Coppia chiede «risarcimento danni per nascita indesiderata». L’altra faccia del diritto al figlio

Di Benedetta Frigerio
08 Agosto 2015
Nata nel 2001 dopo un aborto mancato, la madre è riuscita a farsi risarcire. Ora ci prova anche il padre, perché la nascita non «era programmata» e costituisce un «danno»

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«Risarcimento dei danni da nascita indesiderata». È questa la richiesta di una mamma e di un papà anni dopo l’aborto fallito che ha permesso alla loro figlia di nascere. La vicenda dei due coniugi della provincia di Alessandria, riportata dalla Stampa, lui operaio qualificato e lei dipendente di un’impresa di pulizie, cominciò nel 2000, quando alla donna, già madre di un figlio, fu diagnosticato un fibroma. Insieme alla diagnosi, fu accertato anche lo stato di gravidanza. Ma i due genitori, superata la quarantina, non volevano avere altri figli, soprattutto di fronte ai rischi di una gravidanza in presenza di un fibroma, e così si decisero per l’aborto.

[pubblicita_articolo]RISARCIMENTO. Dopo qualche settimana, però, arrivò la terza sorpresa: nonostante il raschiamento l’embrione era rimasto attaccato alle pareti uterine. E alla donna, ormai alla 21esima settimana di gravidanza, non fu possibile ripetere l’intervento abortivo. Nonostante le preoccupazioni iniziali, la bimba nacque sana, senza alcun rischio né per sé né per la madre. Invece che festeggiare la guarigione e la nascita della piccola, la donna decise di denunciare il ginecologo che aveva effettuato il raschiamento all’ospedale di Alessandria. E, difesa dai legali Massimo Grattarola e Stefano Campora, ottenne una somma di risarcimento.

FIGLIA «NON PROGRAMMATA». Dopo la nascita della bambina, oggi 15enne, avvenuta nel 2001, il padre si licenziò per incassare il Tfr e trovò un altro lavoro in Centro Italia dove si trasferì con tutta la famiglia. Siccome il trasferimento gli era costato alcuni prestiti finanziari e l’allontanamento da casa, nel 2008 anche il padre pensò bene di chiedere un ulteriore risarcimento per i danni subiti a causa di una «nascita indesiderata», che ha avuto ripercussioni «sulla vita di relazione», sconvolgendo «l’esistenza privata e lavorativa com’era stata programmata». La richiesta non fa una grinza, perché la Corte costituzionale ha sancito che in Italia esiste il diritto al figlio: diritto di averlo, di non averlo e di chiedere un risarcimento in caso di arrivo non «programmato».

DANNO PER I GENITORI? Questa volta però il tribunale di primo grado e la Corte d’Appello hanno negato il risarcimento. Ma non è detta l’ultima parola, perché la coppia è ricorsa in Cassazione per protestare contro quella «nascita indesiderata». Ora i giudici dovranno stabilire se la bambina è davvero il frutto «di un errore medico» e se rappresenta un «danno» per i genitori.

@frigeriobenedet

Foto bambino da Shutterstock

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30 commenti

  1. Valentina

    Ah, cosa non si fa per i soldi! Addirittura chiedere il risarcimento per l’arrivo di un figlio “non programmato”! Questa non l’avevo ancora sentita! Boh, il mondo di oggi è tutto sottosopra: c’è chi vuole un figlio ad ogni costo, anche a costo di rubarlo agli altri dopo uno scambio di embrioni in ospedale, senza mettersi alcuno scrupolo di coscienza per il dolore disumano a cui, con il suo egoismo, condanna i veri genitori; chi vuole essere madre quando avrebbe l’età di essere nonna; chi si sottopone alla orripilante trovata della fecondazione eterologa (incinta di un estraneo, che obbrobrio!)… e c’è chi non vuole figli e, anziché pensarci prima e prendere tutte le precauzioni di cui anche un deficiente sarebbe in grado di servirsi, monta addirittura una causa di “risarcimento danni per nascita indesiderata”! Che umanità strana! Veramente incomprensibile!

  2. jadexxx

    Non ho parole… se davvero npn desideravano questa figkia avrebbero potuto darla in adozione. L’hanno “tenuta” e quindi non gli spetta niente.

