Cosa pensano gli italiani delle nozze e adozioni gay? Un sondaggio molto interessante
I risultati della consultazione sono pubblicati oggi sulle pagine del quotidiano Italia Oggi che fa notare come le opinioni degli italiani si siano modificate rispetto a marzo (i numeri tra parentesi).
L’IRLANDA. Italia Oggi fa anche notare che, «considerando la totalità degli italiani», «circa il 51 per cento giudica negativamente la vittoria di chi sostiene i matrimoni gay (in Irlanda, ndr), mentre solo il 38 per cento la giudica positivamente. Se si considerano invece solo gli elettori che di auto-definiscono politicamente “moderati” (circa il 69 per cento dei cittadini) la quota dei favorevoli cresce fino al 43 per cento. Viceversa tra i soli cattolici praticanti (circa il 38 per cento degli italiani) chi giudica negativamente l’esito del referendum raggiungono il 59 per cento».
NO ALLE ADOZIONI. Sempre secondo i numeri di Lorien Consulting, la maggioranza degli italiani oltre a non sentirsi «contro i gay» per le sue idee sul matrimonio, non ritiene necessario «riconoscere il matrimonio omosessuale anche in Italia nei prossimi anni». È favorevole ad equiparare totalmente i diritti delle coppie di fatto a quelli del matrimonio, ma tenendo ben distinte le due istituzioni. Sulle adozioni, come detto, la maggioranza dei contrari (76 per cento) è schiacciante.
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59 commenti
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La verità non ha bisogno di sondaggi o di referedum, va solo accolta.
Il fatto è che non esiste una verità assoluta, valida per tutti. Ciò che è vero per uno può non essere vero per un altro. In linea di massima io do ragione a quel commentatore che afferma che “i diritti delle minoranze si dovrebbero garantire a prescindere dai sondaggi”. Poi, naturalemente, questo discorso si presta a un’infinità di sviluppi e di polemiche stupide, fatte solo per il gusto di farle. Ma, ripeto, in linea di massima in una società civile si deve tenere conto dei diritti di tutti, anche di quelli con cui non ci si trova d’accordo.
Quindi se io dico che il sole gira intorno alla Terra non dico una bischerata, ma la “mia” verità.
Interessante…
L’ho già spiegato a un altro commentatore: non m’interessa entrare in polemica con nessuno. Cerchi qualcun altro che sia interessato a polemizzare e a litigare dal niente, vedrà che ne troverà tantissimi. Ma io non sono proprio quel tipo di persona, battibeccare con gli altri non m’interessa.
no, infatti. A lei interessa solo continuare a dire bischerate.
Volevo rispondere a chi mi accusa di attaccar briga che avevo fatto una semplice osservazione eccetera, ma la sintesi di Pepito è definitiva: ogni anche uno iota in più è superfluo.
Filomena, Sayad, Xyzwk, Carolina, Cornacchia, , Valentina, Lena, Sanaan, Diamante, Isabella, Gianni, , Carlo, Vanda, Asia, , Per capire, Elena, Paola, Per conoscere, Saba, Lavinia, Augusta, Ena, Gennaro, Flavia, Anna Paola, Massimo, Triestina ,Valeria, Sentinella seduta, G45678,Mirella,
Eloisa ….
Controlliamo gli indirizzi IP ? Anzi, l’indirizzo IP ?
Dando un’occhiata alle discussioni degli ultimi tempi, mi sono depressa : sempre le stesse quattro baggianate, ripetute da questo poveretto/a in tutte le salse possibili e immaginabili, e ho provato anche fastidio per voi amici e per me , costretti a nostra volta ad interagire con questa persona evidentemente disturbata ( se non è disturbata una persona che in pochi mesi si presenta con decine di nick, inventandosi convivenze, matrimoni, figli , mestieri, appartenenze ecc ecc ecc ! ), ripetendo a nostra volta sempre le stesse cose , ricominciando da capo come in un girone dantesco.
Lo so che in Internet non ci si può difendere dai troll, se non ignorandoli, ma io non ce la faccio nemmeno ad assistere a questo scempio e dunque, per non sfinirmi dietro questi nick multipli, ho deciso di mollare.
