
Cosa hanno scritto i giornali sulle aggressioni alle Sentinelle. Il loro comunicato: «Assurdo accusarci di omofobia»

Oggi su diversi quotidiani si parla delle aggressioni e violenze subite dalle Sentinelle in piedi che domenica sono scese in cento piazze italiane per manifestare la loro opposizione al ddl Scalfarotto sull’omofobia. Ecco di seguito alcuni estratti degli articoli apparsi sui giornali e il testo del comunicato che le stesse Sentinelle hanno diramato ieri sera.
VENEZIANI SUL GIORNALE. Sul Giornale, in prima pagina, Marcello Veneziani scrive che «da una parte c’erano i cannibali, gli incivili, gli antidemocratici, gli omofobi» che manifestavano «inermi e silenziosi». Dall’altra c’erano «gli umanitari, i libertari, i civili, i democratici, gli omolatri, gli antifascisti, che li aggredivano, lanciavano uova e preservatici pieni d’acqua». Eppure sono le Sentinelle a essere considerate «dei mostri con manie sadomaso». Anche se quel che semplicemente tentano di difendere è la famiglia, la maternità, la vita; «Principi non offensivi né aggressivi ma d’amore e protezione. E sostenuti senza arroganza ma con educazione, parola cancellata nel gergo corrente e pratica dimenticata nei comportamenti degli Evoluti. Ma che volete, il reato di famigliofobia non è previsto…».
GIORDANO SU LIBERO. Su Libero Mario Giordano, in un articolo dal tono ironico, scrive: «La regola in Italia è questa: se scendi in piazza in assetto di guerra, hai via libera per fare quello che vuoi. Se invece scendi in piazza da pacifico cittadino con un libro in mano, devi sloggiare. Non l’hanno ancora capito le Sentinelle? Già il fatto che vogliono stare fermi è sospetto: nemmeno una carica? Nemmeno un assalto? Nemmeno un salto doppio con lancio di petardo? Come si permettono?». «Ci sono parole che è vietato pronunciare: insulti? Minacce? Bestemmie? Cori contro la polizia? Ingiurie violente? Macché: le cose che non si possono dire sono “mamma” e “papà”».
LA CRONACA DI AVVENIRE. Su Avvenire si riportano gli episodi che tempi.it vi ha già raccontato e anche le parole dell’arcivescovo di Ferrara monsignor Luigi Negri. A proposito di quanto accaduto a Bologna, Avvenire racconta che «nel capoluogo emiliano, la presenza di elementi di Forza Nuova non ha fatto altro che accrescere la tensione dei contromanifestanti che hanno riversato la rabbia contro Sentinelle e forze dell’ordine. “Intollerabile”, ha tuonato il questore Vincenzo Stingone. “La Digos – ha aggiunto – ha identificato alcuni autori delle violenze, altri verranno denunciati”. Intanto la Procura attende “il rapporto della Digos che sta ricostruendo le concitate fasi dell’accaduto”; lo ha detto il procuratore aggiunto di Bologna, Valter Giovannini. Al momento, ha dichiarato il pm, “le uniche cose certe sono le ferite riportate da due poliziotti”. Per il sindaco di Bologna, Virginio Merola, “che sia Forza nuova, i centri sociali o le Sentinelle, non c’è niente che giustifichi la violenza”. A “chi ci ha contestato in maniera così aggressiva – ha affermato ieri il movimento – vogliamo ribadire che è assurdo accusarci di violenza e omofobia usando la forza e slogan aggressivi. Noi dissentiamo da loro ma non ci sogneremmo mai né di insultarli né di alzare un dito. Siamo in piazza per la libertà di tutti”, hanno dichiarato le Sentinelle, per le quali i “bambini hanno diritto ad avere un papà e una mamma” e “la famiglia resta la cellula base della società”».
LIBERTA’ DI ESPRESSIONE SUL FOGLIO. Sul Foglio, Nicoletta Tiliacos, in un articolo che rende conto anche del successo della Manif pour tous in Francia, scrive: «Le Sentinelle in piedi pagano il fatto di opporsi – pacificamente, silenziosamente – alla proposta di legge Scalfarotto contro l’omofobia, che renderebbe reato anche solo sostenere che il matrimonio riguarda solo un uomo e una donna. A Bologna, a Napoli, ad Aosta, a Torino, a Rovereto, si è capito che i sostenitori dei nuovi diritti non vogliono saperne nulla del più antico e fondamentale: quello della libertà di espressione».