  3. Iskandar92

    Sono sicuro che un giorno l’aborto non sarà più legale almeno non nei termini in cui oggi è permesso, gli uomini e le donne del futuro guarderanno alle ivg con lo stesso orrore con cui noi oggi guardiamo ai roghi ai sacrifici umani. Un “servizio” pagato dai contribuenti che garantisce la morte del feto e risarcisce in caso il risultato non sia conseguito! Abbiamo stravolto la missione dei medici da salvare vite a procurare la morte (aborto e eutanasia) e ci siamo arrivati partendo da casi oggettivamente disperati (donne la cui gravidanza le pone a a rischio di vita e malati terminali) allargando le maglie ben oltre il ragionavole!
    Esistono tanti modi per evitare l’aborto sia prima che dopo pretendere di eliminare il proprio figlio è una cosa inquietante, dovremmo sempre cercare di salvare la vita e confidare in Dio!
    La nascita di un figlio non può essere classificata al pari di una disgrazia! E pensare che si tratta anche di una famiglia “economicamente solida”: diventa un atto di egoismo non voler rinunciare a un poco di ricchezza per far posto a un figlio, allora vale più il denaro, la sicurezza, gli agi e la comodità del sorriso di un bambino? Come siamo diventati “aridi”…
    E pensare quante coppie desidererebbero tanto poter stringere un figlio tra le braccia, un bambino gli renderebbe ben felici, quanta ingiustizia…
    Chiudo osservando che visto il pauroso calo delle nascite e l’inverno demografico lo Stato dovrebbe cambiare rotta anche solo per il bene comune, incentivando le nascite e disincentivando gli aborti piuttosto che pensare di risolvere le carenze con l’immigrazione!
    Ma a parte frange di estrema destra, c’è in Italia un partito che sostenga a parole e nei fatti la natalità?

  4. giulia

    Quanto vorrei sapere cosa ne pensa la figlia!!!!!!!!!!!!!

    1. yoyo

      Secondo me la causa la portano avanti a sua insaputa. Spunterà fuori, per lapsus, durante una litigata. Lei andrà su internet e dopo di che farà le valigie. Sperando sia maggiorenne.

      1. Menelik

        Ca*** c’entra il sionismo con l’aborto?????????
        Il sionismo c’entra anche col dito di grasso che c’è sotto la cotica della porchetta?????????

      2. To.ni

        Si, sono d’accordo: il sionismo è alla base di ogni male. Mi dicono che ha compromesso anche la coltivazione dei fagioli. Inoltre una loro manovra particolarmente infame è alla base della devastazione degli uliveti in Puglia. Si hanno atroci sospetti che hanno compromesso la qualità del pesce spada (modificando la spada). Ma la cosa più infame ed inqualificabile è che hanno manomesso, ad una ad una, tutte le candeline delle torte di compleanno … si spegneranno prima del soffio dei bambini … per frustrarli.

        Camerata, … curati

        1. SUSANNA ROLLI

          Aiuto!

          1. yoyo

            Su mastro Ciliegia leggiti Biffi. Su tutto il resto, di nuovo: SEI FUORI TEMA.

  5. Annina

    Buon giorno,
    non posso tacere come se fosse il solito articolo che parla di altro da me.
    Ho raccontato questo articolo anche alla mia quartogenita, che settimana prossima compie 15 anni, che ha 18 mesi di differenza con la terza. Che ho creduto fosse un “danno” anche se io dicevo “fregatura”; che esiste perché, con mio marito, abbiamo deciso di accoglierla.
    Dopo 15 anni di vita comune NON posso più chiamarla “fregatura” è una Grazia di nome e di fatto per tutta la famiglia.
    Sono certa che anche per quei genitori è solo un “sano” discorso di soldi!

    1. marta

      @annina
      voi però avete deciso di accogliere vostra figlia, questi genitori hanno deciso di ucciderla , non ci sono riusciti e ora chiedono “i danni”.
      C’è una bella differenza.
      Anche lo facessero puramente per i soldi, comunque la volevano uccidere e ora lo sanno pure tutti.
      Valeva la pena di mettere la propria figlia in questa situazione ?
      Forse , secondo te, in questo modo, le comunicano che la sua nascita è stata comunque un bene ?
      Credo si possa morire di dolore per molto meno.

