Cellule staminali. Crediamo alle riviste scientifiche più importanti del mondo o alle Iene?
Il caso delle cure compassionevoli a base di cellule staminali, che il ministro della Salute Renato Balduzzi ha contribuito a far diventare un caso internazionale, è stato riportato ieri sul sito di Nature, una delle più autorevoli riviste scientifiche del mondo. Nell’articolo a firma di Alison Abbott, Nature racconta passo dopo passo la vicenda che vede coinvolti numerosi pazienti affetti di gravi malattie neurodegenerative, ad oggi incurabili, le autorità italiane e Stamina Foundation, onlus di cui il professore Davide Vannoni è presidente.
SCIENZIATI INORRIDITI. Nature riporta come gli scienziati siano «rimasti inorriditi» dalla decisione del ministro di autorizzare sui pazienti una terapia, a base di somministrazione di cellule staminali, potenzialmente pericolosa perché non «rigorosamente testata». Stamina pratica cure compassionevoli, terapie cioè non ancora del tutto sperimentate e legali in Italia per malattie gravi per cui non esista una cura. Ma la legge italiana prevede che vengano rispettate delle regole precise, stabilite perché i pazienti non vengano trattati come cavie, che Stamina non rispetta, a detta dell’Aifa. «Nel caso della terapia di Stamina, niente indica che la terapia sia efficace, per questo secondo me è illegittima» spiega a Nature Amedeo Santosuosso, giudice milanese e professore all’università di Pavia.
IL DIVIETO DELL’AIFA. L’8 e 9 maggio 2012, su ordine del pm Raffaele Guariniello che da quattro indaga Davide Vannoni e Stamina per truffa e somministrazione di farmaci pericolosi, l’Aifa insieme ai Carabinieri Nas ha condotto un’ispezione presso gli Spedali Civili di Brescia, dove Vannoni prepara le cellule staminali e le somministra a Sofia e altri bambini. Al termine dell’ispezione, l’Aifa «VIETA» le terapie a Brescia con Stamina perché «il laboratorio (…) dove il materiale biologico viene preparato e manipolato è assolutamente inadeguato», «non è disponibile alcun protocollo o resoconto di lavorazione», «non è disponibile alcun certificato di analisi», «i medici che iniettano il prodotto nei pazienti non risultano essere a conoscenza della vera natura del materiale biologico somministrato», «non risultano essere disponibili specifici pronunciamenti del Comitato Etico sul rapporto favorevole fra i benefici ipotizzabili e i rischi prevedibili del trattamento», eccetera.
BALDUZZI ASCOLTA SOLO LE IENE. Nonostante questo, fa notare Nature, il ministro Balduzzi «mettendosi contro le sue stesse agenzie» ha autorizzato tutti i pazienti che sono già in cura con Vannoni a Brescia a proseguire la terapia. «Ora il ministro afferma che una pratica sconosciuta, non autorizzata e che non ha pubblicato nulla è un “trattamento”» dichiara a Nature Paolo Bianco, scienziato che si occupa di cellule staminali all’università di Roma. Il ministro Balduzzi, insiste Nature, ha ceduto alle pressioni dell’opinione pubblica guidata dai servizi televisivi delle Iene. Giulio Golia, nella puntata di domenica 24 marzo, ha anche giocato un brutto scherzo alla fondazione Telethon, costringendoli con un “agguato” a un incontro faccia a faccia con Davide Vannoni. Senza preavviso le Iene hanno fatto entrare Vannoni nella stanza dove era intervistato Alberto Fontana, malato di Sma, membro di Telethon, AiSLA e AriSLA, senza preavviso. Così un’intervista di oltre due ore a Fontana, che ha premesso di «non essere uno scienziato» e quindi non adatto a un confronto sui fatti, è diventata un spezzone di servizio di pochi minuti e largo spazio è stato dato alle parole di Vannoni, che senza contraddittorio, spiegava come l’Aifa avesse mentito riscontrando «irregolarità faziose» e che le sperimentazioni sono inutili, «specchietti per le allodole».
MEGLIO NATURE O CELENTANO? Nature conclude il suo articolo riportando le parole del presidente dell’Aifa Luca Pani che, pur non commentando la decisione del ministro, conferma le decisioni prese dalla sua agenzia: «Il nostro divieto è ancora valido». Si può credere alla comunità scientifica italiana, agli atti ufficiali dell’Aifa, alla rivista scientifica tra le più importanti del mondo, oppure a Celentano e alle Iene che, come ricorda Alberto Fontana a tempi.it, «anni fa pubblicizzavano i trattamenti miracolistici in Cina e Thailandia incentivando i viaggi della speranza. Hanno illuso tante persone che ci fossero possibilità di guarigione. E non mi risulta che abbiano mai chiesto scusa».
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50 commenti
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Pienamente d’accordo con le parole di Giuseppe e Lollo, certi commenti sono incredibili e senza alcun fondamento.
Si viva le iene evvai….povera Italia.
Pienamente d’accordo con le parole di Giuseppe e Lollo, certi commenti sono incredibili e senza alcun fondamento, se non la compassione emotiva che, senza cattiveria, con la scienza medica non ha nulla da spartire. Contano i fatti.
