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Sono le sei di sera di un giorno estivo in una località di mare. Una ragazza di quindici anni, è seduta con alcuni amici poco più piccoli di lei, papà e mamma e alcuni amici dei genitori ai tavolini di un bar all’aperto vicino alla spiaggia. Le arriva una notifica sullo smartphone, lei lo afferra e dice al padre, seduto accanto a lei: «BeReal!». Il padre fa una faccia buffa per scattare un selfie con lei, e gli amici seduti di fronte fanno boccacce. Lei scatta una doppia foto, poi dice: «Non va bene, rifacciamola, ma in fretta che scade il tempo», e al terzo tentativo la posta su BeReal, un social network diffuso tra gli adolescenti nato in Francia qualche anno fa come anti-Instagram.
L’idea è semplice: su Instagram gli utenti scelgono cosa postare e quando, scattano foto e girano video che poi manipolano con filtri, musiche ed effetti speciali, privilegiando momenti “felici”, vacanze al mare e in montagna, luoghi bellissimi visitati, concerti o eventi sportivi imperdibili, dando ...
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