Un abbraccio a tutti voi : continuerò a leggere solo la versione cartacea di Tempi , che è meglio !
Personalmente sono contrario a sondaggi di questo tipo, indipendentemente dal risultato favorevole o contrario, perché si lascia intendere che la legislazione debba seguire pedissequamente le tendenze della società.
Ci sono argomenti, come i diritti fondamentali o la realtà delle cose, che non possono essere messe ai voti… Quindi, mi permetto di suggerire di non dare troppo credito a questo tipo di sondaggi perché è molto facile poi arrivare alle situazioni tipo Irlanda. Inutile poi piangere dopo che il latte è stato versato.
ci sono altri sondaggi che danno gli Italiani strafavorevoli ai matrimoni egualitari. Peccato non poterli verificare come in Irlanda! Anche se i diritti delle minoranze si dovrebbero garantire a prescindere dai sondaggi! Ci arriveremo anche se in Italia dobbiamo scontare la presenza di talebani cattolici che si credono dio!
A credersi dio sono
A credersi dio sono quanti pensano di potere fare tutto quello che vogliono perché lo vogliono e perché la tecnica gli permette (o gli dà l’illusione) di realizzare desideri e capricci: i desideri e il potere di manipolare la realtà, esseri umani compresi, diventano, poi, principi di diritto. E per dare una coloritura di giustizia a questo che è un progetto di rifomulazione dei principi-base della società, basta sventolare la bandiera arcobaleno dei “diritti delle minoranze”: ci sono minoranze per tutti i desideri: questa è la porta spalancata a ogni sorta di abuso e a una dittatura che falsa ogni discorso e ricatta con i desideri degli uni quelli degli altri, di cui aranno le spese i più deboli. Così, chi, come i bambini, non ha desideri da fare valere è sacrificabile a quelli di chiunque esiga di vedere soddisfatti i propri.
“ci sono altri sondaggi che danno gli Italiani strafavorevoli ai matrimoni egualitari.”
Tipo?
Sono d’accordo sul fatto che “i diritti delle minoranze si dovrebbero garantire a prescindere dai sondaggi”. E magari potessimo arrivarci! Ci sta arrivando tutta l’Europa, ma l’Italia, come sempre, quando arriva, arriva ultima proprio perché deve “scontare la presenza” soprattutto della Chiesa Cattolica, che interferisce continuamente e pesantemente nella politica italiana per cercare di imporre i valori cattolici anche a chi non è cattolico. Io sono favorevole alle nozze fra omosessuali perché secondo me anche queste persone hanno il diritto di condividere le loro esistenze in un’unione legalmente riconosciuta come avviene per le coppie eterosessuali.
Se sono 12 i paesi europei dove si è legalizzato il matrimonio gay (Olanda, Belgio, Spagna, Svezia, Norvegia, Portogallo, Islanda, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Lussembrugo, Irlanda) sono 13 paesi hanno invece voluto sancire in costituzione che il matrimonio è tra uomo e donna: Bielorussia, Bulgaria, Croazia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Moldavia, Montenegro, Polonia, Serbia, Slovacchia, Ucraina e Macedonia.
Quindi “ci sta arrivando tutta Europa” un par di palle.
E tra l’altro non mi pare che in tutti ‘sti paesi ci sia il papa.
Scusate, della Redazione, ho spedito un post prima di altri che leggo, spero che passi come quelli inviati dopo il mio. Grazie.
…Immagino quindi tu sia favorevole allo stesso modo anche nei confronti di altre forme di unione affettiva come la poligamia (etero o omo) e i rapporti tra consanguinei. Anche loro hanno il diritto di condividere le loro esistenze, no?
Immagini quello che le pare. Ma a me non interessa entrare in polemica con nessuno.
Ma lo stai facendo. Entri nei siti cattolici per provocare.
Se una guarda i dati tra parentesi si rende conto che solo fino a due mesi fa i dati erano decisamente più favorevoli al riconoscimento dei matrimonio gay, questo significa che i dati sono molto variabili.
Io sono a favore del matrimonio fra omosessuali e contro le adozioni di bambini per le coppie omosessuali.
Io no.
