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La preghiera del mattino

Dall’energia all’ex Ilva, appunti per la politica industriale che manca al paese

Di Lodovico Festa
21 Maggio 2025
Il ritorno al nucleare e l’emergenza delle imprese energivore, le partite incrociate di Roma e Berlino su finanza, tv e non solo, la tragedia della (fu) acciaieria più grande d’Europa. Rassegna ragionata dal web
Una immagine d’archivio dello stabilimento dell’ex Ilva visto dai tetti del quartiere Tamburi, Taranto (foto Ansa)
Una immagine d’archivio dello stabilimento dell’ex Ilva visto dai tetti del quartiere Tamburi, Taranto (foto Ansa)

Una immagine d’archivio dello stabilimento dell’ex Ilva visto dai tetti del quartiere Tamburi, Taranto (foto Ansa)
Su Startmag Marco Dell’Aguzzo scrive: «Nuclitalia – si legge nel comunicato – “avrà il compito di valutare i design più innovativi e maturi del nuovo nucleare sostenibile, con un focus iniziale sugli Small Modular Reactor (Smr) raffreddati ad acqua […]. La società esaminerà inoltre le opportunità di partnership industriali e di co-design con un approccio fondato su innovazione, sostenibilità ambientale ed economica e valorizzazione delle competenze della filiera italiana”. Come da nome, gli Small Modular Reactors hanno dimensioni ridotte e minore potenza – non superano i 300 megawatt, di solito – rispetto agli impianti nucleari tradizionali, oltre a una struttura modulare che ne permette la produzione in serie nelle fabbriche e ne semplifica l’assemblaggio. In sostanza, i piccoli reattori modulari promettono di essere più economici e più veloci da costruire e installare de...

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