Ddl Cirinnà. Si prospetta l’unione civile tra persone di sesso variabile (e poi dicono che il gender non esiste)
Come informa Avvenire, ieri in commissione Giustizia del Senato, nell’ambito della discussione in merito al ddl Cirinnà sulle unioni civili gay, ha «tenuto banco la questione del cambiamento di sesso». Dei circa 1.300 emendamenti ancora in sospeso, nella seduta di ieri ne sono stati preclusi 30 e 6 sono stati votati e respinti. Tra questi ultimi, spiega il quotidiano della Cei, «quello proposto dai senatori di Ap Gabriele Albertini, Carlo Giovanardi e Maurizio Sacconi. La richiesta era di non tener conto della recente sentenza della Cassazione “secondo cui il cambiamento di sesso all’anagrafe può realizzarsi in base a una semplice percezione soggettiva”».
PD E M5S. Con l’emendamento, i tre esponenti di Area popolare hanno chiesto ai colleghi di approvare il fatto che, nonostante la «novità introdotta da una sezione della Cassazione», il sesso delle persone «rimanga certamente definito da natura o da provvedimento giudiziario a seguito di modifica dell’organo sessuale», come prevede l’ordinamento vigente. Ma niente da fare. A determinare la bocciatura dell’emendamento sono stati i voti del Pd, del Movimento 5 Stelle e del verdiniano Ciro Falanga (la maggioranza “a geometria modificata” su cui potrebbe puntare il governo Renzi per far passare la legge nel caso in cui non si trovi un accordo con i centristi).
[pubblicita_articolo]«PROVA DELL’IDEOLOGIA». In un nota congiunta, Albertini, Giovanardi e Sacconi osservano che Pd e M5S «hanno difeso la sentenza della Cassazione e la conseguente possibilità di cambiare sesso più volte nell’arco di vita secondo la mera volontà della persona», un fatto che rappresenta una «conferma della natura ideologica del ddl Cirinnà». Quel testo, aggiungono i tre, «come temevamo, mette in discussione le basi antropologiche della società rendendole instabili con conseguenze imprevedibili».
CONSEGUENZE. Quali siano queste possibili conseguenze lo ricorda Eugenia Roccella, che proprio commentando la bocciatura dell’emendamento in questione spiega: «Secondo la Cassazione si è autorizzati a iscriversi all’anagrafe come donna anche mantenendo gli organi sessuali maschili e quindi la possibilità di essere padre, e naturalmente si può essere ufficialmente uomo e mantenere la possibilità di essere madre». Possibilità che unite a un’eventuale approvazione delle unioni civili gay secondo il ddl Cirinnà (che di fatto le equipara al matrimonio) prefigurano davvero uno scenario imprevedibile. Oltre al fatto che respingendo la proposta di Albertini, Giovanardi e Sacconi la commissione del Senato «ha smentito quelli che continuano a sostenere che l’ideologia gender non esiste», nota sempre la deputata di Ap.
«FANATISMO». Durissima la reazione del senatore di Forza Italia Lucio Malan: «Si tratta di un caso di fanatismo in cui in nome di una ideologia si nega l’evidenza della realtà: gli esseri umani sono maschio o femmina, cosa che avviene anche nella stragrande maggioranza delle specie animali. Si tratta di annullare una realtà umana, la differenza sessuale, attraverso una sentenza. Un po’ come quando Galileo fu condannato per aver detto il vero, cioè che la Terra gira intorno al Sole e non viceversa».
PRESSING GRILLINO. Ma il senatore grillino Alberto Airola non si smuove di un millimetro: secondo lui le obiezioni di Ap e di Forza Italia alla sentenza sono «deliri», perché – dice ironicamente rivolto ai centristi – «cambiare sesso non si fa con la leggerezza con cui voi cambiate partito», e anzi propone che la commissione istituisca una data fissa con sedute atte a superare l’ostruzionismo e approvare in fretta il ddl Cirinnà.
