Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Interni

Condannato a trent’anni, sentenza mai notificata. Non ha fatto un giorno di carcere

Il caso di Giovanni Di Pietro, condannato per il rapimento di un ragazzo, poi ucciso. Il tribunale non gli ha mai notificato la condanna, ora caduta per prescrizione

Chiara Rizzo
15/07/2013 - 18:58
Interni
CondividiTwittaChattaInvia

Condannato in via definitiva a trent’anni per aver sequestrato un uomo, poi ucciso dalla banda di rapinatori, non ha mai scontato un giorno di carcere e ora ha visto dichiarata “estinta la pena di reclusione per avvenuta prescrizione”. Tutto questo, perché non gli è mai stata notificata la sentenza di condanna. Un errore di un tribunale, la causa di un’incredibile storia di malagiustizia raccontata da sito Livesicilia.

I FATTI. Il protagonista della vicenda è Giovanni Di Pietro, 57 anni, originario di Catania. L’8 luglio scorso la prima sezione della corte d’appello di Catania ha emesso l’ordinanza di “risoluzione di incidente di esecuzione” che lo ha reso per sempre un uomo libero. Eppure Di Pietro è reo confesso di un grave delitto. Il 19 maggio 1978 venne rapito a Catania Franz Trovato, ventiseienne figlio di un ricco imprenditore della zona. La famiglia aveva ricevuto una richiesta di riscatto di 4 miliardi di vecchie lire, ma Franz a casa non tornò mai. Lo studente, infatti, fu ucciso pochi mesi dopo il sequestro, probabilmente preso a colpi di bastone mentre tentava di fuggire, e il corpo venne ritrovato in una stradina di campagna.

LA CONDANNA. Un anno dopo, nel ’79, a Buenos Aires in Argentina venne arrestato un italiano per rapina, furto e falsificazione di documenti: si trattava proprio di Giovanni Di Pietro, a cui la polizia sequestrò una serie di documenti, la prova che Di Pietro era coinvolto nel sequestro Trovato. La polizia italiana intanto proseguì le indagini, vennero scoperti altri nove complici dell’uomo, la banda che aveva realizzato il sequestro e di cui Di Pietro sarebbe stato il leader. Già il 10 maggio 1979 venne emessa la sentenza di condanna in primo grado per tutti e dieci, confermata in appello il 6 maggio 1981 e poi in Cassazione nel 1983.
Di Pietro fu condannato in contumacia, perché nel frattempo l’uomo era rimasto in Argentina, dove ha continuato a vivere per tutti questi anni. Libero, anche se nel 1990 l’Interpol ha fermato una seconda volta l’uomo a Buenos Aires, e questi ha ammesso di aver ideato il sequestro: è stato, misteriosamente, rilasciato. Il legale di Di Pietro, Tommaso Di Lisi ha presentato la richiesta di risoluzione incidente, e si limita a spiegare che «la pena è stata estinta per decorso del termine di trent’anni dalla data di irrevocabilità della sentenza. È tutto legittimo».

LEGGI ANCHE:

Matteo Salvini

Migranti. Cosa è cambiato da quando la sinistra ha mandato a processo Salvini?

3 Ottobre 2020

Schiaffeggiato e abusato dai jihadisti, ma vivo. Un video offre una (timida) speranza su padre Tom Uzhunnalil

20 Luglio 2016

MANCATA ESTRADIZIONE. Come mai allora Di Pietro non è mai stato in carcere? Perché non gli è mai stata notificata la condanna. Nell’ordinanza di estinzione pena si legge: «Benché l’uomo fosse risultato reperibile nello stato dell’Argentina, queste autorità hanno sino ad oggi negato l’estradizione del condannato». Ma la causa potrebbe non essere la mancata estradizione, dato che nel 1987, tre anni prima che di Pietro fosse fermato la seconda volta dall’Interpol, Italia e Argentina avevano sicuramente siglato un accordo per il trasferimento dei condannati. È molto più probabile, sebbene i giudici non abbiano dato conferma ufficiale di questo, che la sentenza di Di Pietro sia andata smarrita, forse nel corso di un allegamento che negli anni ’80 distrusse l’archivio del tribunale catanese.

Tags: cataniarapimento
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Matteo Salvini

Migranti. Cosa è cambiato da quando la sinistra ha mandato a processo Salvini?

3 Ottobre 2020

Schiaffeggiato e abusato dai jihadisti, ma vivo. Un video offre una (timida) speranza su padre Tom Uzhunnalil

20 Luglio 2016

Don Ciccio Ventorino è stato soprattutto un prete. Un buon prete

18 Agosto 2015

Libia, rapiti quattro italiani e tre cristiani in zone controllate da Isis ed estremisti islamici

20 Luglio 2015

Nigeria. Boko Haram ha rapito 500 persone per lanciare un messaggio preciso: non sarete mai al sicuro

25 Marzo 2015

Siria. Aumenta il numero dei cristiani rapiti dallo Stato islamico: «Sono 350, 15 giustiziati»

27 Febbraio 2015
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Un fermo immagine tratto dalla trasmissione Rai mostra Lucia Annunziata e Eugenia Roccella durante Mezz'Ora in Più su Rai3, 19 marzo 2023 (Ansa)

Utero in affitto. La fiera dei corpi e dei sentimenti è più volgare di una parolaccia

Emanuele Boffi
21 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Non esiste un’Unione Europea unita contro un’Italia isolata
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Arringa cristiana e popolare per il «diritto dei turchi a restare turchi»
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Caso Cospito. Ritorneranno gli anni di piombo?
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist