o 730), è necessario tenere conto sia dei redditi conseguiti nell’anno che delle agevolazioni fiscali concesse dal Fisco per determinate situazioni familiari, o per determinate tipologie di spese sostenute, per le quali spettano delle detrazioni fiscali.
Ai genitori contribuenti ai fini Irpef spettano delle detrazioni fiscali legate ai familiari a carico, soprattutto riguardanti i propri figli a carico.
C’è da evidenziare una cosa importantissima e cioè che la condizione fondamentale per essere familiare a carico è legata al mancato possesso di un reddito superiore a 2.840,52 euro. Oltre alla detrazione fiscale che riguarda i figli a carico, ci sono anche le detrazioni spettanti per alcuni oneri e spese sostenute, come ad esempio per spese sanitarie, per canoni di locazione, per istruzione, eccetera. Tutte queste spese, se sostenute per i familiari a carico – in questo caso i figli – danno diritto – ai genitori – a fruire delle detrazioni.
Con la legge di Stabilità 2013 l’importo delle detrazioni (art. 12 del TUIR) è pari a:
• 950 euro per ciascun figlio fiscalmente a carico (nel 2012 era 800 euro);
• 1.220 euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni (nel 2012 era 900 euro);
• aumento di 400 euro per ogni figlio portatore di handicap ai sensi della legge 104 del 1992 (sino al 2012 l’importo era di 220 euro);
• aumento di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo, per i contribuenti con più di 3 figli a carico (questo importo è lo stesso del 2012, nessun incremento).
Dopo questa premessa, ritornando al caso specifico del lettore, purtroppo, questi perderà le detrazioni per il figlio, proprio perché in Inghilterra avrà un reddito superiore al limite e non potrà più indicarlo come familiare nella dichiarazione dei redditi.
Infatti, anche se l’articolo 1 comma 1324 della legge 27 dicembre 2006 n. 296 (legge finanziaria per il 2007) – introducendo una deroga all’articolo 24, comma 3 del Tuir – attribuisce ai soggetti non residenti le detrazioni per carichi di famiglia di cui all’art. 12 del Tuir, le detrazioni spettano a condizione che i soggetti richiedenti dimostrino che le persone alle quali tali detrazioni si riferiscono non possiedano un reddito complessivo superiore, al lordo degli oneri deducibili, a 2.840,51 euro, compresi i redditi prodotti fuori dal territorio dello Stato.
I soggetti che hanno invece i requisiti e intendono godere delle detrazioni per carichi di famiglia, devono quindi attestare:
• il grado di parentela del familiare per il quale intendono fruire della detrazione, con indicazione del mese nel quale si sono verificate le condizioni richieste e del mese in cui le predette condizioni sono cessate;
• che il predetto familiare possiede un reddito complessivo, al lordo degli oneri deducibili e comprensivo dei redditi prodotti anche fuori dal territorio dello Stato di residenza, riferito all’intero periodo d’imposta, non superiore a 2.840,51 euro.
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1 commento
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Il post e’ interessante, ma credo che sia necessario specificare un dettaglio. Di solito, le borse di studio non costituiscono reddito.
Ho dovuto fare la stessa domanda ad un funzionario dell’agenzia delle entrate, che mi ha confermato che (nella stragrande maggioranza dei casi) e’ cosi’: le borse di studio (ad es. per un dottorato) non costituiscono reddito. Bisognerebbe pero’ controllare come la borsa viene registrata dall’Universita’ che la da’. E’ possibile che in certi casi particolari figuri come un reddito.
Ma se non e’ un reddito, il titolo dell’articolo puo’ confondere. Stiamo parlando della tipica borsa di studio o soltanto di quelle registrate in modo “anomalo” e che quindi figurano come un reddito? La differenza e’ enorme.
Se effettivamente la borsa non costituisce reddito, allora:
1) non e’ tassabile
2) lo studente non deve compilare nessuna dichiarazione dei redditi
3) il reddito dello studente e’ 0, quindi ben al di sotto dei €2.840,51, e lo studente puo’ godere di tutte le eventuali altre agevolazioni
4) il genitore puo’ detrarre le spese di mantenimento dello studente dalle tasse, indipendentemente da dove lo studente ha la residenza (incluso l’estero).
I dettagli di chi e’ considerato “a carico” sono tutti riportati alla sezione 4 (tra pagina 20 e 21) delle istruzioni del modello unico dell’agenzia delle entrate: http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/Dichiarare/DichiarazioniRedditiPF/UnicoPF14/Modello+Unico+PF_2014/Istruzioni+Unico+Pf1+2014+%28bozza%29/PF1_istruzioni_2014_BOZZA.pdf
Mi ci sono imbattuto un po’ per caso, quindi invito a confermare i dettagli con l’agenzia delle entrate, ma spero che questa informazione possa essere utile a qualcuno.