Foto Ansa
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61 commenti
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Per ragioni tecniche non riesco a rispondere a Sebastiano e Michele in linea, lo faccio qui.
-Sebastiano: il fatto che quasi tutti i paesi più progrediti d’Europa riconoscano anche le coppie omosessuali è esattamente il punto. Là trova sistema giuridici coerenti e non ci sono spinte verso unioni che sono ridondanti (tra consanguinei) o fonte di tensioni sociali (coinvolgendo più di due famiglie).
-Michele: come ho scritto sopra, l’interesse primario è quello sociale, di sapere quali legami sono forti e quali no, in una ottica di crescita sociale. Altre forme di unioni non sono nell’interesse della società, cui gli interessi del singolo sono subordinati.
Che raccolta di chiacchiere senza senso!
Ma che vuol dire “crescita sociale”?!
Sembri vendola con la dissenteria!
Aldilà dei suoi insulti rabbiosi, significa semplicemente che tutti hanno interesse a capire se due persone stanno assieme seriamente o no, per far affidamento sul partner come rappresentate dell’altro e per decidere se formare legami (umani o di affari) con la famiglia della persona che “sta” con il proprio familiare. Lei preferisce fare affari con il suocero di suo fratello o con il padre della persona che suo fratello frequenta ma senza impegno? Ecco perchè celebriamo matrimoni a prescindere dai figli…Ci aveva mai pensato?
Ma caro propagandista a tempo pieno, non è mica colpa mia se tu posti ariose corbellerie vendolanti fingendo che abbiano un senso compiuto?
Non fingo nulla, il collegamento è alla prestigiosa Columbia University e rimanda a decine di studi autorevoli. Perchè non li legge? Buon pro le farà.
Ti ha fatto notare che li ha già letti e che sono bischerate, fatto pienamente nelle sue facoltà, visto che tu dici che sono “autorevoli” senza spiegare perché e per come.
Continui ad aggirare l’ostacolo con il solito mantra di “ce l’hanno anche gli altri” o di “ce lo chiede l’europa”.
Mi sono stufato a ripetere sempre le stesse cose a uno che non vuole ascoltare.
E’ lei che li aggira.
Vedo che continui a prendere in giro la gente spacciando vendolate senza senso per concetti giurisprudenziali di cui non capisci una mazza e facendo credere che baggianate preconfezionate dalla premiata ditta lgbt siano “autorevoli studi”.
Poi hai pure il coraggio di fare l’offeso se qualcuno ti mette di fronte alla realtà che qui hanno capito proprio tutti, tranne i tuoi alter ego di supporto.
Non ti vergogni?
Se vuole spiegarmi in cosa il codice civile spagnolo o quello francese o quello danese sarebbero incoerenti nel riconoscere anche le coppie dello stesso sesso può farlo, ma temo che le sue accuse resteranno ancora una volta nel vuoto.
Gli studi che io cito sono pubblicati nelle più prestigiose riviste del mondo del settore, le trova nel “what we know blog” della Columbia University, che è tra le migliori 20 università del mondo.
Per altro le farò notare che le sue accuse non mi possono offendere, perchè sono immotivate almeno quanto le sue osservazioni sui fatti che io cito a supporto delle mie affermazioni. Tutt’al più squalificano lei, come se non bastasse la totale arbitrarietà delle sue, di affermazioni, a farlo.
Non voglio spiegarti proprio un bel niente, propagandista dei miei stivali!
Con quelli come te non si dialoga, li si smaschera per quello che sono e basta!
Se vuoi imparare qualcosa di diritto iscriviti all’università e dai gli esami, cosa che ti tornerebbe certo più utile che passare la giornata a prendere in giro la gente scrivendo ariose corbellerie di materie di cui tu non sai un cavolo.
Ma come, Mazinga, “xyzwk ” TI SPIEGA gli STUDI col suo famoso copia e incolla e tu reagisci così ?
