Dammi i tuoi ovuli e ti regalo la fecondazione. Il business miliardario (illegale) della fertilità

Di Redazione
04 Maggio 2017
Cicli di fecondazione assistita gratis o scontati in cambio di ovuli. È l'offerta illegale che molte cliniche inglesi fanno alle pazienti secondo il Daily Mail

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Cicli di fecondazione assistita gratis o fortemente scontati in cambio di ovuli. È l’offerta illegale, pericolosa per la salute e gravida di conseguenze per le donne che molti centri che praticano la fecondazione assistita propongono alle coppie che non possono permettersi l’alto costo del trattamento. Lo scandalo del business della fertilità è stato denunciato da una lunga inchiesta del giornale britannico Daily Mail uscita l’1 maggio. Due giornalisti sotto copertura, fingendosi una coppia interessata alla fecondazione, hanno filmato le proposte indecenti. Lo scoop ha già portato l’autorità nazionale (Human Embryology and Fertility Authority) ad aprire un’indagine ufficiale.

[pubblicita_articolo allineam=”destra”]IL VIDEO. In uno dei filmati, la finta coppia si rivolge all’Herts & Essex Fertility Centre (in altri sono coinvolte le cliniche di Londra, Hertfordshire e County Durham), una delle più famose cliniche specializzate nella fertilità in Inghilterra. Il medico rassicura gli aspiranti genitori: anche loro potranno diventare genitori e senza sborsare un soldo. Potranno infatti ricorrere alla fecondazione assistita con trattamenti gratuiti all’unica condizione di aderire al “Programma di donazione degli ovuli”. La donna, in cambio del servizio gratuito o di importanti sconti, dovrà “solo” donare alla clinica metà degli ovuli sani prodotti.

OVULI E AFFARI. La pratica in Gran Bretagna è illegale. Per legge infatti la donazione di ovuli deve essere «altruistica», e quindi gratuita. È permesso al massimo un rimborso spese di 750 dollari. In questo caso, invece, in cambio degli ovuli vengono offerti di fatto migliaia di dollari. Il business è clamoroso visto che, spiega il Mail, gli ovuli scarseggiano e permettono alle cliniche di fornire costosissimi cicli di fecondazione (fino a 7.500 dollari l’uno) a coppie facoltose.

“DONAZIONI”. In uno dei filmati, davanti alla perplessità della reporter sulla “donazione” di ovuli, un’infermiera le suggerisce: «Pensa ai tuoi ovuli come a delle semplici cellule. È quasi come donare il sangue, non ti pare?». Non conta il fatto che quella cellula si evolverà in un bambino, tanto «non è ancora inseminato, crescerà nell’utero di un’altra donna». Anzi, la questione è proprio a monte: «Un ovulo non è un bambino». I medici delle cliniche sono perfettamente a conoscenza del fatto che la pratica è illegale e infatti consigliano alla coppia di non scrivere «necessità economiche» nel modulo che indaga sui motivi che spingono alla “donazione” di ovuli: «Altrimenti non potremo accettare la vostra richiesta». Un altro dichiara esplicitamente: «Non lo sapete che gli ovuli ci frutteranno più di 6 mila dollari da un’altra persona?».

I RISCHI. Come evidenzia l’inchiesta, non solo i dottori non spiegano che la pratica è illegale, non solo non spiegano alle donne i rischi a cui vanno incontro donando gli ovuli (la stimolazione ovarica può portare a conseguenze gravi come cancro, ictus e infarti), ma non dicono neanche che in base alla legge inglese, il bambino che nascerà da quell’ovulo, e avrà quindi il patrimonio genetico della donatrice, potrà a 18 anni rintracciare legalmente la sua mamma genetica e chiederle di pagare le conseguenze (dal punto di vista affettivo ed economico) di quella decisione.

UN NUOVO BUSINESS. In passato la Gran Bretagna, in base al riconoscimento di un inedito diritto ad avere figli, aveva deciso di finanziare i trattamenti di fecondazione assistita per tutte le coppie che non riuscivano a concepire. Da quando però il Sistema sanitario è entrato in crisi, solo il 16 per cento delle cliniche offre tre cicli gratuiti. L’inchiesta del Mail dimostra che il taglio non ha messo in difficoltà le cliniche, che hanno trovato un nuovo modo per proseguire un business miliardario.

Foto Ansa

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