IL PRETE FERITO PARLA A REPUBBLICA. Sul quotidiano di Ezio Mauro appare una cronaca assai onesta degli avvenimenti in cui sono riportati i fatti e le opinioni di alcune Sentinelle. «Domenica non sono arrivate domande ma solo insulti e botte – scrive Repubblica -. Lanci di uova, fumogeni e anche bottiglie in città piccole e grandi, da Rovereto ad Aosta, da Napoli a Bologna. “L’istigazione all’odio — ha sentenziato Camillo Villagran, responsabile nazionale lgbt della Rete di Conoscenza — non è libertà d’espressione. Le Sentinelle rivendicano il diritto di discriminare e opprimere gay, lesbiche e transgender”. “Nemmeno per sogno”, replica Valentina Castaldini, consigliere comunale Ncd sotto le Due Torri. “Io faccio la Sentinella da un anno, anche se fa freddo o nevica. Questi incontri non sono una protesta ma un modo intelligente e silenzioso per svegliare cervelli un po’ addormentati. Ero in piazza con il mio libro, “Il padrone del mondo” di Robert Benson, assieme ad altre 80 persone. Poi sono arrivate le urla, le uova e una bottiglia che è caduta a trenta centimetri da una bambina di sei anni. Forza Nuova? Erano in quattro. Si sono messi in un angolo, senza che nessuno li avesse invitati. Con queste persone non abbiamo nulla da spartire. Ma è difficile dialogare anche con chi è venuto a contestarci. Non sanno che noi lottiamo per la libertà di tutti, gay compresi”.
Sono riportate anche le parole di don Matteo Graziola, insegnante di religione al liceo Rosmini, che a Rovereto è stato aggredito e ha subito la frattura del setto nasale. Appena uscito dal Pronto Soccorso, dice il sacerdote a Repubblica: «Pochi giorni di prognosi, per fortuna. Ero in piazza con le Sentinelle — ho partecipato anche agli altri incontri — perché sono una realtà sorprendente: sono cresciute in modo spontaneo e serio. Sono persone che hanno sentito l’esigenza di difendere verità profonde sulla persona umana. Conservatori? Credo che il termine sia inadeguato. Non sono quelli che dicono “si è sempre fatto così e bisogna continuare così”. In maggioranza sono laureati che hanno maturato una convinzione personale, profonda, direi filosofica, sulle verità della natura umana: la famiglia, il padre, la madre, la vita delle persone…È un gruppo che punta al futuro non al passato». Il sacerdote si dichiara «non dirigente ma parte del gruppo più stabile delle Sentinelle». «Non c’è un legame diretto con la Chiesa cattolica ma la stessa Chiesa si riconosce nei valori espressi da queste persone. Più che di religione, parlerei di consonanza profonda con quella che è sempre stata l’antropologia cattolica».
SERRA: SONO CONTRO IL PAPA. Da segnalare su Repubblica anche il commento di Michele Serra che definisce le Sentinelle «mesti integralisti cattolici» che «manifestano contro diritti altrui (in specie, le unioni omosessuali), hanno come nemico fondamentale il papato di Francesco (sic!, ndr), la sua svolta antidogmatica, la sua fede che volta le spalle al truce obbligo in favore della generosa comprensione. Vadano dunque a manifestare in piazza San Pietro senza dare disturbo a chi, con i loro problemi intestini, c’entra nulla, e chiede solo di vivere liberamente e pacificamente in una comunità nazionale che prenda atto della pluralità delle scelte etiche e delle pratiche di vita». Dopo aver “sistemato le Sentinelle «fasciocattoliche», Serra se la piglia col «codazzo di eroici schiaffeggiatori» che a Bologna li ha malmenati. Un errore strategico che ha finito per legittimarle. Invece «le sentinelle basta lasciarle parlare, basta lasciarle fare i loro picchetti di contrizione per capire che si puniscono da sole. Hanno un risalto umano, mediatico, politico pari a meno di zero: tranne ieri, che il loro “stand in” bolognese ha avuto una eco dieci volte superiore al normale proprio grazie all’irruzione della Squadra Speciale Sganassoni, corpo speciale di un’ultrasinistra che incanutisce ma non matura mai».
IL TESTO DEL COMUNICATO DELLE SENTINELLE. «Erano 10mila le Sentinelle in Piedi che ieri hanno invaso 70 piazza italiane per la libertà d’espressione e per il diritto dei bambini ad avere un papà e una mamma. Per un’ora i veglianti hanno sostato immobili nelle piazze leggendo un libro, a un metro di distanza l’uno dall’altro. Una straordinaria manifestazione di libertà.
In almeno 20 delle piazze in cui erano presenti, le Sentinelle in Piedi sono state fortemente contestate. Gruppi aggressivi hanno urlato insulti e offese nei confronti di chi vegliava silenziosamente accusandoli di essere omofobi. Non solo, a Bologna, Napoli, Rovereto, le contestazioni sono sfociate in lanci di oggetti e aggressioni ai danni delle persone.