Ingrato ! 🙂
Lei non può spiegarmi un bel niente Mazinga, non è che non vuole. Lei non ha smascherato proprio nulla, ha solo lanciato accuse senza il minimo barlume di supporto concreto, nonostante gliene abbia persino fornito un esempio. Lei ha pregiudizi e basta e non vuole nemmeno ammetterlo.
Caro mio, il signor Mazinga si è limitato ad invitare la gente a verificare se e quanto le tue menate siano “autorevoli” come vuoi far credere tu.
Tu, invece di sottoscrivere questo invito come farebbe chi sa di aver ragione, insisti a raccontare di quanto sei autorevole tu dando dell’incompetente a Mazinga.
La verità è che ti terrorizza il pensiero che la gente si informi e giudichi con la propria testa, perché ciò indirettamente prende a calci le fondamenta del castello di carte sul quale hai costruito l’esistenza.
ma a cosa serve una legge sulle unioni tra persone dello stesso sesso, se posso andare all’anagrafe, diventare donna senza operarmi e sposarmi?
Non è proprio così. La Cassazione ha sancito che il cambio di sesso “non può in conclusione che essere il frutto di un processo di autodeterminazione verso l’obiettivo del mutamento di sesso, realizzato mediante i trattamenti medici e psicologici necessari, ancorché da sottoporsi a rigoroso controllo giudiziario”, “anche in mancanza dell’intervento di demolizione chirurgica”
Ma il percorso medico psicologico e il rigoroso controllo giudiziario restano una condizione necessaria.
La teoria del gender è una bufala e la parola gender fa riferimento ai gender studies anglosassoni che studiano i significati socio-culturali della sessualità e dell’identità di genere Questi studi mirano a individuare e a spiegare i motivi per cui ad un dato genere (maschile o femminile) vengano attribuiti dei ruoli specifici non strettamente legati alle caratteristiche sessuali (ad esempio perché le donne guadagnano meno degli uomini o perché certe professioni sono solo maschili ecc) ma non hanno mai prodotto una “teoria unificata” bensí sono un insieme di singole ricerche e modelli scientifici. L’invenzione di una teoria del gender inizia un paio d’anni fa, quando si comincia a parlare dell’importanza di educare ai sentimenti per contrastare gli stereotipi di genere, la violenza contro le donne e il bullismo, compreso quello omofobico. Alcune associazioni di stampo cattolico ultraconservatore allora, come Manif pour tous Italia (le Sentinelle in Piedi), Pro Vita Onlus, Age, Agesc, Giuristi per la vita e Movimento per la Vita per una sana educazione sessuale a scuola, inventano la teoria del gender secondo la quale esisterebbe anche un’ideologia del gender e un’educazione del gender finalizzata a spiegare a bambini e bambine, ad esempio, che ognuno di noi può scegliersi il sesso o come masturbarsi dai tre anni in su Il tutto è frutto dell’opera di convincimento messa in atto dal Pontificio Consiglio per la Famiglia che già da diversi anni ha iniziato a diffondere l’idea dell’esistenza di un’ideologia «che nega l’importanza della differenza dei sessi e favorisce l’esercizio sterile e ludico della sessualità. Si arriva a considerare la famiglia un residuo storico destinato a scomparire in un prossimo futuro». In realtà nessuno tra coloro che sostengono l’importanza dell’educazione alla differenza è d’accordo con queste affermazioni, nessuno nega la differenza tra i sessi, nessuno vuole la scomparsa dell’istituto della famiglia. Famiglia che comunque è in evoluzione, basti pensare al passaggio dalle famiglie patriarcali di un po’ di decenni fa alla famiglia nucleare e ai cambiamenti intervenuti sia nel campo sociale che legislativo. Gli ultracattolici vogliono invece contrastare qualcos’altro che possiamo definire come educazione al genere o educazione alla differenza, e che dovrebbe comprendere anche l’educazione emotiva e sentimentale, la lotta al bullismo e agli stereotipi di genere. Ovvero per esempio non vogliono che si spieghi ai