Benissimo, per me non c’è problema. Abbiamo due modi diversi di considerare la stessa questione. Il mondo è bello perché è vario. Questa è democrazia.
Saydal, dammi retta, curati, che così non puoi andare avanti….psyco ti fa un baffo….fai paura….
hanno inferito il risultato di un sondaggio effettuato su un campione di 500 persona ad una popolazione di milioni di abitanti. questo è denigrare la statistica, è vanificare il grande lavoro che grandi persona fanno con serietà e devozione perchè credono in un possibile apporto positivo del loro lavoro. è solo una trovata ideologica come ce ne sono tante.
Propongo di appaltare in via definitiva tutti i sondaggi sull’argomento all’untuoso Nino: riuscirebbe a ribaltare qualsiasi risultato a lui sgradevole e così anche Francesca9 sarebbe soddisfatta.
Nel mio piccolo, devo dire che trovo realistico il risultato proposto : non è che ancora tutti sono disposti ad ammettere che i bambini non è detto che siano di chi li fa, ma basta avere l’ammore per prelevarli e riempirli di soldi e regali , come scritto nero su bianco dalle Francesche9 e dai MicheliL e dagli untuosi Nini.
Forse, dico, forse, soprattutto dopo l’Irlanda ( l’untuoso Nino, per esempio, sull’Irlanda ha dato di matto, per quanto possa esporsi un viscido stipendiato gay che si guadagna la pagnotta presentandosi come un pacato padre di famiglia ), non bisogna desistere dal mostrare la ferocia gay ( non omosessuale, ogni giorno di più la differenza è abissale tra l’essere omosessuale e l’essere gay ).
No no, io vivo in Italia e mi interessa sapere davvero quello che pensano gli italiani, per questo ho mostrato interesse nei confronti del sondaggio. A me non serve nessuna pacca sulla spalla di incoraggiamento, sono abbastanza pronta e preparata per affrontare la realtà dei fatti, la vera realtà però.
Chissà che commenti i tuoi o del meraviglioso Nino (il padre di famiglia che spende tutte le sue energie per la causa gay …ma neanche una parola per la famiglia ….anzi) se i risultai fossero di tutt’altra direzione Risultati che se non ricordo male sono in linea, grosso modo, con quello effettuato da Renato Mannheimer nel 2012. Cosa che trovo importante dato che in tre anni , come pressione mediatica , sono state fatte cose vergognose.
PS: In tema di pressione mediatica basta ricordare il sondaggio su corriere.it sull’affido a coppie gay . Chi non ricorda la “magia” compiuta in una notte basta rintracciarla su Tempi (novembre 2013).
Non proprio, le domande erano diverse. Nel sondaggio del 2012 di Renato Mannheimer il 59% degli intervistati era contrario al riconoscimento legale/matrimonio delle coppie gay, cito direttamente estrapolando dal sito UCCR del 22/7/2012 “Di fronte al quesito se riconoscere o meno anche legalmente le unioni – assimilabili ai matrimoni – tra omosessuali, i contrari prevalgono per il 59%” Quindi se prendiamo per vero quanto scritto nel sito stesso si parla di unioni assimilabili, in pratica unioni civili. Dal sondaggio evidenziato da questo giornale si evine che i favorevoli alle unioni civili sono il 60%, se fossero in linea con il precedente sondaggio dovrebbero essere il 41%.
E’ finito in melassa l’effetto Ratzinger-Ruini sui valori non negoziabili?
In effetti , andando a memoria, mi riferivo ad una lettura fatta in un sito anticattolico Poltilex dove i confrontavano il sondaggio Ipso con l’ISTAT. E mi aveva colpito (comunque il dato era istat che era emerso che il 62,8% del campione era dell’idea che sia giusto che che una coppia di omosessuali che convive, pur non sposandosi, possa avere per legge gli stessi diritti di una coppia sposata. Dato che ho trovato in linea con il 60-61% del sondaggio di oggi che è favorevole al riconoscimento delle pensione , assegni ecc. Comunque ho letto così i dati , tra la diversità delle domande e per questo li ho visti in linea. Ma il mio punto della questione non è questo. Ritengo che se si continua con questa la propaganda arrivate , magari in 20 anni , al 90%. Se mettono in mezzo menzogne (Tipo quella che l’estensione di certi diritti sono a costo zero … certo che la gente tende a dire Ok ) si inventano sanguinolente aggressioni omofobe, si sostiene con studi australiani che crescere con due gay si è più felici ….se si manipola la realtà il vostro successo temporaneo è assicurato.