A chi ci ha contestato in maniera così aggressiva vogliamo ribadire che è assurdo accusarci di violenza e omofobia usando la forza e slogan aggressivi. Noi dissentiamo da loro ma non ci sogneremmo mai né di insultarli né di alzare un dito. Siamo in piazza per la libertà di tutti, perché riteniamo che la libertà di espressione, anche di esprimere dissenso, debba essere la base di una democrazia. Sappiamo che i fronti della nostra mobilitazione toccano corde molto profonde dell’uomo: la vita e la famiglia, ma noi riteniamo che ci sia una minoranza debole e silente che non può esprimersi e che va tutelata: i bambini. Hanno diritto ad avere un papà e una mamma e soprattutto a nascere da un atto d’amore gratuito, senza essere fabbricati come oggetti pronti al consumo. Riteniamo inoltre che il matrimonio sia solo quello fondato sull’unione stabile fra un uomo e una donna e che la famiglia sia la cellula base della nostra società. Questo non significa essere contro le persone, al contrario essere contro le persone significa insultarle e aggredirle quando semplicemente vogliono lasciar parlare la propria coscienza anche se significa andare controcorrente all’imposizione di un pensiero unico.
Questi episodi mettono in evidenza due aspetti importanti. Da un lato confermano l’urgenza di mobilitarsi contro un testo di legge, il ddl Scalfarotto sull’omofobia, dalla portata liberticida. Se infatti oggi si viene accusati di omofobia, peggio aggrediti, soltanto per il fatto di stare in silenzio nelle piazze e manifestare il legittimo dissenso verso un provvedimento legislativo, cosa accadrà domani, se la legge entrerà in vigore? Dall’altro lato il grandissimo inganno delle politiche Lgbt portate avanti da una lobby piccola ma potente, che alimenta la presunta contrapposizione tra omosessuali ed eterosessuali. Non esistono un “noi” e un “voi” che si combattono, non per le Sentinelle in Piedi che si rifiutano di incasellare le persone in base all’orientamento sessuale, poiché non è questo aspetto a costituire l’integrità della persona. Dietro la rivendicazione di presunti diritti negati, questa lobby si arroga il diritto di parlare a nome di tutte le persone omosessuali o transessuali, senza considerare che tra queste c’è chi è del tutto contrario alla pretesa di diritti declinati in base all’inclinazione sessuale. Molte di queste persone vegliano nelle piazze e sono Sentinelle.
Non solo, con lo stesso approccio le Sentinelle in Piedi vengono goffamente catalogate con la comoda e vecchia etichetta dei “catto-reazionari” o bigotti. La realtà è invece che le Sentinelle in Piedi sono una realtà apartitica e aconfessionale, in piazza vegliano donne, uomini, operai e avvocati, insegnanti e genitori, bambini e anziani, cattolici, musulmani non credenti, e anche persone che si sono apertamente presentati come gay. Questo perché la libertà di espressione non conosce colore politico, bandiera associativa o religione e non conosce nemmeno inclinazione sessuale. La libertà ci riguarda e ci interpella tutti, per questo occorre scendere in piazza, non per odio verso qualcuno, ma per amore verso tutti e fermamente contro la violenza di chi vuole imporci un pensiero unico, metterci gli uni contro gli altri e tapparci la bocca o zittire le coscienze.
Su facebook: Sentinelle in Piedi – [email protected]
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40 commenti
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C’è ancora da aggiungere, a mio parere, che se si ritiene di far parte di una cosiddetta “società civile”, bisogna mettersi nella zucca che la “reazione” a una manifestazione non è certo il disturbo e la provocazione greve della medesima (residuato del sessantotto).
La contestazione, anche qualora sia solo verbale, è sintomo di intolleranza e volontà di prevaricazione, non di democrazia e civiltà.
A mio avviso, in un paese civile, chi è contrario alle sentinelle dovrebbe organizzare una manifestazione analoga di segno contrario.
Secondo me avrebbe maggior fortuna, specie nel mondo superficialmente buonista di oggigiorno.
Michele Serra non riuscirà a rinsavire neanche quando Papa Francesco confermerà che le coppie omosessuali non vanno bene: perché oltre ad avere comprensione bisogna essere comprensibili, e le coppie deo stesso sesso non formano una famiglia.
Io sono contro la violenza di ogni tipo e condanno quello che è successo ieri, ma allo stesso modo anche chi pensa che voi siete omofobi, e io penso questo, ha il diritto come voi di guidarlo forte anche sui giornali. Il messaggio delle sentinelle, NON le sentinelle è sbagliato e va contrastato ma non certo con la violenza. Basta la voce.
E come puoi dire, relativista, che è sbagliato?
Sig. Equesfidus ma lei lo Sto arrivando! che non è stabilito da nessuna parte che la verità assoluta sia quella della sua ideologia religiosa??? Anzi direi che piuttosto continua ad essere smentita…ci pensi prima di dare del relativista
Ma che cavolo hai scritto?
E’ solo un cortocircuito neurale, non ti preoccupare a volte capita agli attivisti LGBT. 😉
I tuoi distinguo non confortano nessuno.
Intendi dire “la voce” degli insulti e delle bestemmie? o è solo un problema di volume?