bambini e alle bambine che non esistono ruoli di genere prestabiliti, il che non vuol dire che un bambino può scegliere di diventare una bambina, ma semplicemente che un bambino può desiderare di fare il ballerino o una bambina la calciatrice, che un papà può cambiare un pannolino o la mamma può riparare un rubinetto o andare a mangiare una pizza con le amiche! O che un bambino può piangere senza essere considerato una femminuccia o che una bimba può scegliere di non essere abbracciata da un compagno di scuola troppo irruento. Perché è da piccoli che si contrasta la violenza di genere, insegnando loro a rispettare se stessi (e le proprie emozioni) e gli altri. Due sono i motivi per cui ció viene contrastato: il primo è che nel contrasto al bullismo c’è anche il contrasto al bullismo omofobico e queste persone sono omofobe. Però siccome non hanno il coraggio di dire che non desiderano che venga spiegato ai bambini/e che non c’è nulla di male nell’omosessualità allora cambiano le carte in tavola e fanno credere che si voglia spiegare ai bambini e alle bambine che chiunque deve decidere di che sesso essere. Chiaro l’imbroglio? L’altro motivo è che si tratta comunque di persone ultraconservatrici quindi la loro idea della famiglia è il padre che lavora e comanda e la mamma che fa figli, faccende di casa e ubbidisce. Quindi non gli sta bene il rovesciare gli stereotipi di genere, non gli sta bene spiegare che non è la donna che deve difendersi dalla violenza non uscendo di casa o coprendosi ma l’uomo che deve imparare il rispetto! Basti pensare che tra i guru del Family Day c’è la giornalista Costanza Miriano che ha scritto un libro dal titolo Sposati e sii sottomessa.
Strano che venga proposta la Miriano come persona ultraconservatrice, visto che ella stessa lavora e non fa solo le faccende di casa! Evidentemente la vis polemica tira brutti scherzi.
Veniamo ora alla “teoria gender”. Ammettiamo pure che non esista una “teoria unificata” (e chi mai l’ha detto), ma negare che esistano delle teorie gender significa voler prendere i fondelli l’interlocutore.
Vediamo cos’è una teoria (vocabolario Treccani):
“Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno astratti) di un insieme di definizioni, principî e leggi generali che consente di descrivere, interpretare, classificare, spiegare, a varî livelli di generalità, aspetti della realtà naturale e sociale, e delle varie forme di attività umana”
Ora mi spiegate una volta per tutte com’è i “gender studies” i quali hanno lo scopo di “individuare e spiegare i motivi per cui ad un dato genere (maschile o femminile) vengano attribuiti dei ruoli specifici”, che si presentano come “modelli scientifici” in base a “un insieme di singole ricerche”, mi spiegate insomma come tutto ciò non si possa chiamare teoria?
Se questi “gender studies” non sono teorie allora tutto ciò che xyzwk ha scritto nelle prime righe del suo intervento non è altro che fuffa.
Se non sono teorie, non hanno una coerenza interna e non hanno alcuna pretesa di descrivere la realtà. Insomma nessuna dignità scientifica, uno zero che non merita cattedre o tonnellate di carta, e meno che mai una trasposizione nella scuola.
Complimenti, cari sostenitori dei “gender studies”: negando il carattere di teoria ai vostri studi, negate loro ogni scientificità: l’esito opposto a quello che volevate.
Bravo, Michele, ottimo!
Non credo sia una domanda seria ma ti dico che la risposta sta nella differenza tra omosessuale e transessuale. Puoi andare benissimo su internet a cercare la definizione 🙂
Xyzwk le spiega cosa sono gli studi e lei si perde nel pretendere che siccome sarebbe una “teoria” allora la “teoria del gender” esiste e lei può farcirla di quello che le pare?
Mi sfugge la logica come a lei sfugge del tutto quello che Xyzwk ha scritto. Però penso che anche non rispondere e fissarsi su un punto del tutto capzioso sia un modo per gestire una conversazione.