Siete una massa di pecoroni !!! viva Giulio Golia e le Iene.. la cosa che piu’ mi da fastidio e che e’ assurdo che siano sempre e solo loro a far luce su queste cose! Le istituzioni dormono!! e’ tutto pilotato … case farmaceutiche… etc etc sveglia
Le cellule staminali sono utili e infatti vengono normalmente impiegate nelle leucemie, nelle ricostruzioni da ustioni ecc ma purtroppo non lo sono nelle malattie del sistema nervoso, ci sono studi fatti in tutto il mondo che lo dimostrano, quindi a questi bambini non serviranno a nulla. Vannoni, che non è neanche un medico, ha solo trovato un modo per intascarasi fino a 50 mila euro a paziente, come ”donazione” obbligatoria. Inoltre i malati di sma non sono certo terminali, possono vivere anche molto a lungo, dipende dalle forme. I miglioramenti? Sono dovuti a un momentaneo effetto antifiammatorio che dura poche ore o pochi giorni, a fronte di rischi di tumore, intossicazione ecc perchè iniettate così è provato che le cellule staminali possono essere cancerogene. E non vale la pena rischiare per quelle poche ore di giovamento perchè comunque le infusioni devono necessariamente essere dilazionate. Inoltre la sma ha un andamento fluttuante, ecco perchè a tratti possono migliorare specie nei movimenti o nella respirazione ma sono purtroppo solo fasi momentanee in un contesto di continuo peggioramento sul lungo termine. Per chi dice che non sono pericolose, si legga la storia del signor Claudio Font, il paziente di Vannoni malato di Parkinson e morto dopo le infusioni, come denunciato dalla figlia.
Sulle case farmaceutiche inoltre si continua ad equivocare, dire che insabbiano per interessi econimici è sensa senso, è l’esatto contrario, può guariscono, più vendono e più guadagnano, più un farmaco funziona più soldi intascano a prescindere dal costo iniziale, infatti spendono miliardi per sconfiggere le malattie e lauti compensi ai ricercatori più bravi. Io vorrei capire quindi chi ha diffuso questa assurda leggenda, che davvero è contro ogni logica e anti-economica. Riguardo il tema ”non c’è altra speranza quindi proviamole tutte” è commovente ma inesatto: guardare che se una cura non è testata può aumentare le sofferenze e farti morire prima e molto peggio e questo sarebbe terribile. La medicina, quella testata e seria è l’unica che ha permesso di allungare la vita media, di sconfiggere la poliomelite, il colera, il vaiolo, le epidemie da 30 milioni di morti a botta, di salvare milioni di persone grazie alle vaccinazioni, di curare molte forme di dolore, cecità, sordità ecc e voi ancora credete ai santoni che millantano ricette risolutive senza provarne l’efficacia? Se Vannoni avesse scoperto davvero come usare le staminali per guarire le malattie nervose sarebbe corso a pubblicare su Nature, la più importante rivista scientifica del mondo, da una casa farmaceutica per ricevere i milioni che una scoperta così gli avrebbe fruttato, e avrebbe reso noti i protocolli in modo da andare a ritirare in futuro il premio Nobel della medicina. Invece ha trovato il modo di spillare 50 euro a paziente con una cura che già si sa, non funziona, ed è anche tossica della serie come arricchirsi con l’acqua fresca, anzi sporca. Tirate voi le somme.
il popolo italiano fa la solita figura di merda davanti al resto del mondo
che la gente sia tanto idiota da elogiare un ciarlatano e presentarlo come eroe perché hanno visto un servizio delle iene fa davvero pensare se val la pena restare qui assieme al popolo bue, ignorante, arrogante, vittima solo delle emozioni e dei sensazionalismi.
La ricerca, quella vera, impegna decenni, perché difficile, complicata.
Ma da risultati concreti
questo invece é solo un laureato in lettere che si muove nella burocrazia per continuare a truffare disperati.
E quelli che parlano di cure compassionevoli, lo fanno senza neppure sapere che sono: si tratta di terapie che, per quanto non abbiano completato l’ iter di sperimentazione, hanno comunque dei dati supporto di una loro qualche utilità.
Le uniche informazioni che si sanno su questa truffa invece vengono da vannoni stesso (che parla senza però portare dati, cartelle cliniche o quant’ altro) e da genitori disperati che millantano miglioramenti spiegabili pure con il normale decorso della patologia.
Ma poco importa alla massa di idioti che la comunità scientifica internazionale si sia espressa alla unanimità: tutti corrotti, collusi, che perseguono chissà quale agenda (parlate di complotti e case farmaceutiche, ma queste delle malattie rare se ne fottono ragazzi, non c’ è mercato, perché diamine dovrebbero ostacolare vannoni? per quale strano motivo, poveri stolti?)
-uno studente di medicina pronto a emigrare
Io credo nei medici , negli scienziati ma sopratutto credo in Dio , esistono altri metodi per guarire che l’uomo non conosce ancora ,la Bibbia ne parla apertamente nel capitolo 53 di Isaia è scritto che per le lividure di Gesù noi riceviamo guarigione e nel capitolo 16 di Marco è scritto che tutti gli uomini che credono in Gesù e nel vero Vangelo del regno possono guarire qualunque malattia attraverso l’imposizione delle mani certamente non possono farlo tutti ma (SOLO COLORO CHE CREDONO CHE GESU’ E’ DIO E RICEVONO LO SPIRITO SANTO ) io l’ho ricevuto è posso farlo se i genitori me lo consentono , ho visto tante volte il Signore compiere dei miracoli attraverso le mie preghiere e imposizioni delle mani , perché non provare ? io non posso garantire la guarigione ma so che attraverso la fede e lo Spirito Santo il Signore opera , io abito a Novi Ligure e sono disponibile a pregare per chiunque ha bisogno di un miracolo .sono un’artigiano ma sono anche un pastore Cristiano eletto da Dio .
