Cina, diocesi ai vescovi ex scomunicati. Cardinale Zen: «Inaccettabile, ma bisogna obbedire al Papa»

Di Leone Grotti
15 Dicembre 2018
Il Papa ha deciso di assegnare le diocesi di Mindong e Shantou a due dei sette vescovi scomunicati e poi perdonati. L'arcivescovo emerito di Hong Kong a Tempi: «Il Vaticano non capisce la sofferenza dei fedeli»

Asianews ha rivelato che due diocesi cinesi saranno affidate a due dei sette vescovi che erano stati scomunicati e che nell’ambito dell’accordo provvisorio tra Cina e Vaticano sono stati perdonati da papa Francesco. Le diocesi sono quelle di Mindong e Shantou e il cambio alla guida era stato prospettato già a gennaio. A Mindong il vescovo sotterraneo monsignor Vincenzo Guo Xijin, riconosciuto dal Vaticano ma non dal partito comunista, diventerà quindi l’ausiliare di monsignor Vincenzo Zhan Silu. Mentre a Shantou il vescovo sotterraneo monsignor Pietro Zhuang Jianjian lascerà il posto al vescovo ufficiale Giuseppe Huang Bingzhang.

La decisione è stata comunicata dai vescovi sotterranei ai loro fedeli dopo un incontro a Pechino con monsignor Claudio Maria Celli, a capo della delegazione vaticana. La richiesta è stata presentata ai due prelati attraverso una lettera firmata dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, e dal cardinale Fernando Filoni, prefetto di Propaganda Fide. Entrambi hanno chiesto ai vescovi sotterranei un gesto di obbedienza «e di sacrificio per la situazione generale della Chiesa cinese».

ZEN: «INACCETTABILE, MA OBBEDITE AL PAPA»

Parlando di questa eventualità in una lunga intervista per Tempi, pubblicata sul numero di dicembre della rivista, il cardinale Joseph Zen-Ze Kiun, arcivescovo emerito di Hong Kong, ha dichiarato: «Ho detto a questi due vescovi di non dimettersi volontariamente per non cooperare al male. Ho anche consigliato loro però di obbedire quando il Papa lo ordinerà, perché un comando del Papa va sempre ascoltato».

A Tempi il cardinale ha aggiunto: «C’è il problema dei sette vescovi scomunicati e perdonati da Francesco. Per ora non sono ancora stati messi a capo di una diocesi. Se succederà, allora mi zittirò per sempre perché sarebbe una cosa così inaccettabile che dovrò scegliere tra ribellarmi al Papa e tacere. E tacerò. Sto aspettando che arrivi il momento in cui non parlerò più».

«L’ACCORDO È PAZZESCO»

Secondo Zen, la firma dell’accordo tra Cina e Vaticano «proprio nel momento in cui tutto il mondo vede che la Cina sta intensificando la persecuzione di tutte le religioni, compreso l’islam, è sinceramente pazzesco. Io credo che il Vaticano non capisca la sofferenza di questi fedeli». L’arcivescovo emerito di Hong Kong mantiene comunque la speranza per il futuro della Chiesa cinese: «La Chiesa in Cina ha così tanti martiri protettori, molti più dei santi già dichiarati. La Santa Sede ha sempre un po’ paura a dichiarare martiri nei paesi comunisti, ma il Signore sa e vede tutto. Con tutti questi protettori, il futuro non può che essere luminoso».

@LeoneGrotti

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