Ma qui non si vince nulla, si sta piuttosto cercando di rendere questo mondo migliore e più giusto, e per farlo sarebbe meglio superare gli errori del passato superando i dogmi che li hanno prodotti, anziché difenderli pure di fronte all’impossibilità di argomentare logicamente.
Lo vedi che sei solo un propagandista da osteria?
Con quelli che ti metterebbero pure in condizioni di intavolare una discussione sensata e forse anche interessante ti intrometti (facciamo finta che sia il verbo giusto, ma tanto lo sappiamo che tu e quello sopra siete la stessa zuppa!) solo per dimostrare di non capire un cavolo di quel che si dice e per accusare chi conversa di non voler conversare…
Ma con chi si dovrebbe conversare poi?!
Con te?!
“Ma con chi si dovrebbe conversare poi?!”
Di certo non con uno che ha postato chilometri e chilometri di ostinate e altrettanto “ariose”, boriose e capziose superacazzole per evitare di scusarsi, anche in via ipotetica, di aver ricollocato arbitrariamente il cugino di Marta per solo amor di retorica e, soprattutto, per aver considerato “con sottile disprezzo” una dignitosa occupazione come quella da lui definita “fare le pulizie” avendola collocandola agli antipodi dell’ “appagante ruolo di manager”.
Ma passare le giornate a strologare su internet di “autorevoli studi” sarà più o meno “appagante” che “fare le pulizie”?
La cosa rientra perfettamente nelle caratteristiche del personaggio, caratteristiche che ho già avuto occasione di apprezzare.
Perciò i miei modi possono sembrare sbrigativi.
“La biodiversità è una risorsa preziosissima e favorirla è un atto non solo possibile, ma anche giusto, perchè si aiuta una persona a vivere meglio, senza che questo abbia alcuna conseguenza negativa per nessuno, anzi”.
bambini a parte!
Bambini inclusi, poiché crescono bene come tutti gli altri anche in famiglie omogenitoriali. Quasi 80 studi autorevoli lo confermano, e basano le raccomandazioni dell’AAP, la più grande associazione di pediatri del mondo.
Gli 80 studi sono solo vaccate di apprendisti stregoni viziate da un pregiudizio ideologico grande come una casa.
Invito chi vuole a rendersene conto a farlo da solo consultandone le ridicole note metodologiche.
L’approvazione da parte di organismi di natura eminentemente politica come le associazioni di professionisti fornisce solo la prova della loro natura propagandistica.
Vada altrove a infettare con le sue porcherie, qui siamo vaccinati.
Ah beh se il signor mazinga, o meglio dottor/psicologo (e altre professioni annesse), dice che studi scientifici sono vaccate come si può dargli torto!?! Ci inchiniamo tutti e chiediamo venia. Ma per favore…
Il signor Mazinga si è limitato ad invitare i lettori a verificare da soli la reale consistenza delle vaccate che gli attivisti LGBT spacciano per oro colato, avendo essi l’abitudine consolidata alla menzogna ideologica e non..
Ti secca la cosa?!
Allora fattene una ragione, bello di Mieli tuo!
Oro colato? Gli studi rappresentano indicazioni, non verità assolute rivelate o dogmi. Ma di fronte alla mole di 80 studi che coprono migliaia di famiglie in tutto il mondo e che evidenziano che non vi sono differenze significative tra bambini che crescono in famiglie omosessuali ed eterosessuali, un dubbio a chi le critica dovrebbe venire.
Oggi si fa una battaglia contro queste famiglie con il pretesto che non sarebbero adatte alla crescita di bambini, mentre questo se non falso è quanto meno lontano dalla realtà. Si fanno soffrire persone e si rischia di traumatizzare i solo figli solo per un pregiudizio immotivato.
Invito quindi lei Mazinga e chiunque sia interessato, prima di tutto a capire come si distingue una ricerca autorevole da una che non lo è (prestigio dell’università, fattore di impatto, indice H, numero degli autori, ecc.) e poi di valutare il corpus della letteratura, per esempio visitando il sito della prestigiosa Columbia University, tramite un motore di ricerca, cercando “families what we know blog Clolumbia University”.