Vannoni novello Gesù, caspita
Io sono inorridita!..l’interesse,che muove questo genere di dichiarazioni, fa capire quanto ancora l’uomo sia lontanto dal raggiungere ciò che dovrebbe invece appartenergli da sempre..ossia la capacità di pensare al benessere collettivo anzichè alle proprie tasche!!!
questo articolo è incredibile…mi vergogno io per loro…meno male che sofia e gli altri bambini possono continuare la cura ,già i risulati si vedono…
come sempre dietro ci sono ineressi di soldi e non per le persone
Visto l’andazzo io avrei un ottimo rimedio per l’AIDS. Non è ancora del tutto testato (nè ancora posso vantare riscontri scientifici) ma, se uno non ha alternative dalla medicina, può provare ad applicarsi alla natica sinistra il sacchetto contenente lo speciale preparato (che io preparo nella mia cucina) e che gli verrà inviato direttamente a casa richiedendo solo un rimborso spese.
Dov’è la differenza?
Sindar! Mi hai imbrogliato! Sul bugiardino nella scatola del sacchetto che mi hai spedito c’era scritto di metterlo sulla chiappa destra! Guarda che io ho pagato i 200 euro come gli altri! Ecco perché non sono guarito. Ciao.
Gentile cliente,
mi permetta di dubitare della sua affermazione. L’applicazione è sempre da effettuarsi sulla chiappa giusta che, per definizione, è sempre sinistra.
Cordialità
E che Dio aiuti questi bambini e i loro genitori…altro che tutte ste minchiate.
Cure compassionevoli o prese per i fondelli di malati e genitori disperati e ingenui? Metodo Di Bella per diversi tumori, metodo Zamboni per la sclerosi multipla, adesso metodo Vannoni per svariate patologie. Siamo al ritorno completo alla magia. Condito con pronunciamienti di diritto privato (alla salute del diritto). Ma si’ stamina a tutti, un po’ di compassione! Se non fosse che dietro al paravento della compassione si nasconde la feccia della supponenza, della imprudenza e immodesta imperizia di narcisisti senza scrupoli che sulla pelle dei malati tentano la fortuna e magari sognano al premio Nobel de noantri. veline Celentano e Iene varie, aprite le porte che entra il dottor Comics, Comics il compassionevole. Il massimo, mi era sfuggito, era l’accostare i maghi biotech a Gesu’. Venghino venghino signori che la salvezza e’ scesa sulla terra in forma di iniezioni benedette
speriamo che questa ruota giri davvero…questo articolo e’ vergognoso ..complimenti invece a Felice Massaro per la sua articolata e intelligente risposta…speriamo che abbiano almeno l’umilta’ di leggerla..visto che questi giornalisti vivono di arroganza e incompetenza
Felice Massaro e datti una calmata che la gente non cela fa a leggere commenti più lunghi degli articoli. Qua tutti che ci guadagnano e nessuno che abbia a cuore la salute: le case farmaceutiche, i giornalisti prezzolati, le riviste scientifiche, le case petrolifere, la CIA, Ahmadinejad…Gli unici puliti e compassionevoli sono la Ministra e i suoi amici di Brescia…mah!?
E’ vergognoso questo articolo,spero che chi l’ha scritto non abbia persone malate come ce l’ho io! complimenti! MA LA RUOTA GIRA! VERGOGNAAAAAAAAAAAAAA
Ma che domanda assurda! In “itaglia” si da retta a celentano e alle iene, gente che non sa usare neanche il congiuntivo (probabilmente celentano crede che sia una malattia degli occhi), invece che a persone che hanno studiato una vita. Meglio così, perché più morti ci saranno perché si sono ascoltati i pagliacci invece degli scienziati, e maggiormente forse qualcuno capira’ l’errore. Ma non credo, gli “tagliani” tireranno fuori qualche giustificazione ipocrita del tipo: “sono morti perché non hanno ascoltato prima le iene (o qualche cantante che vive di rendita sparando cazzate al vento).
è ovvio che le riviste scentifiche dicano ste cose, sono guidate dalle case farmaceutiche e fanno i loro porci comodi, però non dicono che la settimana scorsa in Canada è stata trovata la cura per il cancro, non dicono che i vaccini contengono mercurio e il virus del cancro e non lo dicono perchè sennò non ci possono speculare su come vogliono, che glie ne frega a loro se delle persone muoiono, tanto i soldi loro li prendono, fate schifo!
Non hanno guardato la puntata perché non mi pare sia andata come l’hanno raccontata! Si vede che giocano al telefono senza filo!!!!
IL DIVIETO DELL’AIFA È PRETESTUOSO E ILLEGGITTIMO (CAPITO???)
Ordinanza del 15 maggio 2012 n. 1
L’ordinanza del 15 maggio 2012 è stata oggetto di impugnazione dinanzi al TAR Lombardia – Sezione di Brescia, da parte della Stamina Fondation, da alcuni loro pazienti e, soprattutto, dall’A.O. Spedali civili di Brescia nonché dalla regione Lombardia che ha effettuato un intervento volontario ad adiuvandum dell’azienda ospedaliera, il cui giudizio è ancora pendente.
Tutte la parti in causa hanno chiesto l’annullamento dell’ordinanza in quanto illegittima.
Il ricorso presentato dinnanzi al Tar Lombardia dagli ospedali civili di Brescia contesta dettagliatamente sia la metodologia con cui le ispezioni sono avvenute, sia i risultati prodotti nonché l’illegittimità del provvedimento per la totale incompetenza dell’Aifa ad intervenire in materia.
Questa difesa ritiene di dover ritrascrivere parte dell’atto difensivo della Regione Lombardia, nella parte argomentativa inerente ai motivi di opposizione sopra indicati
La Regione Lombardia nella sua comparsa ha rilevato che “Il provvedimento dell’AIFA, reso all’esito del sopralluogo ispettivo dell’8-9 maggio 2012, risulta ingiustificatamente demolitivo della realtà materiale ed organizzativa della preposta struttura dell’A.O. Di Brescia.