Guarda che la libertà di espressione, ribadisco pacifica per quanto mi riguarda, non è prerogativa delle sentinelle. E se voi vi arrogante il diritto di dire agli altri che non hanno gli stessi diritti vostri, io invece vi rispondo che questo vostro atteggiamento è arrogante e supponente e sbagliate ad occuparsi di fatti che non vi riguardano direttamente. Le vostre sono discriminazioni belle e buone che nulla hanno a che fare con la libertà di opinione.
E poi non ci sono solo le famiglie arcobaleno, ci sono anche altre famiglie composte da una donna e un uomo che non vogliono sposarsi ma che famiglia sono ugualmente.
Ma a chi ha sentito dire che la libertà di opinione è prerogativa delle sole Sentinelle In Piedi, giusto per aver l’agio di contestaglielo, Filomena? Ma che diritto ci arrogheremmo, tutti noi che siamo contro unioni, fecondazioni e adozioni gay; che va blaterando di “arroganti” e “supponenti”; e cos’è l’invito, con sottinteso non so che monito, a farsi ognuno i fatti propri, aumma aumma, dal momento che viviamo in una società, in cui, come azionisti, abbiamo il diritto di intervenire su questioni che non sono così irrilevanti, marginali, quando un sacco di cose che non ci riguardano sono regolate dalla legge, alla cui formulazione tutti hanno il diritto di partecipare e su cui tutti possono pronunciarsi? Ma lei crede davvero che uomo e donna hanno aspettato, dalla notte dei tempi, che qualche consesso parlamentare, qualche giudice che si arroga il potere di aggirare, frodare e fare di testa propria la legge come se fossero fatti suoi, per avere quello che lei e altri li accusate di essersi arrogati, mettere al mondo un bambino? Ma che dice, che scrive, che le salta in testa? Discriminazioni? Lo dica alle truppe d’assalto del Pensiero Unico e ai custodi dell’ortodossia del Pensiero Unico nel sistema dell’informazione.
“questo vostro atteggiamento è arrogante e supponente e sbagliate ad occuparsi di fatti che non vi riguardano direttamente”
Già, dovremmo farci i fattacci nostri e tapparci la bocca.
“Si è riusciti a far capire all’uomo che se vive è solo per grazia dei potenti. Pensi dunque a bere il caffè e a dare la caccia alle farfalle. Chi ama la res publica avrà la mano mozzata”
(Czeslaw Milosz, premio Nobel per la Letteratura, 1980)
Avete già in mente di istituire le riserve o passerete direttamente ai campi di rieducazione?
Miihhh, che palle !!! Vediamo di riassumere
da una parte ci sono delle persone che hanno chiesto l’autorizzazione per una manifestazione (che ognuno può condividere o no), l’hanno ottenuta, l’hanno fatta, senza urlare slogan, insulti, senza pestare nessuno, senza sfasciare auto e vetrine di negozi…
Dall’altra ci sono delle squadracce fasciste che senza autorizzazione hanno cercato con aggressioni fisiche di impedire un diritto sancito dalla “Costituzione più bella del mondo”.
Di questo si sta parlando, e di nient’altro, capisco che devi per forza spostare il discorso su altre tematiche perchè sei in difficoltà…..
A proposito, i tuoi amici arcobaleno, le femministe, quei “democratici” dei centri sociali sempre così pronti, lancia in resta e molotov in tasca, a “sfasciare”, ooppps, volevo dire a “manifestare” , come mai si fanno notare per il loro assordante silenzio riguardo alle donne curde, yazide, (non dico cristiane perchè capisco che per loro non esistono) stuprate e vendute come schiave dall’ISIS? Su, neanche un manifestazioncina, un sit-in minimale, un qualcosa insomma……. ridicoli e patetici…
anche voi vi arrogate il diritto di dire agli altri che non hanno i vostri stessi diritti: voi potete parlare, noi no. Voi potete manifestare, noi no. Voi potete picchiarci, noi dobbiamo prenderci le botte, le minacce e le bestemmie. Se voi ci picchiate difendete la democrazia, se noi solo non concordiamo con noi siamo fascisti e omofobi.
Via, è una posizione indifendibile.
Ecco, Filomena, da incorniciare !
Dato che la legge Scalfarotto colpirà gli omofobi, e la definizione di omofobo l’hai data perfettamente, altro che violenza sugli omosessuali, omofobo è chi pensa che non tutti abbiano gli stessi diritti, e anzi che alcuni non sono affatto diritti, ma schifezze ( come quello di comprare un essere umano su catalogo ), chi pensa che il matrimonio sia solo per l’uomo e la donna, non per coppie di uomini o donne, come non è ammesso il matrimonio poligamico o inces..tuoso o con un bambino, chi non vuole permettere di inculcare l’omosessualità nei bambini..
Cioè, lo sapevamo che il decreto non serve per le pochissime aggressioni , in numero infinitesimale, ai danni degli omosessuali ( condannabili come le aggressioni contro chiunque ) , ma per tappare la bocca a chi osa contrastare la deriva gay.