Ecco, basta andare a vedere i siti degli attivisti LGBT consigliati da questo piazzista a tempo pieno dei diritti gay per rendersi conto della mala fede che c’è dietro.
Venghino siori!
Ci va lei a leggere e provi a spiegare perchè gli studi non sarebbero affidabili. Se la mala fede è tanto evidente come dice, le sarà facile. Buona lettura.
Che poi, a “micheleL-xyzwk-claudo.m “, non interessa un fico secco dei presunti diritti gay, solo che ha bisogno di passare il tempo !
Se hai veramente una dipendenza da internet, come hai ammesso col nome di “riccardo”, perché non ti curi, invece di fare la figura della sciocca con questa storiella degli 80 studi tarocchi ?
Anche se magari, pur tirandola fuori per la centesima volta, qualche interlocutore nuovo lo trovi sempre, ma non ti accorgi che ti fai del male da sola ?
Che immagine, desolante e patetica, rimandi a te stessa ?
Signora Giovanna può gentilmente smetterla con questi inutili commenti? Non condivido tutti i post di xyzwk mentre quelli di MicheleL li trovo sempre precisi e ben argomentati. Io non la conosco ma se vuole intromettersi in questa discussione la prego di argomentare il suo pensiero evitando sfoghi di frustrazione e con un minimo di educazione. Grazie.
Continua a smscherarli, Giovanna!
La stupida inconsistenza scientifica e la natura truffaldina a scopo propagandistico dei suoi studi burletta io l’ho già accertata da tempo, infatti ho invitato i lettori a verificarne DA SOLI l’effettiva inattendibilità scientifica, senza dare ascolto ai venditori di fumo che presidiano internet a tempo pieno.
Anche io ho letto alcuni studi a riguardo e mi sono sembrati tutt’altro che ” di natura truffaldina a scopo propagandistico ” anzi hanno avvalorato il mio pensiero. D’altra parte ho letto anche articoli di siti di natura filo cattolica e,in particolare, uno che sosteneva di aver trovato una “cura/rimedio” all’omosessualità. Sono rimasto inorridito. Se è interessato glielo cerco facendole vedere quali sono i veri articoli a scopo propagandistico.
Caro Mazinga, constato con piacere che i loro loschi intenti e i loro subdoli metodi sono chiari a molti, ormai.
Per quante balle e per quanti nick d’appoggio si possono inventare questi agitatori, chiunque ha la possibilità di verificare da sé quanto sono bugiardi.
Se non argomenta le sue restano parole vuote opposte al lavoro di centinaia di stimati e rinomati esperti. Ma penso sia così che per esempio il referendum in Irlanda ha dato i frutti che ha dato ed è cosi che le opinioni nei paesi civilizzati evolvono.
L’hai capito che della tua prosopopea non interessa nulla a nessuno eccetto i tuoi minions stupidotti?
Io ho invitato la gente a VERIFICARE da sola le panzane che racconti, tu continui a fare propaganda a forza di menzogne.
Finché la gente è poco coinvolta vi va bene, ma se approfondisce anche solo un pochino…
Sono svariati messaggi che dice che è facile contraddire 80 studi dei più prestigiosi autori, ma fino ad ora non un barlume di concretezza.
Prego, prego…
Le faccio un esempio: Tempi ha pubblicato un articolo su uno studio riguardante 9 padri gay con compagne eterosessuali in Israele. Nello studio si diceva che forse il totale di coppie è 300 e che lo studio era solo indicativo, perchè il campione di 9 era piccolo e non andava generalizzato.
Tempi ha omesso il dato di 9, ha solo detto che le coppie erano 300 e le ha presentate come “i padri gay dicono che…”.
