Vietato innalzare croci, per lo meno quelle alte 36 metri. Succede in Mississippi, nella cittadina di Brandon, dove il parroco della chiesa battista ha in progetto di ergere una croce di dimensioni monumentali. E il sindaco del paese non è d’accordo.
SULL’AUTOSTRADA. Tutto è cominciato quando il pastore Scott Thomas ha voluto aderire al progetto dell’associazione “Crossesacross America” (croci in giro per l’America), che si occupa di innalzare croci nei vari stati americani. La croce sarebbe stata eretta vicino alla sua chiesa, proprio dove scorre una delle arterie automobilistiche più frequentate dello stato del Mississippi, la Interstate 20. Il luogo era quindi ideale, perché tutti gli automobilisti di passaggio avrebbero potuto vederla. Il progetto era già stato approvato dalla Federal Aviation Administration e dal dipartimento dei trasporti del Mississippi, quand’ecco arrivare il rifiuto del sindaco Butch Lee.
RIFIUTI. Inizialmente il sindaco aveva detto di non poter accettare il progetto a causa dell’elevata altezza. «L’edificio più alto della città è di 20 metri di altezza, questa croce è molto più alta. Il corrispondente di un palazzo a 11 piani», ha detto il primo cittadino. Poi però a Fox News ha ribadito un altro concetto: «Cosa succederebbe se anche i musulmani della città, o i buddhisti, mi chiedessero di poter costruire un loro “segno” simbolico?». Tuttavia la decisione di approvare in via definitiva il progetto non spetta solo al sindaco, ma a tutto il consiglio comunale.
ISPIRAZIONE. Nel frattempo il pastore Thomas continua a predicare virtualmente sulla pagina Facebook. Ha organizzato una petizione, e già oltre 3 mila persone hanno aderito all’iniziativa. «Ben 92 mila persone al giorno passano su quel tratto dell’Interstate 20. Tutte quelle persone hanno bisogno di speranza, e di ispirazione», ha ribadito a Fox News.