Innanzitutto, si ritiene di dover concettualmente separare il giudizio in ordine alla validità scientifica e alla somministrazione (intesa quale terapia e gli effetti della stessa) della sospensione cellulare di che trattasi, dalla valutazione compiuta dagli ispettori (e poi trasfusa nel giudizio formulato da AlFA) in ordine alle obiettive e concrete condizioni del laboratorio, nonché allo specifico ruolo ed apporto del personale dell’ospedale bresciano” (ossia l’Aifa avrebbe dovuto tenere distinte la validità delle terapie dalle condizioni del laboratorio in quanto eventuali “deficienze”riscontrate in quest’ultimo non comportano l’inefficacia delle terapie somministrate. Inoltre dette irregolarità potrebbero avere un carattere episodico .… ed occasionale). In tal senso la sentenza del Giudice del Tribunale di Marsala -doc. 8 allegato alla memoria depositata da questa difesa in data 28.02.2012- di cui si riporta uno stralcio: “Nel caso in esame appare opportuno e doveroso rispondere al quesito posto dagli Spedali Civili se, cioè, sia legittimo disattendere come si impone in concreto di fare attraverso il procedimento cautelare emesso da questo ufficio il divieto di utilizzare il materiale cosiddetto stamina, contenuto nell’ordinanza amministrativa del’Aifa n. 1/12 del 15.05.2012. Innanzitutto va osservato che, stando al tenore descrittivo e motivazionale di tale ordinanza, il divieto si intende generato da una mera circostanza di natura episodica e occasionale offerta dall’esito di taluni controlli ispettivi effettuati in data 11.04.2012 che avrebbero riscontrato talune carenze igieniche nei laboratori in cui erano custoditi campioni di un non meglio specificato materiali biologico. Ebbene, ciò posto, sarebbe assurdo ritenere che tali carenze igieniche e sanitarie debbano necessariamente ripresentarsi anche oggi a distanza di mesi dall’ispezione, in relazione alle specifiche operazioni da compiersi riguardo i nuovi casi clinici ai quali si riferiscono le recenti iniziative giudiziarie dei ricorrent”.
La difesa della Regione Lombardia dinanzi al Tar continua affermando che:
“Pare, invero, che tale impostazione logica non sia stata del tutto rispettata, generando infine l’azione dei verificatori, avviata – rammentiamo – nell’ambito di un’indagine penale nei confronti di Stamina Formdation, un giudizio certo parziale, ingiusto e illegittimo.
Occorre, pertanto, ribadire in capo al provvedimento impugnato nell’odierno giudizio la sussistenza, in particolare, di taluni vizi già evidenziati nei motivi formulati dalla ricorrente Azienda Ospedaliera, segnatamente per come ancora qui illustrati……(omissis)……….. l’ispezione dell’8-9 maggio 2012 sia stata svolta con modalità del tutto slegate dalla realtà del cd. trattamento sanitario ad uso compassionevole, ivi realizzato, ha per così dire “compromesso” la raccolta dei dati e dei fatti appropriati, e conseguentemente la valutazione posta a fondamento dell’avversa ordinanza di AIFA.
L’attività finalizzata a “fotografare” i fatti ha patito l’assenza di un confronto con gli interlocutori idonei a fornire mirati riscontri alle ricerche e alle domande svolte (tale è da intendere la mancanza di contraddittorio segnalata), ed altresì ha sofferto della mancata acquisizione della pertinente documentazione (circostanze queste rese evidenti dalla seconda ispezione del 23-24 maggio 2012, nel corso della quale copiosa documentazione veniva invece raccolta, anche grazie al novero di operatori coinvolti in quanto addetti all’attività del laboratorio ed alla sua manutenzione).
In tal senso, la denunciata assenza di protocolli di lavorazione e la mancata
identificazione dei soggetti addetti alle fasi di lavorazione del materiale biologico, per come evidenziato dalla difesa dell’A.O. di Brescia, è assunto non risultato corrispondente alla reale situazione di fatto.
Così, a giudizio di AIFA, i medici addetti non avrebbero conosciuto la vera natura del materiale trattato; sarebbero risultati assenti gli appositi certificati di analisi: si tratta, tuttavia, di circostanze già sconfessate in esito alla successiva ispezione del 23/24 maggio 2012.
Ed ancora, la dichiarata imprecisione delle cartelle cliniche scontava un esame incompleto dei verificatori, per avere gli stessi preso esclusivamente visione di certificazioni cliniche parziali (cd. fogli lavoro).
La denunciata assenza di controlli successivi al trattamento (follow up) è risultata affermazione superficiale e non corrispondente al vero, per come risulta dalle spiegazioni cliniche offerte sul punto ed evidenziate dalla difesa dell’A.O. di Brescia….(omissis) L’ordinanza del 15.5.2012 indica che ‘ll laboratorio dell’Azienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia ispezionato, dove il materiale biologico viene preparato e manipolato, è assolutamente inadeguato sia dal punto di vista strutturale sia per le cattive condizioni di manutenzione e pulizia, pertanto, non garantisce la protezione del prodotto da contaminazioni ambientali’”.
A parere di questa difesa INVERO è assolutamente GRAVE che un laboratorio ritenuto inadeguato, sporco e in cattivo stato di manutenzione possa continuare l’attività inerente alla somministrazione delle cellule per le leucemie: dalla lettura dell’intervento della regione Lombardia emerge, a pagina 7, come infatti sia stata disposta la sospensione del trattamento sanitario delle cure compassionevoli e non dell’attività di laboratorio tout court.