Temporaneo perché credo che alla fine, il vostro affanno, è come fare la messa in piega ai capelli, alla fine l’effetto sparisce .
Bè nessun diritto può essere a costo zero, per assurdo anche abolire un diritto non è a costo zero. Per quanto riguarda gli studi in generale se sono fatti bene possono dare un indicazione che però non è replicabile, Prendendo in esame lo studio australiano (che non conosco, quindi può anche essere fallace in partenza), come veritiero ci dice un qualcosa che magari è valido solo ed esclusivamente per quell’area geografica in questo determinato momento. Ora guardo. Dunque solo 315 famiglie in tutta l’Australia per un totale di 500 bambini (non riesco in fretta a trovare altri dati), detto così il sondaggio non ha nessun significato, per quanto possa essere stato svolto nel migliore dei modi non ci sono dati sufficienti per fare un analisi concreta, restano troppi fattori sconosciuti che potrebbero av er influenzato il risultato del sondaggio.
Il “detto così il sondaggio non ha nessun significato” mi può andare bene, ma allora resta da chiedersi il perché Repubblica l’ha presentato in così pompa magna. Possibile che menti così raffinati sfugga una considerazione così elementare che entrambi condividiamo? Lo stesso discorso per il “corriere.it” sullo ed stravolgimento notturno dell’esito di un sondaggio on line (oltre 100.000 contatti nella nota per ribaltare un risultato) che ho ricordato sopra (rintracciabile si Tempi nov.2013). Il punto è la propaganda, la manipolazione ….sempre quella.
Poi mi si parla di democrazia, evoluzione delle società bla bla e non di un diverso modo, raffinato, di esprimere il potere.
Non è una “trovata ideologica”, è un sondaggio, onestamente presentato per quello che è.
Vere e proprie “ciofeche” metodologiche, ovvero roba con numeri analoghi a questi ma con campionamenti di convenienza o a valanga raccattati tra “volontari” gentilmente forniti dalle associazioni gay, sono state presentate al popolo bue come “autorevoli studi” che “dimostrano” quanto è bello essere figli di genitori gay.
Ma scommetto che quando ne hai letti i confortanti risultati non lo hai detto che erano “trovate ideologiche”.
In effetti, il dato è sorprendente, come sottolinea giustamente Toni, perché la acchina del consenso del regime a Pensiero Unico lavora giorno e notte per un gigatesco lavaggio del cervello degli italiani, opera di persuasione occulta e manifesta in cui una parte del clero, in un modo o nell’altro, per non perdere il treno dei desideri e il trend della storia o per non perdere un gregge che, sennò, se ne va per la sua strada, mostra un collateralismo di fatto con le dominanti forze storiche: e il gregge, infatti, i pastori ambigui, tiepidi o pusillanimi li manda a ramengo, a quanto pare. Perfino una fede contraddittoria, fioca o superficiale, in via si smarrimento diventa testimonianza, nel caos attuale: e più e oltre che una testimonianza, un appello a ritrovare la Via che conduce alla Verità e alla Vita: e figurarsi che ha a che fare con la Vita chi si batte per aborto, eutanasia e matrimonio sterile come “conquiste di civiltà.”
Questo, però, dovrebbe spingere chi, in campo pastorale e politico, non certo complice della deriva nichilista in corso calata dall’alto, si mostra, tuttavia, esitante: c’è un popolo che reclama piena visibilità del messaggio cristiano e impegno diretto, concreto, chiaro. Muoviamoci.