Il nuovo fascismo, non c’è dubbio.
sig.ra giovanna lei è l’esempio lampante di tutto questo castelletto di carte che vi siete creati e che continuate a ripetere in loop solamente per cercare di continuare a discriminare le persone omosessuali. L’omosessualità non viene inculcata a nessuno così come non deve essere inculcata l’eterosessualità. Ci sono bambini che da grandi saranno eterosessuali e altri che saranno omosessuali…sviluppi entrambi normale e naturali della persona. Così come non si tratta di eterosessualità vs omosessualità. Così come non si tratta di tutalre minori o la libertà di pensiero. Si tratta solamente del livore di un credo religioso che volendo imporre i propri dogmi aprioristici e non accettando che la realtà dei fatti lo smentisca chiaramente cerca di inventarsi motivazioni ed argomentazioni esterne che lo sopportino. Ma questo appunto è un’invenzione. Considerare “opinioni” le idee di chi discrimina le persone omosessuali è ingiustizia allo stato puro. Almeno abbiate la decenza di non nascondere sempre la mano dietro assurdità del tipo “condanna il peccato non il peccatore”….la vostra ideologia religiosa non ne ha nè i mezzi nè le competenze
Miii non ci posso credere!!!
Il pappagallo delle “ideologie religiose” e della “fatina dei denti” che parla di “loop”?!
Mamma mia, a momenti mi sento male dal ridere!
E in sostanza, fammi capire, che avresti scritto, per di più a forza di “ipse dixit”?
Che il pensiero contrario al tuo non lo si può neanche chiamare “opinione”?
Grazie per la lezione di tolleranza democratica, ce n’era proprio bisogno.
P.S.: il “credo religioso” le “motivazioni ed argomentazioni esterne” casomai lo “supportano” con la “u”; il verbo “sopportare” con la “o” è più adatto a descrivere lo stato d’animo di chi ti legge.
Avevo posto a gay e filogay e genderisti il problema se gay si nasce o si diventa, non sembrando che fosse questione oziosa o un falso problema. Paolo ritenne di intervenire rispondendo che la cosa valeva anche per gli eterosessuali, quando avevo già fatto notare che se essere etero o gay dipendesse da fattori culturali, avrebbe un valore oggettivo per la società una cultura che educhi all’eterosessualità, in quanto permette la riproduzone della specie – a cui sembra che neppure i gay siano del tutto insensibil -; mentre l’omosessualità avrebbe valore per gli individui che la scelgono per qualche ragione pesonale o la accettano come dato biologico: cosa che nessuno gli contesta, ma che non costituisce fonte per riconoscergli comr diritto tutelato dalla legge quello che la biologia che li vuole gay gli nega.
Paolo, che non aveva risposto prima, sembra ritenere, adesso, che le “scelte sessuali” siano da mettere sullo stesso piano del confronto politico, un partito contro l’altro partito, eterosessualità v. omosessualità, per par condicio. Oltre al fatto che una pretesa del genere del tutto ridicola; a parte il fatto che nessuno si azzarda a sottoporre i bambini, si spera, a un condizionamento ideologico, che sarebbe inaccettabile e diseducativo; sembra che a gay e genderisti venga in mente di educare i figli degli altri all’omosessualtà, contro il diritto dei bambini a non subire indottriamenti di sorta e quello delle famiglie a educare i propri figli secondo principi che non possono essere stabiliti da altri escludendole da ogni decisione in merito e da un controllo del processo educativo scolastico perché, evidetemente, ritenute titolari di un diritto/dovere che non gli spetterebbe; da cui si ha la prova provata che a organizzazioni di gay militanti e genderesti assortiti interessa non l’educazione a salute, tolleranza, ec…, ma fare opera di proselitismo nell’età in cui si è manipolabili e quando ancora non si possiedono i mezzi per valutare criticamente ciò che viene impartito. Un programma, promosso dal’Ue, rspetto a cui una sola cosa c’è da dire, a chi, Ue, gay e genderisti uniti, intende commissariare e surogare genitori e figli: se lo scordino.
N.B. Devo inviare il post da un computer che non è il mio perché le zelanti avanguardie di Scalfarotto, i guadiani/hacker del polticamente corretto, i pasdaran del Pensiero Uico, quelli che sbavano di dialogo, tolleranza, democrazia, libertà di parola, pluralismo e così via, stanno impallanfdo il mio pc: e comunque, se ho difficoltà enormi a connettermi a un qualunque sito, succede, guarda caso, che mi è interdetto l’accesso a “Tempi” e solo a “Tempi.” Lo dico perché né Paolo né altri si illudano che non gli rispondo per mancanza di argomenti: e con la certezza che, se non potrò farlo personalente, sapranno replicargli da par loro gli amici che ho trovato qui e che ringrazio anticipatamente.
Io non ho un profilo Facebook nè Twitter, quindi non posso farlo, però mi risulta che i ministri e soprattutto il primo ministro attuale siano molto social.