La Regione Lombardia continua nella sua narrazione affermando che L’estrema severità e gravità di tale opinione (con poche parole si smantella la realtà ventennale di una struttura proposta ai trapianti di cellule staminali emopoietiche) avrebbe ragionevolmente dovuto essere sorretta dall’illustrazione di presupposti obiettivi e rigorosi, anche mediante un puntuale rinvio ad accertamenti (ove sussistenti) precisi e mirati verbalizzati dagli ispettori. Viceversa, nel verbale dell’8.5.2012 si descrive semplicemente l’effettuazione di “un sopralluogo all’interno dei locali utilizzati dal personale della Stamina Foundation ….”, con la rispettiva descrizione dei locali medesimi e la dichiarazione di aver rilevato “n. 51 fotogrammi ritraenti i locali laboratorio”, ma nessun commento è formulato con riguardo allo stato dei luoghi ….
Così, la censura di cui al punto 1. (non corrispondenza ai requisiti GMP e non ascrivibilità alla classe “C”) non risulta pertinente ad una struttura la cui attività ordinaria nel suo complesso è diversamente catalogabile (classe “D”); la descrizione censurata al punto 2. (area non suddivisa, priva di apposito filtro) non è stata riconfermata alla successiva ispezione dello stesso mese di maggio; l’affermazione di cui al punto 3. (presenza di “numerose” apparecchiature e materiale non sterilizzabile) non è chiara nel profilo descrittivo e non documentata, in ogni caso non più riproposta nella successiva verifica; l’affermazione di cui al punto 4. (assenza controllo cappa a flusso laminare) risultava scorretta per non aver tenuto conto dei riscontri, in ordine alla prevista manutenzione obbligatoria dello strumento, detenuti dall’ufficio tecnico dell’A.O. (sussistenza peraltro pienamente confermata dall’ispezione dell’ASL del 4 novembre 2012, di cui ultra); la considerazione di cui al punto 5. (materiale utilizzato dai biologi di Stamina) è realtà che comunque non incide sulla situazione ‘fisica’ del laboratorio in sé considerato; la dichiarazione di cui al punto 6. (modalità trasporto e conservazione reagenti, piastre, ecc., assenza di tracciabilità delle fasi di lavoro) è generica e, così come scorrettamente formulata, potrebbe essere interpretata quale caratterizzante l’attività globale del laboratorio”
Addirittura la Regione Lombardia evidenzia come “ ‘l’impostazione’ [ndr delle ispezioni] non ha considerato la specifica attività oggetto di verifica quale in realtà svolta, ossia quella di un cd. ‘trattamento sanitario ad uso compassionevole’ e non una sperimentazione clinica.
Dunque, per concludere, è stato immotivatamente formulato un pesantissimo giudizio in assenza di evidenziati, obiettivi e circostanziati elementi, la cui sola accertata presenza avrebbe potuto sorreggere un tale pronunciamento”.
Paradossalmente le contestazioni mosse e le irregolarità lamentate dall’Aifa hanno portato alla sola sospensione dello specifico trattamento inerente alle cure compassionevoli ma non dell’attività del laboratorio tout court.
“In sintesi, ed in definitiva, è inevitabile il convincimento che il rigore adoperato nell’ambito dell’indagine penale nei confronti di Stamina abbia generato un contesto tale da impedire un atteggiamento più aderente ed equilibrato rispetto alla
realtà esistente”.
“È in ogni caso significativo, a sostegno della inesistenza delle contaminazioni ambientali affermate e della validità delle procedure seguite dal laboratorio bresciano, richiamare il successivo Comunicato stampa del Ministero della Salute n. 173 del 23 agosto 2012” ( pag. 8 atto di intervento Regione Lombardia)… Subito dopo nell’atto viene poi riportato l’intero comunicato del quale si segnala la conclusione con le sottolineature e le parti evidenziate “La correttezza della procedura è dimostrata dal fatto che l’analisi della vitalità delle cellule, effettuate presso l’ISS (l’Istituto Superiore di Sanità), su campioni prelevati e trasportati in conformità agli standard internazionali previsti per il trasporto di cellule staminali criopreservate ad uso terapeutico (Standard Jacie FACT,Ed. 5 marzo 2012), è risultata essere del tutto adeguata a qualsiasi uso terapeutico…”..
“ In via, si ritiene, risolutiva per il profilo che interessa va aggiunto che recentemente, nel corso del 14 novembre 2012, la competente ASL. accompagnata da funzionari regionali, ha effettuato un’ulteriore ispezione presso il laboratorio di che trattasi, il cui esito ha confermato la sussistenza dei requisiti necessari all’autorizzazione ed all’accreditamento della struttura ai sensi della normativa vigente (pag. 9 intervento regione Lombardia). Un risultato, invero, incompatibile con il giudizio formulato nell’avversata ordinanza di AIFA”.
Alla luce di quanto dedotto ed eccepito sia dalla Regione Lombardia, ma anche dall’Azienda Ospedaliera nei propri scritti difensivi dinanzi al Tar, viene contestato il provvedimento dell’Aifa del 15 maggio 2012 n. 1, affermando di aver agito in base al DM 5.12.2006, nel pieno rispetto della normativa vigente, nonché di aver conseguito risultati terapeutici positivi e senza effetti collaterali.
Su tale provvedimento dell’Aifa il Giudice ha basato parte del suo convincimento per negare le cure al piccolo Federico in base alla metodologia Stamina, ritenendole pericolose e lesive della salute pubblica, richiamando in merito l’articolo 32 della Costituzione e il giusto bilanciamento degli interessi in gioco.
PROVVEDIMENTO DELL’AIFA DEL 29.11.2012
Il provvedimento richiamato dal dott. Paganelli nella propria ordinanza (pag. 4), contrariamente a quanto dallo stesso affermato, non fornisce alcuna precisazione da parte dell’Aifa.