Questo sondaggio presente alcune lacune. Intanto la sommatoria degli elettori moderati e dei cristiani preticanti non da la cifra riferita per il totale Italia, quindi o non si sanno fare le sommatorie o mancano altre risposte. Dando adito al risultato espresso dal suddetto sondaggio, non considerando l’evidente lacuna segnalata, si evince chiaramente che la maggioranza degli italiani è contraria al matrimonio omo, benchè ci sia un 15% di cristiani praticanti(?) favorevole, e che la maggioranza degli italiani, compreso un 60% di cattolici sono favorevoli a garantire dei diritti (pensione di reversibilità etc) agli omo, sempre la maggioranza degli italiani, compreso il 55% di cattolici è favorevole al riconoscimento degli assegni familiari, e sempre la maggioranza defli italiani, compreso un 48% di cattolici è favorevole a paragonare le unioni civili al matrimoni. La maggioranza degli italiani è contraria alle adozioni ma un 18% di cattolici è favorevole.
esatto! tantissime lacune e dati mancanti.
Di fatto, a dar retta al sondaggio, viene sposata in pieno la linea del governo e del ddl Cirinnà.
Seeeh! Buonanotte!
buonanotte proprio 🙂
E’ molto interessante notare che la maggioranza dei cattolici praticanti è favorevole all’introduzioine dei diritti come la reversibilità della pensione anche in caso di costi aggiuntivi (60%), dell’introduzione di sgravi fiscali e asegni familiari (55%) e si avvicini molto al pareggio nel considerare le unioni civili pari al matrimonio (48%). In pratica se lo si chiama matrimonio non va bene, se lo si chiama unione civile e prevedono gli stessi diritti della famiglia classica sono invece d’accordo. Alla fine sembra che conti più la forma che la sostanza. Nessuna sorpresa sulle adozioni che mi sembrano in linea con un altro sondaggio uscito su La Stampa pochi gg fa.
Bisogna ripensare il catechismo ed una malintesa estensione del criterio di solidarietà, che porta a questo tipo di aporie. Come rivela il caso inglese, non ci vuole molto a cambiare il nome ad una unione civile così concepita.
Devo dire che il sondaggio è sorprendente se si tiene conto che sono anni che martellano, che distribuiscono pamphlet nelle scuole, che in televisione c’è un filtro efficientissimo, che fanno predicare star musicali e del cinema, che certe critiche sono tabù, che finanziano cineforum, che organizzano carnevalate, che inventano registri e trascrizioni allo stato civile, che calunniano di omofobia la più innocua delle proteste. A ciò si aggiunge che insinuano queste “riforme” in uno dei periodi più difficili della storia italiana, quando nella piramide delle necessità delle persone ci sono altre preoccupazioni. E nonostante questo metodo di “cura” ed insistenza non incidono. E’ dura adattare la realtà a certe fantasie.
Al di là della metodologia del sondaggio, mi pare doveroso rilevare una cosetta:
cosa hanno nel “ceppicone” (termine vernacolare dal significato intuitivo nel contesto) quel 15% di coloro che si definiscono “cattolici praticanti” e ritengono di dover sostenere che il matrimonio in quanto tale non è solo tra maschio e femmina?
O, forse, meglio, che cavolo di pastori si occupano della chiesa che questi “praticano”?
Io, personalmente,sono assolutamente contrario e non cambierò mai opinione in materia ,dovessi anche rimanere l’unico a pensarla in questo modo, anche di quello che pensano gli altri, a proposito,
non me ne frega un tubo !
…..anche perche di quello che pensano gli altri…..volevo dire
Chissà perché, tutte queste pur ragionevoli osservazioni* non le fate quando si parla dei famosi “autorevoli studi” messi su da genitori gay che intervistano gli amici gay per far sapere all’universo mondo quanto è bello essere genitori gay.
* Sono sinceramente stupito che Nino si sia reso conto che la risposta dipende in una certa misura da come viene fatta la domanda. Se poi egli fosse pure capace di cogliere appieno anche il fatto che la risposta dipende anche da chi si fa rispondere alla domanda, allora non è da escludere che abbia capito anche che i sondaggi sono solo sondaggi, non “autorevoli studi”.
Ma la numerosità del collettivo? Le frequenze? Scusate ma questi risultati del sondaggio non vogliono dire proprio nulla. Posso ottenere i medesimi risultati intervistando 10/100 o mille persone. Dunque quante persone sono state intervistate per avere questi risultati?
Quando non vi piace la buttate voi sulla numerologia.