Questo è essere quanto meno scorretti, e cose del genere la comunità scientifica le fiuta subito, come le manipolazioni di un certo Regnerus, che sono rapidamente emerse dopo che le sue bugie sono rimbalzate in tutti i siti di ideologie omofobe: finanziato con 700.000$ da un istituto religioso spacciò prostitute carcerati come genitori omosessuali per via di una unica esperienza omosessuale nella loro vita.
Vede? Queste sono cose concrete, dati, fatti, persone. Ora: vuole argomentare o preferisce continuare ad ingannare sé stesso e gli altri?
A dire il vero sono svariati messaggi che continuo ad invitare la gente a verificare le menzogne preconfezionate che spacci per verità scientifiche.
Ora alle suddette hai aggiunto anche delle vere e proprie calunnie nei confronti di persone che io non avevo neanche nominato.
Se volevi dimostrare di essere solo un propagandista a tempo pieno non potevi fare meglio.
Naturalmente in quanto propagandista, sul piano scientifico sei credibile come testimone di Geova che parla di fine del mondo.
Lei capisce che per definire articoli pubblicati sulle più prestigiose riviste scientifiche “menzogne preconfezionate” occorre dettagliare le accuse? Lei non lo ha fatto e quindi la invito a farlo.
Può verificare quello che ho scritto leggendo prima l’articolo di Tempi “Per i padri gay i figli necessitano mamma e papà” e poi l’articolo originale di cui parla: “Journal of GLBT family studies”, curato da Pauline Erera dell’Università di Washington e da Dorit Segal-Engelchin dell’Università Ben Gurion israeliana
Quanto al caso Regnerus, non ho calunniato nessuno, perchè è la semplice verità, come può verificare nell’analisi fatta dal Professor Darren E. Sherkat’s su incarico dell’editore dell’articolo stesso, allarmato dalle segnalazioni di imprecisioni che venivano dalla comunità scientifica.
Ancora una volta, come vede, io fornisco riferimenti e fatti e i suoi argomenti, sul piano scientifico, che credibilità hanno?
“Lei capisce che per definire articoli pubblicati sulle più prestigiose riviste scientifiche “menzogne preconfezionate” occorre dettagliare le accuse? Lei non lo ha fatto e quindi la invito a farlo.”
Per definire in quel modo il pattume lgbt che lei spaccia per “autorevoli studi” basta avere fatto la quinta elementare ed informarsi un minimo nel merito.
E mentre tu inviti a darti corda per continuare la tua lurida propaganda io invece invito i lettori dotati di libero discernimento ad informarsi per conto loro senza dar retta né a me e né a te e tutta la tua prosopopea.
Ti secca?
Non nascondo mazinga che il disprezzo che lei manifesta per i pi’ prestigiosi studi scientifici mi secchi. Penso che uno dei più grossi problemi della nostra società sia l’arroganza di chi crede di saperne di più degli esperti senza esserlo nemmeno lontanamente e si ostina sui suoi pregiudizi contro ogni evidenza. Questo accade per esempio nelle scuole, dove gli alunni asini vengono difesi dai genitori contro gli insegnanti.
Io invito come lei i lettori a leggere gli studi, con la differenza che io li ho letti e lei no.
Anche se sei un propagandista a tempo pieno e questo articolo sta per finire in archivio, ti consiglio di essere più prudente:
hai pensato all’eventualità che anche solo uno dei lettori che ho invitato a verificare da soli le tue spocchiose asserzioni si imbatta nella verità sulla reale consistenza di quelle cavolate che tu osi definire “i pi’ prestigiosi studi scientifici”?
Illustrare con la giusta enfasi il prodotto che si vuol vendere è una buona regola per i piazzisti, ma dire che con un aspirapolvere ci si va e si torna da Marte ti si può ritorcere contro.
Specie con le norme sul diritto di recesso!
L’immagine abbinata all’articolo è emblematica, sesso e genere sono due cose slegate infatti.