Anzi quest’ultima, venuta a conoscenza dei “ricorsi ex art. 700 c.p.c presentati dinanzi alle Sezioni Lavoro di alcuni Tribunali Civili”, e della “conseguente emissione dei provvedimenti cautelari” di accoglimento aventi ad oggetto l’utilizzo delle staminali con metodo Stamina, diffidava l’A.O. Spedali Civili di Brescia “dallo svolgimento nei propri laboratori di qualsiasi attività di produzione di medicinali per terapie avanzate con cellule staminali mesenchimali” e intimava alla stessa (ordinando di contravvenire alle ordinanze emesse dai Tribunali) di utilizzare esclusivamente le cellule prodotte dalle cell factory (all. 15 comparsa c.te).
Inconferente è altresì il riferimento del Giudice ( pag. 4) alla “sperimentazione clinica” in quanto non si verte in tale ambito ma in quello delle cure compassionevoli. Ma tale argomento sarà oggetto di ulteriore trattazione.
BOARD DEI SAGGI.
Anche tale documento, su cui il Giudice ha fondato parte del suo provvedimento di diniego, viene sconfessato dal dott. Vannoni con un documento denominato Confutazione di ognuna delle contestazioni riportate nella relazione sul caso Stamina Foundation da parte del Board di esperti istituito dal Ministero della Salute datato 25 gennaio 2013 che si produce con il presente reclamo (doc. 3), mai contato da alcuno, oltre che con successiva risposta al Ministro della Salute Balduzzi, a mezzo face book (doc.3a).
In merito al concreto pericolo sulle modalità di conservazione che sono state contestate alla Stamina, la stessa rileva l’assenza di un qualsiasi pericolo in quanto sono state eseguite le procedure della criobanca degli Ospedali civili di Brescia.
Le scritte a matita rilevate nelle provette sono state imposte dal fatto che il protocollo di congelamento adottato da Stamina prevede l’immersione delle provette in solventi che eliminerebbero l’inchiostro dei pennarelli indelebili e di eventuali etichette apposte.
Inoltre, a maggior tutela, è stato creato un sistema computerizzato per la registrazione dei dati relativi alla posizione delle provette e ai movimenti di carico e scarico delle stesse, oltre alla registrazione cartacea.
In merito alla presenza di inquinanti riscontrati in uno solo dei campioni prelevati durante l’ispezione ed esaminati dal dott. Domici, Stamina precisa che “inquinanti” non si intendono batteri e/o virus, bensì cellule ematopoietiche e magrofagi, che sono presenti quando il campione di cellule non è ancora stato sottoposto ad espansione e non è ancora pronto per la somministrazione.
A riprova di ciò vi è il fatto che gli altri campioni analizzati, già pronti per la somministrazione, sono risultati conformi, ma non solo, vi è prova che anche nel campione incriminato non vi è alcun tipo di contaminazione, così come risulta dalle indagini citoflorimetriche svolte dagli Spedali Civili di Brescia sulle stesse cellule prodotte dallo stesso lotto ed infuse al paziente in data 14.12.2012 (doc. 4).
In merito alla presenza di prodotti di origine animale vietati per uso clinico la Stamina precisa che le sostanze animali sono state sottoposte a sterilizzazione terminale, a filtrazioni seriali, a test per la detersione di contaminanti batteriche e virali, prima dell’impiego per la coltura delle cellule utilizzate nei trapianti.
Oltretutto esistono diversi trial medici pubblicati che prevedono l’utilizzo di sostanze animali per l’espansione, la coltivazione e la manipolazione di cellule staminali utilizzate per l’infusione in terapia umana (Vedi bibliografia indicata nel documento).
In merito alla contestata irrilevante attività biologica ai fini della rigenerazione nervosa, il prof. Vannoni precisa che il differenziamento neuronale del metodo Stamina, affinché sia stabile e abbia una rilevante attività biologica, prevede che le cellule vengano mantenute in terreni appositi per la coltura delle cellule neuronali, condizione che non risulta essere stata adottata nel laboratorio del Dott. Dominici.
In merito alle dosi di somministrazione definite minimali rispetto agli standard in terapie analoghe pubblicate in letteratura, si precisa che non vi è un protocollo di riferimento, né tantomeno una procedura standardizzata riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale, ma invero esistono protocolli diversi sia per quanto riguarda le tecniche di coltura ed espansione in vitro delle cellule stromiali, sia per quanto riguarda la posologia clinica. Inoltre, in letteratura vi sono posologie analoghe a quelle adottate dalla Stamina.
Cosa più importante è che l’efficacia terapeutica di una terapia cellulare dipende dal tipo di cellule utilizzate e correla non tanto con il numero assoluto di cellule oculate bensì con il numero di cellule terapeuticamente attive.
In merito alla possibilità di trasmissione di gravi patologie, per aver somministrato cellule prodotte da Stamina prelevate ad un paziente e somministrate ad un altro paziente, il dott. Vannoni eccepisce come il fatto si sia verificato una sola volta per esigenze di tempestività del trapianto che ha comportato quindi l’utilizzo di cellule di altro soggetto e, comunque, è importante rilevare come le cellule trapiantate non provenivano da un soggetto malato ma dalla bambina Camiolo Smeralda, bambina sana affetta da paresi cerebrale infantile a causa di una complicanza durante il parto.
In ogni caso l’infusione è avvenuta, previ gli opportuni esami clinici di rito eseguiti sul paziente-donatore, con parere favorevole dei medici esperti degli Ospedali di Brescia e comunque non si è rilevato alcun effetto collaterale.
ASSENZA DI PERICOLOSITA’ DELLA TERAPIA CELLULARE CON IL METODO STAMINA.
Nell’ordinanza oggi reclamata il dott. Paganelli, riportandosi alla diffida dell’Aifa del 29.11.2012 e al potere inibitorio della stessa ex art. 142 del D. Lgs 219/2006 ritiene, a parere di questa difesa senza avere i documenti idonei a supporto della sua tesi, che il metodo Stamina possa comportare “gravi rischi per i pazienti sottoposti alla suddetta terapia”.
