Congresso Mondiale delle Famiglie, Coghe: «Anche una marcia per la famiglia»
«Non solo a Verona si terrà il XIII Congresso Mondiale delle Famiglie (World Congress of Families, WCF) dal 29 al 31 marzo 2019, ma è prevista anche una marcia per le famiglie»: lo annuncia a tempi.it il presidente di Generazione Famiglia e vice presidente Wfc, Jacopo Coghe, che in una lunga intervista ci parla dell’evento pubblico internazionale che ha l’obiettivo di unire e far collaborare leader, organizzazioni e famiglie per affermare, celebrare e difendere la famiglia come unità stabile e fondamentale della società. Ricco e variegato è il programma dei lavori e l’elenco dei relatori che hanno già confermato la loro presenza. Si parlerà di matrimonio, di diritti dei bambini violati dall’utero in affitto, di diritti della donna e di crisi demografica ed altri fenomeni che oggi intaccano la stabilità della famiglia, ma anche di politiche aziendali rivolte alla natalità. Un’intervista alla scoperta della tre giorni sulla centralità della famiglia per il futuro del mondo.
Il Congresso Mondiale delle Famiglie in Italia, il prossimo marzo, che significato ha?
Più che mai, in questo momento storico, c’è bisogno anche in Italia di riscoprire il valore della famiglia. Purtroppo in questi anni abbiamo assistito ad un repentino sgretolamento di questo istituto, con conseguenze negative che sono purtroppo sotto gli occhi di tutti. Quando viene meno la famiglia, viene meno anche la possibilità per i figli di avere dei punti di riferimento cui ispirarsi nel percorso di crescita e di maturazione.
Questo sgretolamento della famiglia può essere legato ai fatti di cronaca delittuosi o tragici come il caso Corinaldo? E perché si parla sempre meno di questo tema in politica e nel dibattito internazionale?
Un tempo la famiglia era la prima cellula educativa della società, costituita dalla responsabilità e dall’autorità dei genitori. Una famiglia stabile seppur con tutti i suoi inevitabili problemi, perché sappiamo tutti che non esiste la famiglia perfetta e felice in modo assoluto, rappresenta una garanzia per i figli. I genitori sono in questo caso un punto di riferimento cui aggrapparsi nei momenti di necessità. E quando la famiglia è unita è più facile per un genitore capire lo stato d’animo del figlio, interpretare il suo malessere, intervenire e porvi rimedio. Invece sempre più spesso, quando le famiglie si dividono, i figli restano allo sbando, con i genitori che spesso cercano di screditarsi a vicenda, per far sì che il figlio o la figlia perdano la stima per l’altro. Alla fine il figlio, specie se adolescente, finisce con il perdere la fiducia in entrambi. Ma sappiamo tutti che nella fase della crescita e dello sviluppo i ragazzi hanno bisogno di avere dei punti di riferimento cui ispirarsi, è un bisogno quasi naturale, e non trovandoli all’interno della famiglia, vanno a cercarli altrove. Ed ecco che rischiano così di finire nelle mani sbagliate. In questi anni, anziché puntare a valorizzare la famiglia come nucleo fondante della società, non si è fatto che picconarla alle fondamenta, con il ricorso ad una serie di leggi che ne hanno minato la stabilità. Lo Stato è sembrato più interessato a sfasciare le famiglie rendendo più facili e veloci i divorzi, piuttosto che a rafforzarle.
La “famiglia” come tema da mettere al centro del dibattito politico, sociale ed economico. Ma a quale risultato concreto mira il Congresso Mondiale delle Famiglie?
Già il fatto che persone provenienti da ogni parte del mondo si incontrino per discutere di come difendere, sostenere e rilanciare la famiglia, facendo riscoprire la bellezza del matrimonio e dell’essere genitori, è già un qualcosa di straordinario: è la prova che nel mondo ci sono tante persone che non vogliono arrendersi alla deriva nichilista e relativista che sta tentando di distruggere l’istituto della famiglia per uniformare sempre di più la società ad un pensiero unico. In questi giorni abbiamo assistito al caso del “questionario gender” diffuso nelle scuole medie dell’Umbria e rivolto a far passare messaggi del tutto fuorvianti; che due padri possono fare una madre e due donne possono essere padri. La famiglia ancora oggi può essere un prezioso baluardo al diffondersi di certe teorie che si tenta di imporre attraverso vere e proprie logiche da lavaggio del cervello. I genitori possono anche vigilare sui contenuti divulgati ed impedire che la scuola tradisca la sua funzione educativa e diventi luogo di facile indottrinamento. Ma questa opera di vigilanza può essere esercitata soltanto se le famiglie sono unite e non laddove ci sono famiglie disgregate dove i figli sono abbandonati al proprio destino. Ecco perché indebolire la famiglia può tornare estremamente utile a qualcuno.
E come impedirlo?
Al Wcf metteremo a confronto le buone pratiche di Paesi come l’Ungheria, dove negli ultimi anni sono state messe in campo politiche pro family che hanno notevolmente ridotto il numero dei divorzi e hanno incentivato i giovani a sposarsi e fare figli. In Italia abbiamo oggi un governo composto da un partito come la Lega molto sensibile e attento su questi temi. Abbiamo un ministro della Famiglia come Lorenzo Fontana che sta lavorando concretamente per invertire la tendenza negativa in atto in Italia, favorendo la maternità e mettendo in campo misure efficaci per difendere la famiglia naturale e combattere l’emergenza demografica. C’è ancora tanto lavoro da fare, ma il fatto che ministri come Salvini e Fontana, oltre a leader politici di rilievo come Giorgia Meloni leader di Fratelli d’Italia saranno presenti a Verona per confrontarsi con noi e con le personalità internazionali che interverranno, ci fa ben sperare che anche in Italia presto, la famiglia torni ad avere quel ruolo centrale che la Costituzione gli riconosce.
Come si farà a partecipare dell’evento? C’è qualche novità interessante oltre ai relatori e ai temi in discussione?
Sono aperte le iscrizioni sul sito www.wcfverona.org. Oltre la fase congressuale ci sarà un momento di gioia e festa, la domenica si terrà una bellissima marcia per la famiglia alla quale invitiamo già le famiglie a partecipare. Si prevedono adesioni da tutta Italia. Per quanto riguarda le personalità che hanno già dato la propria adesione, è importante per noi la partecipazione del vice premier Matteo Salvini oltre che del sindaco di Verona Federico Sboarina e del Governatore del Veneto Luca Zaia, da sempre molto sensibili e attenti al tema della famiglia. Poi ci sarà Massimo Gandolfini del Comitato “Difendiamo i Nostri Figli” e coordinatore dei due Family Day organizzati a Roma ai tempi della discussione della Legge Cirinnà sulle unioni civili e Lorenzo Fontana, ministro per la Famiglia e la Disabilità. Hanno confermato la propria partecipazione anche Igor Dodon, Presidente moldavo; Katalin Novak, Segretario di Stato e ministro per la famiglia ungherese; Attila Beneda, Vice Ministro per la famiglia ungherese; Brian S. Brown, Presidente dell’Organizzazione Internazionale per la Famiglia; Dr. Allan Carlson, autore e co-fondatore dell’Howard Center; S.E. Ignazio Giuseppe III, Patriarca della Chiesa cattolica sira; S.E. Konrad Glebocki, ambasciatore Polacco in Italia.
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