  6. Cecilia

    La ragazza adesso ha 15 anni, corretto?
    Come se non bastasse l’adolescenza di suo, adesso deve avere a che fare col fatto che i suoi genitori preferirebbero che non fosse mai nata, tanto da richiedere i danni per la sua esistenza.
    Una cosa che distruggerebbe un adulto, m’immagino una ragazzina.

    Complimenti vivissimi ai “”genitori”” (virgolette necessarie).

    1. marta

      Sì, è stato riscontrata la presenza di traumi anche nei fratelli o nei parenti prossimi di bambini abortiti, con un senso di colpa perché loro invece ce l’hanno fatta.
      E bisognerebbe guardare negli occhi terrorizzati i bambini quando sentono la parola “aborto” , ne chiedono il significato e in qualche modo bisogna rispondere.
      Si può solo immaginare cosa prova questa ragazzina, il dolore di sapere di essere una sopravvissuta al tentata uccisione da parte dei genitori , l’essere esposta, con umiliazione annessa, al fatto che lo sappiano anche altri, per denaro.
      Qualsiasi cifra , qualsiasi spiegazione, non la compenseranno mai del torto che ha subito e naturalmente il torto non lo ha subito dal medico che non è riuscito ad ucciderla, ma dai tremendi genitori.
      Genitori, si fa per dire.

  7. To.ni

    Cara Filomena (con relativa coda di xy e civilissimi nick di appoggio e non),
    So che leggerai l’articolo. Ti scrivo senza acredine con il solo intento di stabilire con te un rapporto amichevole tenendo conto delle giuste differenze di posizioni che ci distinguono e con un sentimento di civiltà adeguato al rispettivo sentire umano. In sostanza intendo seppellire l’ascia di guerra ed avere con te un nuovo proficuo dialogo (se me lo consentirai).
    Sono sicuro che fai il tifo per la coppia che chiede il risarcimento. Ritieni che sia un loro preciso diritto. Lo pensi secondo una logica che ti porta a ritenere che chiunque si vede recapitata, dopo aver pagato, una merce non voluta o peggio avariata, chiede un giusto rimborso.
    Ovviamente credi che sia secondario l’aspetto che il “prodotto indesiderato” possa percepire in futuro un simile sentimento rivolto alla sua persona. In fondo chi è lui, subdolo intruso, divoratore di donna a sbafo, cannibale della vita di coppia ecc. Tutti civilissimi ed umanissimi punti di vista di cui sei portatrice in nome di una società che cambia in base alla proprie esigenze dei singoli. Che saranno magari delle singole pupu … ma sono fatti così (sarà magari stata l’evoluzione).
    A questo punto, cara Filomena, partendo da questo tuo civilissimo punto di vista, senza andare troppo nel personale, ti chiedo: hai mai avuto una persona che ti ha voluto bene veramente? Hai mai giocato nel parco con altri bambini o hai trascorso l’infanzia su uno sgabello di una sede femminista? Quante volte al giorno sentivi per bocca di tua madre e/o nonna le parole “aborto bello”, “aborto diritto”? Hai avuto un padre? Quando ti si dice che hai il calore relazionale di un frigorifero, capisci cosa si intende? Non trovi che l’esito di tale condizione sia il frutto delle risposte (che ammetto reputo scontate) che hai dato alle domaande precedenti?
    Cara Filomena… ti abbraccio con la stima di sempre e ti auguro una buona cura che ti possa far vedere i colori della vita .

    1. To.ni

      PS: Filo, si scherza, … quale dialogo, … distanza incolmabile, rispettivi ranghi stabiliti, … ti caccerei all’istante se potessi.

    2. To.ni

      Cara Xy
      Ho fatto un post, che aggiungeva di non far caso al “Ti scrivo senza acredine con il solo intento di stabilire con te un rapporto amichevole tenendo conto delle giuste differenze di posizioni che ci distinguono e con un sentimento di civiltà adeguato al rispettivo sentire umano. In sostanza intendo seppellire l’ascia di guerra ed avere con te un nuovo proficuo dialogo (se me lo consentirai).” ..,. L’ho scritto per ridere (non prendermi sul serio). Ma la moderazione l’ha bloccato. Misteri.

      1. To.ni

        Tutto a posto… era quello delle 10:29 …

  8. dodi

    Povera figlia,povera figlia…nata per sbaglio,come se fosse un danno a due genitori così non andrebbe tolta la genitorialità di questa povera ragazzina?la miseria umana non ha limiti.

    1. Marcello

      Credo che una donna abbia tutto il diritto di rivolgersi a un ospedale e di pretendere un trattamento consono. Anche per le IVG,cari ciellini. Quanto agli autori/moderatori,quando vi deciderete a smetterla di pubblicare offese,insulti e virgolette per cio’ che non avete il coraggio di dire,sara’ sempre troppo tardi.

      1. stefano

        Crao Marcello, trovo giusto quello che dici. In effetti anche un bimbo debe ricevere il giusto trattamento da parte delle strutture sanitarie, nascita compresa. Questo delle ivg é un disservizio nei confronti del bambino, oltre che violazione del giuramento di ippocrate fatto dai medici. C’é abbastanza materiale perché la figlia possa denunciare medici e, se vuole, anche i genitori in futuro. A parte questo, non tutti qui sono di CL (la Chiesa ha mille volti, ognuno per uno dei mille aspetti della vita). E se si sente offeso per qualcosa che qui é stato detto, le chiedo perdono anche a nome delle altre persone che qui si confrontano. Porti pazienza, a volte, anche con le migliori intenzioni, i toni crescono un po’ troppo (ma la cosa qua é seria. Stiamo parlando della battaglia della vita contro la paura. Ci pensi, in ultima analisi é vero quello che dico. Chiunque voglia una Ivg lo fa per paura: E le decisioni prese a causa della paura sono sempre sbagliate. Non solo in questo frangente della vita, ma sempre)

        1. xyzwk

          Perdonami ma in base a quale legge, la figlia potrebbe denunciare i medici e i genitori?

          1. To.ni

            Xzwk

            Per maltrattamenti i genitori (non esistono sono solo di tipo fisico). Crescere con la sensazione di non essere desiderata od oggetto furbastro di un tentativo di rimborso per me lo è. Per te no?
            Stefano mi è sembrato ironico nell’ipotizzare un bambino che protesti contro i medici per non averlo abortito. Tu no?

            PS: l’ironia non è adatta per chi ama i mortori

      2. Fabio

        Ci sono altri blog.
        Ognuno suona le campane che ha.

        1. Fabio

          era per Marcello

          1. Fabio

            Faccio presente a Marcello che CL non c’entra niente.
            Da 2000 anni l’aborto voluto e procurato e’peccato mortale e comporta la scomunica latae sententiae.
            Allora CL non esisteva neanche e queste disposizioni non sono state introdotte da don Giussani.
            Finitela di essere ridicoli e se non vi va come la pensiamo CL o no , cercatevi altri blog.

          2. Fabio

            Al di la’ di tutto il caso in questione e’penoso solo la forza di Papa Francesco mi fa sperare che nell’anno della Misericordia questi genitori comincino ad amare questa bambina e usino i soldi del risarcimento per comprarle tanti giocattoli e vestitini.

  9. yoyo

    Contento il bambino di essere così particolarmente amato….Avranno un figlio ribelle che, da anziani, li chiudera in ospizio senza battere ciglio.

    1. gladio

      Mah… io voglio ancora sperare che abbiano semplicemente approfittato di un’ opportunità affertagli dalla legge per ramazzar su un po’ di quattrini.

      In caso contrario sarà come dici tu con la variante che ,nziché l’ ospizio, allora, ci sia già la siringa dell’ eutanasia ad attendere i due signori (con l’ andazzo attuale la possibilità è tutt’altro che remota)

      Del resto….pari diritti per tutti: diritto dei genitori ad uccidere con l’ aborto il proprio figlio, diritto del figlio ad eliminare i propri genitori con l’ eutanasia…meditino questi due signori meditino…

    2. Sebastiano

      e probabilmente fra cent’anni il Padreterno le accorderà “un risarcimento” per aver avuto genitori tanto imbecilli

    3. ROLLISUSANNA

      Speriamo che siano una coppia solo! Che pena ho nel cuore! Poi c’è il rischio che la figlia ora quindicenne lo venga a sapere e non sarebbe una gran bella notizia per lei!, roba da fare le valigie e andare a vivere altrove!

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