Invero l’A.O. Spedali Civili di Brescia, nel proprio ricorso presentato dinnanzi al Tar Lombardia – Sezione Brescia (doc. 1) con il quale chiede “l’annullamento dell’ordinanza dell’Aifa” n. 1 del 15.05.2012, e, per quanto possa occorrere, degli atti istruttori che ne hanno preceduto l’emanazione”, a pagina 44, fa rilevare che l’obiettivo di tutela dell’Aifa è invero limitato ai 12 pazienti sottoposti al trattamento mesenchimale e non alla tutela della salute pubblica, ciò per non avere compiuto alcuna valutazione del rapporto tra i rischi e benefici derivante dall’interruzione del trattamento e ancor più per aver assentito all’avvio del trattamento prima ancora di ricevere tutta la documentazione poi trasmessa dall’Azienda e mai contestata.
Si concorda altresì con la difesa svolta dagli Spedali Civili nel ricorso al Tar sopra menzionato quando affermano “la incompetenza dell’ AIFA ad adottare l’ordinanza impugnata e che Con il decreto 5 dicembre 2006 il Ministero della Salute ha autorizzato in via generale (sussistendone i requisiti) l’impiego e la produzione dei medicinali per terapia cellulare somatica senza attribuire all’AIFA alcun potere nella materia disciplinata dal decreto”.
L’ordinanza indica espressamente come fondamento normativo l’art. 142 del D. Lgs 219/2006, ai sensi del quale “l’AIFA vieta la vendita e la utilizzazione del medicinale e dispone i1 ritiro dal commercio dello stesso, anche limitatamente a singoli lotti, se a giudizio motivato della stessa, ricorre una delle condizioni di cui al comma 2 dell’ articolo 141 ovvero risulta che non sono stati effettuati i controlli sul prodotto finito, o sui componenti e sui prodotti intermedi della produzione, o che non sono stati osservati gli obblighi e le condizioni imposti all’atto del rilascio dell’autorizzazione alla produzione o successivamente, o il medicinale presenta difetti di qualità potenzialmente pericolosi per la salute pubblica” .
“Si è visto però che il decreto legislativo in questione esclude dal proprio ambito di applicazione i medicinali per terapia avanzata preparati su base non ripetitiva e utilizzati in un ospedale in esecuzione di una prescrizione medica specifica per un determinato paziente (art. 3, comma 1, 1ett. f-bis), quindi anche la terapia cellulare prodotta e somministrata dall’Azienda Ospedaliera ai sensi del D.M. 5 dicembre 2006.
L’AIFA non aveva pertanto i l potere di provvedere ai ‘sensi dell’art. 142 del Dls 219/2006’.
Lo stesso rilievo vale con riferimento all’art. 145 del D. Lgs 219/2006, che disciplina la ‘pubblicazione e notificazione dei provvedimenti’ di revoca, di sospensione, di modifica d’ufficio; nonché del divieto di vendita e di utilizzazione di cui all’art. 142, prevedendone la pubblicazione ‘per estratto o mediante comunicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana entro tre giorni dall’emanazione’.
Il difetto di competenza dell’AIFA a vietare la produzione e la somministrazione delle cellule staminali ai sensi del D.M. 5 dicembre 2006 non è sanato per il fatto {richiamato nelle premesse dell’ordinanza) che nel corso della ispezione del 9 maggio 2012 gli ufficiali di polizia giudiziaria hanno verbalizzato (all. 43) che la prosecuzione delle procedure di preparazione e somministrazione delle cellule staminali ‘deve ritenersi interrotta a partire dalla data odierna e che “a cura della Direzione Generale dell’AIFA, seguirà motivato provvedimento di inibizione alla prosecuzione delle procedure in contestazione’.
Non risulta che gli ispettori avessero il potere di vietare la prosecuzione delle procedure e tanto meno potevano conferire all’AIFA la legittimazione all’esercizio di un potere ad essa non riconosciuto dall’ordinamento”.
Ebbene gli stessi Spedali riconoscono ed ammettono l’assoluta incompetenza dell’Aifa in materia di cure compassionevoli
Bravp papà. .sei in grande ..però hai dimenticato di dire che certi soggetti non possono e npm devono essere definiti giornalisti ma servi dell’ignoramza
Bravp papà. .sei in grande ..però hai dimenticato di dire che certi soggetti non possono e non devono essere definiti giornalisti ma servi dell’ignoranza
caro Grotti cambia lavoro …fai qualcosa di buono…visto che questo articolo dimostra il tuo livello di intelligenza e di cultura.
quanto avrà INTASCATO dalle case farmaceutiche per scrivere un articolo così SCHIFOSO, FAZIOSO e senza senso ??? anziché scrivere queste cavolate fatti un giro in ospedale a vedere chi sta male e ha bisogno di cure VERGOGNATi
Ma i commenti sono tutti di esperti di genetica? Se siete così preparati mi sapete dire per favore che tipo di staminali usano? Adulte o embrionali? E per che malattia? Di cosa soffrono questi poveri bambini?
Grazie
ma che stai a dire?!!!!!!!!!
A quanto sembra si, oppure: essere scienziati = kasta e libri = gomblotto. Di sicuro meglio “le Iene” e veniamo anche derisi (giustamente) da Nature: http://www.nature.com/news/stem-cell-ruling-riles-researchers-1.12678
Che schifo, e questa sarebbe informazione!?!
dimentichiamo che questa terapia viene effettuata su persone a cui e’ stata diagnosticata morte sicura in breve tempo, quindi credo che ogni tentativo sia umano, per quanto riguarda l’iter burocratico, non capisco, anche in ospedale prima di una oerazione ti fanno firmare una certificazione per accettare l’intervento, quindi dove sta la differenza?
