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Cinema – Inside Out, viaggio capolavoro all’interno della mente

Di Amedeo Badini
15 Settembre 2015

E la Pixar l’ha fatto di nuovo. Dopo un momento di stasi, con una tripletta di film non completamente riuscita (Cars 2, Brave, Monsters University) e non all’altezza di quel Inside_Out_Poster_Italia_midfilotto di capolavori che continuava a proporre a partire dal 2001, arriva nelle sale Inside Out, dopo essere stato presentato – purtroppo fuori concorso – al Festival di Cannes 2015. Ed effettivamente il nuovo lungometraggio della casa di Emeryville aveva tutti i requisiti per poter ambire a dei premi nell’importante rassegna cinematografica. La storia, come spesso in Pixar, è molto semplice ma parte da un presupposto intelligente e inedito, spesso all’interno di un particolare nuovo microcosmo: la società dei mostri di Monster Inc., i topi in cucina di Rataouille, e quest’anno un viaggio all’interno della mente umana.

La piccola Riley è costretta a trasferirsi nella caotica e grande San Francisco, per seguire il lavoro del padre, e il passaggio in una nuova realtà, con una nuova scuola e nuovi amici, la precipita in un momento di paura e di sconforto. Ad aiutarla sono le voci nella sua testa, ovvero cinque piccole emozioni che controllano che lei stia bene e cercano di farla crescere nel migliore dei modi: l’allegra Gioia, la tremebonda Paura, la schizzinosa Disgusto, la melanconica Tristezza e la biliosa Rabbia. Sono questi cinque personaggi l’asse portante del film, ed è quasi sempre dal loro punto di vista che osserviamo l’evolversi della vicenda. I loro buoni propositi nell’aiutare la piccola Riley a crescere bene e a migliorare costantemente provocheranno una pericolosa catena di guai, rischiando di compromettere la sua stessa personalità. Il viaggio nella mente della strana coppia Gioia e Tristezza cercherà di mettere le cose a posto, tra strani incontri (uno fra tutti, Bing Bong) e scelte difficili.

Inside Out è un film scritto benissimo, in cui si entra subito in empatia con i personaggi. Humour sottile, ritmo serrato, azione composta, tutti segnali di stile Inside Out gifche la rendono una commedia movimentata e che tratta comunque problemi scomodi. La Pixar colpisce dritta nello stomaco con una serie di amare verità, che faranno riflettere sia lo spettatore piccolo che il grande. Un paio di passaggi poi, non mancheranno di far commuovere il più duro dei cuori. Il film infatti è una sincera ed efficace rappresentazione di che cosa succede nel passaggio dall’età dell’infanzia e dell’innocenza a quella della “maturità” e della fase adulta. L’invito è di mantenere la giovanile fantasia e la purezza di cuore tipica di quegli anni anche con lo scorrere del tempo. Concetti molto cari alla filosofia di Walt Disney, e che in maniera politica erano stati inseriti anche nello special cartoon ispiratore del film.

Lo score musicale di Michael Giacchino è un vibrante tema, ricco di energia e di anima. Inoltre, emerge in questo film quel piacere della Pixar nel creare nuove strutture sociali, mondi meccanici in cui tutto funziona bene, con precisione e con indipendenza, molto simili alla visione americana di imprenditorialità. Il regista Pete Docter, nella conferenza stampa romana di ieri, ha parlato dei vari tentativi di mostrare il meccanismo mentale, prima come un  teatro e poi come una nave. E ha aggiunto che il film, nonostante le sue complessità, è stato molto apprezzato dai bambini, che hanno dimostrato in pieno di comprendere il messaggio di fondo. Inside Out è un nuovo capolavoro, capace di far riflettere e di far pensare, oltre che di far risuonare le corde del proprio animo. Giocando con le emozioni che vivono nella propria mente, la Pixar colpisce al cuore e fa tremare di piacere i nostri personali sentimenti.

Una menzione a parte la merita il cortometraggio che precede il film, Lava, l’improbabile storia di un vulcano che cerca l’amore, pur non avendo nessuno a fianco a sé. L’originale idea di base brilla grazie all’efficace canzone che dura lungo tutta la sequenza, e che sul feeling hawaiano e la dolce voce di Kuana Torres Kahele punta tutte le sue carte.

@Badenji

Inside Out, 2015, di Pete Docter e Ronnie del Carmen, Disney – Pixar, 94′, dal 16 settembre nei migliori cinema

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