Quindi, perchè non cominciare a chiedere, attraverso questi canali, cosa ne pensa del trattamento ricevuto dalle sentinelle in molte piazze italiane, in particolare a Rovereto e a Bologna? Cosa ne pensa per esempio del fatto che un anziano a Rovereto, solo per il fatto di partecipare ad una manifestazione lecita e autorizzata, è finito all’ospedale col naso rotto? Oppure che papà, mamme e bambini piccoli, in altre città italiane, sono state oggetto di insulti e lanci di uova e bottiglie e non hanno subito sorte peggiore solo grazie alla presenza della polizia. E tante altre cosette ancora.
Sono d’accordo? Non lo sono? se non lo sono, cos’hanno intenzione di fare?
Non sono d’accordo perchè pensano sia sbagliato picchiare chi la pensa diversamente da sè oppure perchè averli menati li ha involontariamente legittimati e pubblicizzati, oltre che ammaccati (siamo al delirio cosciente ormai)?
Che so..lanciare un ashtag tipo: #io_sto_con_la_mamma; #ma_questa_è_tolleranza?; #si_può_ancora_manifestare? #libri_vs_insulti #spaccatemi_il_naso_anche_a_me
lo ammetto, come titoli non sono il massimo, trovatelo voi il nome più adatto per l’ashtag 🙂
Sono contrario alla violenza, anche quella sulle sentinelle.
Ma di preciso, perche’ portano i bambini alle loro manifestazioni?
Quando questi saranno piu’ grandi, cosa gli diranno, una volta che gli verra’ fatta la domanda: “E voi mi avete esposto al rischio di essere preso a sassate per le idee strampalate vostre?”
Ripeto, e’ da condannare la violenza – ma visto che se lo possono aspettare che la societa’ civile reagisca alle loro idee, ne valeva la pena portare i bambini, specialmente visto il fatto che non possono ancora formarsi un’idea propria verso quello che secondo loro e’ giusto odiare?
Ganzissima la “società civile” che “reagisce” alle idee di qualcuno con insulti, invettive, calci, pugni, sputi e lancio di oggetti di varia pericolosità.
Eh, eh, eh!
Arboscelli, sei fantastico.
Davvero.
Ah, quasi dimenticavo la faccenda dei bambini.
Sai Arboscelli, questi che difendono la famiglia se li portano dietro perché non si immaginano che lo Stato, oltre a spolparli di tasse, si preoccupi anche della loro incolumità, ritenendo inverosimile l’eventualità che il suddetto Stato in realtà faccia a mezzo con la canaglia che tu, con supremo sprezzo del ridicolo, hai testé chiamato “società civile”.
Per societa’ civile intendo le persone che sono andate a dimostrare il loro disprezzo per le sentinelle senza sputare, lanciare oggetti, calciare e tirare pugni – se non sono stato chiaro nel commento allora rettifico adesso. E anche quelli che si sentono rappresentati da chi dimostra pacificamente.
Uno poi puo’ fare quello che vuole e dire ai figli che devono dimostrare contro un fantomatico nemico quanto vuole. Sapendo che mi metto in una situazione di pericolo – volontariamente – i bambini li avrei lasciati a casa.
Ognuno ha anche il diritto portare i bambini dove vuole perche’ paga le tasse, incluso in un parco piena notte in un parco dove ci sono spacciatori e delinquenti vari. Ma, potendo evitare, vale la pena?
Spero adesso che sia chiaro cosa intendo per societa’ civile, ed esporre inutilmente a rischi.
Non considero le persone violente parte della societa’ civile, lo ripeto per la terza volta nel caso che le due precedenti non siano bastate 🙂
Oramai è tardi, il lapsus rivelatore ti è scappato.
E vedi anche di realizzare il fatto ovvio che chi mette in pericolo l’incolumità dei bambini sono in primo luogo i cialtroni che si credono “società civile” e disturbano le manifestazioni autorizzate organizzate dagli altri.
Prova a immaginare cosa direbbe la tua cara “società civile” di ipocriti se una cosa analoga fosse capitata a un gay pride.
“Lapsus rivelatore scappato” sta cippa.
Essere frainteso o non chiaro non e’ la stessa cosa che avere un lapsus.
Che poi mi sembrava di essere stato frainteso, piu’ che non chiaro, visto che la prima frase e’ stata “Sono contrario alla violenza, anche quella sulle sentinelle”.
Ai gay prides poi non si istiga alla discriminazione e all’odio. Se si semina vento, poi a volte si raccoglie tempesta, giusto o sbagliato che sia.
Ah perchè invece le Sentinelle istigano alla discriminazione e all’odio? Mi sa che non hai capito il senso della manifestazione…
Arboscelli, tu hai scritto “reazioni della società civile” riferendoti a cose che costituiscono un serio pericolo per donne e infanti, dunque è chiaro e limpido che parlando di “società civile” in realtà ti riferivi la mandria di cialtroni che ha assalito dei pacifici, silenziosi e soprattutto INERMI manifestanti per la libertà di espressione e hai espresso codesto concetto che hai nella tua zucca piena di vento con estrema chiarezza e senza equivoci.
