Caro direttore,
la ringrazio per l’attenzione che sta riservando a Finmeccanica e anche alle vicende per cui vengo indebitamente chiamato in causa. Ancora una volta Tempi si dimostra capace di andare controcorrente scrivendo la pura e semplice verità.
Nello specifico, dando seguito al vostro numero in edicola un paio di settimane fa, dal titolo “Bombe su Finmeccanica”, l’ex ministro della Difesa brasiliano Nelson Jobim, tra i giuristi più insigni del suo paese, ha potuto dalle colonne di Tempi ricostruire con chiarezza la natura istituzionale delle relazioni tra i governi italiano e brasiliano, smentendo categoricamente qualsivoglia ipotesi di trattative che avessero finalità di indebito arricchimento personale.
Le parole di Nelson Jobim si aggiungono alle ben tre dichiarazioni agli atti dell’inchiesta che confermano, da un lato, la mia estraneità alle accuse e, dall’altro, il mio interessamento tecnico al di fuori di qualunque sospetto.
Nella mia attività di ministro dello sviluppo economico mi sono impegnato al massimo per sostenere le imprese italiane, piccole, medie o grandi, perché si affermassero nel mercato estero. Questo era il mio compito, che ho svolto con passione e con tutte le mie energie, agendo sempre con una trasparenza riconosciuta da interlocutori, amici e avversari, che ho incontrato durante il mio impegno da ministro.
Sto attendendo di essere interrogato dai pubblici ministeri della procura di Napoli e mi auguro che la magistratura faccia chiarezza il più rapidamente possibile su questa vicenda. Confido di potere il più presto possibile leggere su Tempi che le indagini si sono concluse attestando, al di là di ogni ragionevole dubbio, il mio comportamento corretto e trasparente.
Cordialmente
Claudio Scajola
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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