Non è questione che non mi piaccia la numerologia. Io come hanno detto altri, non cambierò la mia opinione al dilà di quella della maggioranza o minoranza che sia. In ogni caso la mia era una critica generale i meglio un “occhio che le statistiche molto spesso non sono fatte bene, non sono accurate e non riportano dati che sono davvero rappresentativi dell’opinione della popolazione”. Basta nessuna polemica. Ero solo curiosa di sapere qualche dato in più a riguardo. La statistica è una grande scienza che può essere usata tanto bene quanto male. Tutto qui. Non sarò mai di certo io a portare dati su dati, percentuali di studi e bla bla bla, solitamente ho un approccio differente nei confronti della realtà. Che implica conoscere, scoprire, capire e riflessivamente trarre le mie conclusioni. Delle maggioranze minoranze non me ne è mai importato più di tanto.
Se il campione è lo stesso del sondaggio di marzo allora sono 500 persone, rappresentative della popolazione maggiorenne italiana.
Dubito che 1000 persone, campione solitamente usato nei sondaggi, diano risposte che muovano più di tanto i numeri qua sopra.
E’ interessante come le risposte dipendono da come si fanno le domande, perché la maggioranza degli intervistati dice che il matrimonio è tra uomo e donna e che non bisogna riconoscere il matrimonio omosessuale, ma la stessa maggioranza è favorevole, a parte l’adozione (che non è la stepchild adoption), ad una piena equiparazione (inclusa reversibilità assegni familiari ecc.) tra unioni civili e matrimoni
@Nino
La “stepchild adoption”, come dice il nome, è una forma di adozione.
Per il resto è ovvio che le risposte dipendono da come si fanno le domande, ma c’è una logica nell’essere contrari – per el coppie omo – al termine “matrimonio”, ma favorevoli a (quasi) tutti i diritti: è il valore simbolico, che d’altra parte è il principale obiettivo delle lobby gay. Infatti il referendum irlandese non era sui diritti delle coppie omo – che già li avevano – bensì sul nome da dargli. Gli italiani si rendono conto che non chiamare “matrimonio” l’unione tra persone dello stesso sesso non è uan discriminazione, ma una fatto rispettoso della diversa natura delle due unioni.
Il parlamento sta votando delle leggi a favore di talune rivendicazioni di una parte del popolo italiano. Se lo fa, evidentemente ha la maggioranza, che rappresenta la maggioranza. Fatte le leggi si potranno fare dei referendum abrogativi. Allora……
@Sganarello
Certo, ma la maggioranza parlamentare non corrisponde sempre alla maggioranza del paese.
Dopodiché le lobby LGBTQIetc sanno benissimo come mettere a tacere le voci dissidenti in caso di referendum: altra lesson learned dal caso Irlanda.
Un sondaggio in cui le domande le facesse l’untuoso Nino, darebbe il 100% di persone favorevoli alla compravendita dei bambini ! Lui è un vero esperto di sondaggi tarocchi !
Ricordo il suo entusiasmo per quello in cui i figli comprati dai gay risultavano più in salute e più felici di quelli tirati su dai propri genitori….certo….il risultato non veniva da analisi dettagliate e con criteri statistici , ma dalle risposte dei compratori della merce e committenti del sondaggio !
Io sono contenta, ma contenta veramente di non aver mai bisogno di mentire , né agli altri, né a me stessa, per sostenere le mie idee, non ne ho proprio bisogno : la realtà non ha bisogno di menzogne per imporsi.
Purtroppo, Giovanna, il principe di questo mondo è “menzognero e omicida” da sempre, e sempre lo sarà; questa Europa si basa sulla menzogna…reggerà?? L’aborto è la menzogna piu’ grande che esista sulla faccia della terra..Pensa te in paragone alle altre! Mah!
E’ interessante anche notare come cerchi il pelo nell’uovo in questo sondaggio mentre hai un blocco psicologico totale, che ti inibisce ogni elementare senso critico, e che ti mettono l’entusiasmo di una ballerina di samba quando le verità provengono dal tuo colorato mondo gay.
non propagandiamo falsità. Un sondaggio del genere non ha peso. Quando passerà la legge scalfarotto e la cirinnà allora potrete indire referendum. E si faranno i conti veri.