Poi, quando ti ho fatto notare la contraddizione insanabile che c’è tra la civiltà di una società e la violenze e gli insulti perpetrati da chi si crede legittimato a rappresentarla, hai fatto marcia indietro in perfetto stile “contrordine compagni”.
Il tuo è un patetico tentativo di chiudere la stalla quando i buoi sono scappati.
Capito palle?
A proposito, quando hai scritto “sta cippa” a quale cippa ti riferivi, a quella rinsecchita che hai davanti o quella che ti fai inserire dietro?
Signor Daniele, lei come fa a dire che le sentinelle in piedi istigano all’odio?
Uno è fermo, legge un libro, in silenzio e l’odio dove lo vede?
Essere contro il matrimonio omosessuale, l’adozione dei bimbi da parte di coppie gay, trans, intersex etc. significa per lei violenza?
Essere contro la diffusione dei libri pedopornografici e legati all’ideologia gender nelle scuole materne ed elementari, significa essere violenti?
Da che parte sta? Da chi sostiene il partito pedofilo olandese (anche esso legato a doppio filo all’ideologia gender) o da chi è contro all’istituzione di tali abomini?
Ci illumini.
Oh dimenticavo quasi che Arboscelli, quello di “sta cippa”, ha anche testualmente asserito:
“Ai gay prides poi non si istiga alla discriminazione e all’odio. Se si semina vento, poi a volte si raccoglie tempesta, giusto o sbagliato che sia.”
Ebbene, caro Arboscelli di “sta cippa”, il gay pride, dove al contrario di quello che tu affermi si incita all’odio a tonnellate, è la dimostrazione che si può seminare vento senza attendersi tempeste, bastando seminare il suddetto vento nel campo giusto.
Infatti ad essere sbertucciata in quei simpatici convegni sono solo i cattolici dai quali è ragionevole attendersi che non vi siano reazioni.
Eh sì, al solito i cialtroni vigliacchi autoproclamatisi “difensori della società” civile si guardano bene da insultare chi gli potrebbe rendere pan per focaccia…
Stai scherzando vero, Daniele?
Stai davvero ipotizzando che in Italia chi va a manifestare debba abituarsi a farlo nel terrore e di conseguenza debba evitare di portare i figli?
Ma una condanna senza se e senza ma verso le violenze, non sarebbe più semplice?
Non e’ quello che ho ipotizzato, come sicuramente si capisce bene dal mio commento.
La realta’ pero’ esiste. Se il pericolo esiste – giusto o sbagliato che sia – pero’ bisogna prenderne atto.
Sarebbe anche diritto di tutti portare i bambini a giocare in qualsiasi parco, giustamente. Ma se un parco e’ pieno di siringhe, conviene non portarli li’. Concordi?
Se fossi stato al posto di quei genitori – snaturati? – con un figlio piccolo, davanti a della gente aggressiva, avrei preso su il mio libro e tutto il resto. Diritto o no di stare li’. Quelli che non l’hanno fatto magari potrebbero riconsiderare le loro priorita’.
Daniele Arboscelli, non ti chiedi come mai le coppie gay invece possono tranquillamente portare i loro bambini ( comprati a suon di dollaroni , con una pratica illegale in Italia o comunque sottratti al padre o alla madre ) ai gay pride e alle manifestazioni delle famiglie arcobaleno, senza tema di subire sputi e aggressioni ?
E comunque il discorso che fai a proposito dei bambini, richiama tristemente quello che alcuni fanno alle donne violentate, che non dovevano andare in giro con la minigonna, dunque se la sono un po’ cercata. Che dovrebbero sapere che le bestie non si devono stuzzicare. E la colpa è la loro, non delle bestie.
E ti sembra una roba civile parlare con nonchalance di “disprezzo” da parte della società civile , civile secondo i tuoi parametri, nei confronti delle sentinelle ?
E poi sarebbero le sentinelle a seminare l’odio ! Uno che parla di “disprezzo” nei confronti di chi non la pensa come lui, un vero agnellino !
Le chiacchiere stanno a zero: tu sei dalla parte di chi sputa e semina odio, nel tuo caso tu lo fai con le parole, se parlare di “disprezzo” non è seminare odio !, anche se molti gay e pro-gay intervenuti qui giustificano gli atti di violenza abbondantemente.
Io non ti disprezzo affatto, semmai ti compatisco.
Con questa logica, se una donna violentata è colpa sua: doveva proprio andare di notte in quel quartiere? Ma ci abita! Appunto: doveva proprio prendere casa in quel quartiere pericoloso?
