Posso dedurre le spese mediche e per l’istruzione di mia figlia? Chiedilo all’esperto
Massimiliano Casto, autore di questo articolo, è Tributarista e Consulente del Lavoro. Chi avesse interrogativi particolari o volesse sottoporre domande su questioni riguardanti la fiscalità può scrivere a [email protected], specificando nell’oggetto: “Fisco semplice”. Altri quesiti li potete trovare qui.
Mia figlia, anni 25, nel periodo 1/1-30/6/2012 ha lavorato part-time senza percepire retribuzione (né liquidazione) per le difficoltà dell’azienda. Posso io, il padre, dedurre le spese per istruzione universitaria e quelle mediche dal momento che le ho sostenute io?
Mia figlia aveva un credito da 730/2012 che non gli è stato rimborsato non avendo percepito retribuzione. Deve presentare un 740 con la sola voce a credito per mantenere “vivo” il credito stesso? Grazie.
Giovanni Biasini, Varese
Risposta
Nella dichiarazione dei redditi – sia sotto forma di modello 730 sia sotto forma di modello Unico – possono essere inseriti i dati relativi ai familiari che nel 2012 sono stati fiscalmente a carico, al fine di fruire delle detrazioni dall’imposta per il coniuge, i figli o gli altri familiari a carico. Sono considerati familiari fiscalmente a carico i membri della famiglia che nel 2012 hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. Visto che sua figlia ha lavorato ma non ha percepito nulla per l’anno 2012, può benissimo indicare sua figlia come un familiare a carico e detrarre sia le spese di istruzione sia le spese mediche. Tra l’altro, visto che ha lavorato per 6 mesi e con un contratto di lavoro part-time, anche se avesse percepito la normale retribuzione, non ritengo che sarebbe arrivata a 2840,00 euro e quindi sarebbe stata ugualmente a suo carico.
Un po’ più complessa è la situazione del rimborso Irpef del 730/2012 a causa del fatto che non ha ricevuto alcuna retribuzione. Infatti avrà tempo fino al 30 settembre per presentare telematicamente un modello Unico per dichiarare il credito non percepito con il rimborso dal datore di lavoro. Però, si ricordi, non appena in possesso del Cud 2013, di verificare se nel punto 36 è indicato l’importo del rimborso che non ha preso lo scorso anno.
Se tale valore non compare, bussate con garbo alla porta dell’ufficio del datore di lavoro di sua figlia e ricordateglielo. Se il punto 36 non indica il rimborso che non avete ricevuto, e il datore di lavoro nella sua dichiarazione mod. 770 ha dichiarato di aver corrisposto tutto il rimborso del mod. 730, allora per l’Agenzia delle Entrate quell’importo si considera erogato dal vostro datore di lavoro che nello stesso tempo ha usufruito di un credito verso l’Erario, naturalmente dello stesso importo.
In questo caso il datore di lavoro si sarà appropriato del credito e quindi sua figlia si dovrà attivare con una azione legale di recupero.
In tema di rimborsi è utile ricordare ai lettori che utilizzando il modello 730 si può ottenere il rimborso direttamente dal datore di lavoro o ente pensionistico con la busta paga o la pensione. Se, per qualunque motivo, il rimborso non viene effettuato, si può farne richiesta all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate del luogo di residenza. In questo caso, occorre allegare una certificazione con cui il datore di lavoro o l’ente pensionistico attesta di non aver eseguito il conguaglio e di non aver, quindi, rimborsato le imposte. Quando si utilizza il modello Unico, il contribuente deve espressamente indicare nel quadro RX di voler ricevere il rimborso del credito. La scelta alternativa è quella del riporto del credito all’anno successivo o la sua compensazione con altri tributi da versare. Dopo gli opportuni controlli, la somma è rimborsata dall’Agenzia delle Entrate.
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