Alcune persone hanno un sesso, ma si sentono di un genere differente. Come ci sono persone che hanno un sesso, ma un orientamento sessuale differente. E’ ovviamente possibile che una persona sia attratta dal sesso opposto a quello che ha biologicamente, ma si senta dello stesso genere della persona verso sui è attratta, quindi transgender e omosessuale. Giusto per ricordare che la dimensione affettiva e romantica e quella sessuale sono due cose differenti.
La natura è bella (ed esiste ancora aggiungerei), proprio perchè è varia. La biodiversità è una risorsa preziosissima e favorirla è un atto non solo possibile, ma anche giusto, perchè si aiuta una persona a vivere meglio, senza che questo abbia alcuna conseguenza negativa per nessuno, anzi.
Bravo MicheleL, giustissimo quello che hai detto, condivido appieno.
Se la natura è bella allora pure l’AIDS non è male!
Se una cosa si verifica in natura ed è sbagliata l’uomo non ha forse facoltà di provare a cambiarla?
L’HIV è un retrovirus molto interessante e il suo studio ha condotto a grandi risultati scientifici. Ogni specie è in competizione con le altre. Le derive eugenetiche e i deliri di onnipotenza rispetto alla natura sono stati spazzati via dopo gli orrori del periodo precedente e coincidente con la seconda guerra mondiale. Oggi sappiamo che la natura è immensamente più complessa di quanto si possa immaginare e forse comprendere e la cosa migliore che possiamo fare è rispettarla.
Rispettare la natura spesso vuol dire lasciare imperversare il male.
Se a te e al tuo padrone va bene, a molti no!
In natura non esiste male o bene, solo l’uomo ha una moralità. Alcuni mammiferi forse hanno una forma molto rudimentale ed istintiva di morale. In natura esiste la vita e la supremazia del più adatto finchè non lo è più (i.e. consuma troppe risorse, v. modello preda-predatore). All’interno della stessa specie vi può essere competizione in relazione a quanto la specie è sociale; quella umana lo è molto e quindi la competizione non ha ragione di esistere all’estremo, ovvero dovremmo cercare di far stra bene il nostro prossimo per il bene di tutti noi inclusi. E in una specie il bene significa biodiversità, rispettarla e non giudicarla, perchè se esistono gli omosessuali vuol dire che ad un certo punto questa caratteristica è stata molto utile per l’equilibrio della specie, e nessuno può prevedere se e quando questo accadrà di nuovo.
Fantastico!
Con il combinato disposto di Cirinnà&soci penso di suggerire a un amico:
a) di sposarsi con suo nonno/a e quando questo/a tira le cuoia di incassare la pensione di reversibilità;
b) subito dopo di sposare sua nonna/o se la reversibilità, quando schiattasse anche quest’ultima/o, fosse più alta.
E finito il chiasso con la disoccupazione giovanile e con il reddito di cittadinanza.
Dite che si può fare?
Ovviamente, no.
Perché?
Provi farlo lei con i suoi di nonni, visto che indica “nonno/a”. Il motivo per cui è proibito a lei è sensato, e vale anche per tutti gli altri, incluso chi vive in stato in cui anche le unioni omosessuali sono riconosciute da decenni. Se non capisce questo motivo penso dovrebbe astenersi dal commentare su questioni che non conosce.
Bene, ora che hai vomitato anche la bile, potresti chiarirci tu il perché? Ci riesci a farlo senza citare la noiosa filastrocca del “lo fanno già in altri stati”? Riesci a darci una definizione giuridica del “matrimonio omosessuale”?
Se non ricordo male era la stessa domanda che ti poneva To.ni e dalla quale te l’hai svignata alla grande.
Per inciso, il motivo per cui è proibito “a me” è quello ovvio: non è ammesso il matrimonio tra consanguinei. Il perché te lo lascio immaginare.
Veda fine pagina
Si dovrebbe fare. Ho già mostrato in un commento della settimana scorsa che vietare le unioni civili a consanguinei e unioni di più di due persone è un’assurdità logica e giuridica.
Occorre solo dare tempo al tempo e si arriverà anche a questo.
Veda fine pagina