“Eroici schiaffeggiatori”. Eh sì, bisogna essere eroi per lanciare uova e bottiglie, insulti, volgarità e bestemmie a chi sta fermo in silenzio. Bisogna essere eroi per sfiorare con una bottiglia una bambina di sei anni e per aggredire un ragazzino di undici anni insultando i suoi genitori. Bisogna essere eroi per spintonare e prendere a gomitate sulla pancia una donna incinta, o per gettare a terra un anziano sacerdote dopo avergli spaccato il naso. Questi sono eroi, come no. Le Sentinelle sono un pugno di intolleranti omofobi razzisti e fascisti, gli altri un esercito di educande in libera uscita. I campioni dell’amore, del rispetto e della tolleranza. Essere asserviti al pensiero unico è proprio una gran disgrazia. Auguro a questi cosiddetti “giornalisti” che il loro pensiero coincida sempre con quello di chi vuole imporsi con la violenza: diversamente il prossimo bersaglio saranno loro. Forse allora capiranno cosa si prova.
E un’altra cosa: forse non è chiaro che le Sentinelle NON SONO CONTRO GLI OMOSESSUALI, ma esclusivamente contro chi decide che cosa un altro debba pensare e dire per essere degno di stare al mondo. Le Sentinelle sono A FAVORE DELLA LIBERTA’ DI PENSIERO E DI OPINIONE PER TUTTI. Il giorno in cui alle lobby del pensiero unico non faranno più comodo i gay, questi saranno buttati via, esattamente come è successo a tutte le realtà che nel corso della storia sono state momentaneamente “adottate” da chi voleva solo una scusa per imporsi anche con la violenza su chi non coincideva con il proprio pensiero. I pazzi esaltati, i novelli squadristi che domenica, riempiendosi la bocca di amore, rispetto e tolleranza, avrebbero volentieri linciato le Sentinelle, domani, quando cambierà il vento (perché cambierà, e non ci vorrà nenche molto), con le stesse motivazioni tenteranno magari di linciare i gay. E questo chiunque sia dotato di un cervello pensante – moltissimi omosessuali compresi – lo sa perfettamente.
Ma che ti hanno fatto di male i vermi?
Nel caso in cui Giovanni ce l’avesse con me, rispondo che io sto benissimo; e invece di preoccuparsi di quello che può farmi male, visto quello che succede in giro, farebbe bene a preoccuparsi dei vermi di altri. Vermi che, sapendosi pensati tanto accoratamente, si sentiranno meno soli.
Michele Serra è il consulente per la disinformazione a uso delle persone come lui: gente che si considera colta, mentre gli altri, chi non trova accoglienza nel cerchio magico dell’approvazione di Serra, sono tutti fior d’ignorantoni, la schiuma della feccia della società, dove c’è posto solo per i Michele Serra e i suoi lettori; persone dalla provata fede nei fatti propri; che, in fondo, chiedono solo di vivere indisturbate nei loro orticelli, nelle loro Capalbio a misura di tinello o di box opinionistico. E bisogna capirlo, il disagio di Serra, chissà che avrebbe fatto lui, al posto di quei Sganassoni e soprattutto, di quei piagnoni, se fosse stato lì a testare la differenza fra che le dà e chi le prende.
Ma il fatto è che i Michele Serra, colui che vorrebbe essere tutti, un modello di antropologia superiore alle botte ricevute da qualche altro, non vorrebbero mai, mai, mai che a rappresentarli in piazza fosse chi urla, sputa, distribuisce sganassoni: quegli ingrati, insomma, alla cui causa Michele Serra reca il contributo di opinioni non più grandi di un box o di un juke-box da Fabio Fazio come di altra gente bennata. E non si attenta al diritto di manifestare di chicchessia come se fosse la serenità civica di Michele Serra; non perché così non va bene, perché così non si fa, perché provocare, minacciare, aggredire fisicamente è indegno di una civiltà che si vuole democratica, forse, più di quanto sappia essere realmente; no: ma perché, ci tiene a far notare Michele Sera, chi legge libri, tace pubblicamente nel frastuono mediatico a suon di prosa alla Serra e di coro osannante al Pensiero Unico e solo, in cui fra chi insulta, provoca e aggredisce e fra i resoconti della “Grande Stampa” il giorno dopo e chi scrive su “Repubblica” a cose fatte, se la differenza si nota è solo grazie ai referti medici, ai verbali di polizia e al disprezzo verso chi è stato oggetto di un tentativo di linciaggio; ecco, questo è il punto. Chi prende legnate, sputacchiate, offese di ogni tipo e il giorno dopo, si ha un box intero peino di disprezzo alla Serra, non è giusto che faccia la figura di chi, appunto, becca legnate, sputi, ingiurie, bestemmie e il disprezzo signorile, democratico e perdinci!, del tutto in linea con il magistero di Francesco, di Michele Serra.
E il bello è che poi si atteggia a pedagogo.
Bravissime sentinelle.
PS: tanto per tentare di ristabilire un minimo di verità: Papa Francesco è talmente contrario e in antitesi a queste manifestazioni che ha ricevuto in Vaticano la responsabile della Manif pour tous francia, Ludovine de La Rochère.
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/manif-pour-tous-34696/
https://www.tempi.it/papa-francesco-invita-la-presidentessa-della-manif-pour-tous-alla-messa-a-santa-marta-la-ricevera-oggi#.VDOwH1f1eec