Ma prima di pubblicare notizie vi documentate?????o scrivere cazzate è un passatempo???quali agguati????Balduzzi ha fatto finta che non gli prendesse il cel per non parlare con Golia, mentre a Fontana è stato chiesto (e lui ha accettato) se volesse un confronto con Vannoni. E ultima cosa: sono cure compassionevoli nessuno parla di miracoli! Sveglia che sono disgrazie che possono capitare a tutti, nessuno si senta esente!
Cari signori che scrivete e riportate notizie boom come fossero state sputate dalla bocca della verità, le cure compassionevoli sono autorizzate su bambini e su pazienti dove la medicna tradizionale non puòpiù nulla, non parliamo di questi pazienti come cavie sono solo esseri destinati a morte certa…. se io dovessi decidere se mio figlio debba morire perchè i medici mi dicono che non cè più niente da fare o provare una cura in extremis con un minimo barlume di speranza accetterei qualsiasi tipo di cura pur di dare una chance a mio figlio. Cosa cazzo scrivete quando dite che la comunità scientifica ha sentenziato che Stamina non ha nessun riscontro oggettivo sui risultati positivi di questo tipo di cure, quando lo sanno tutti come funziona nel mondo: le grandi lobby internazionali dei farmaci sponsorizzani i migliori luminari e ricercatori per non fare progredire le cure ECONOMICHE A BASSO COSTO!!!! Pena la sospensione di laute mance e finanziamenti ai vari medici….tutto per isoldi vendereste vostra madre BASTARDI BASTARDISSIMI VI AUGURO TUTTE LE PEGGIORI MALATTIE DI QUESTO MONDO!!!!
chi non ha avuto a che fare con la malattia non puo’ capire,io malato di SLA proverei di tutto e spero di poter accedere al metodo stamina,mi rivolgo a tutti gli italiani battetevi per questa causa a tutti possono capitare malattie del genere.
io conosco questi mega luminari a cui dico che piano piano mi sto spegnendo e loro ripetono solo che non possono fare niente che la ricerca va avanti e forse nel 2050 ci sara’ una cura……vergogna…staminali per tutti i bambini e per tutti i malati
Signori della casta farmaceutica e di quelli che si credono giudici della vita degli altri.
Dio mi ha donato il libero arbitrio, non vedo il motivo di tale arroganza di emeriti STRONZI di volermelo togliere per un vostro tornaconto economico, Nessuno può togliermi il diritto della libertà di curarmi come meglio credo o come preferisco e se voglio curarmi o lasciarmi morire, questi sono solo fatti miei di una libera scelta che sia giusta o no non importa, io decido della mia vita, nessun’altro lo può fare, ogni essere umano e nato libero e tale deve rimanere. sappiamo benissimo che guarire non è il vostro fine primario, Il vosto scopo e quello di voler tenere tra la vita e la morte le persone che fungono da banche per le vostre tasche.
Ma dimmi una cosa, tutti voi che credono a questa rivista, e quelli che la scrivono, credete anche in tutto quello che è scritto sulla Bibbia???? Allora xchè credere in una semplice rivista. Io credo nei risultati.
Spero che tutte le case farmaceutiche falliscano miseramente….cio che scrivete qui è una becera offesa all’intelligenza umana…fate schifo!!!….siete dei miserabili e spero che tutti i miliardi che guadagnate li spendiate nelle merdose medicine che producete!!!….sperando ovviamente di curarvi!!!!…ma voi lo sapete che non sarà così!!!
definizione di cellula staminale :”Le cellule staminali sono cellule primitive non specializzate, dotate della capacità di trasformarsi in diversi altri tipi di cellule del corpo attraverso un processo denominato differenziamento cellulare” Come possono far male delle cellule neutre che dove vengono messe prendono la proprietà di quel tipo di cellula? diventa essenzialmente uguale a quella che c’è già, non sono medico ma basta ragionarci un po’.
Adesso, crediamo alle riviste più importanti di medicina di proprietà delle più grandi multinazionali farmaceutiche che ammazzano il doppio di quanto curano, con articoli scritti da illustri medici, pagati fior di milioni dalle stesse aziende farmaceutiche per pubblicizzare/prescrivere i loro farmaci, o crediamo a cure all’avanguardia che non hanno a che fare con delle aziende avvoltoi che in confronto danno più risultati? Pensate al cancro, la vitamina b12 e la canapa possono ridurlo di parecchio e può anche farlo sparire, invece per colpa della chemio muoiono più della metà dei pazienti di malattie del cazzo come raffreddore o un’influenza invece che del cancro vero e proprio… Sapete quanti soldi fanno con la chemio le farmaceutiche quando è previsto che quest’anno moriranno circa 4 milioni di persone in europa di cancro? beh vi lascio immaginare… Cmq se volete credere a coloro che hanno gridato alla pandemia per via della suina che ha una mortalità 6 volte inferiore dell’influenza stagionale, che hanno creato un vaccino per renderlo obbligatorio (PERO’ SOLO AI CITTADINI, NON AI CAPI DI GOVERNO E AI LORO FAMIGLIARI EH) e che sono morte più persone per colpa del vaccino che della suina fate pure….
Se Telethon non prende una posizione netta , a favore delle cure compassionevoli, da me nn avranno più nemmeno 1 centesimo!
Che sito di merda! Commentare l’articolo è inutile. VERGOGNATEVI.
Ce l’aveste voi un figlio in quelle condizioni.. Dubito vi fareste problemi sull’affidabilità o meno della cura, se è stata testata o no.. Dato che l’alternativa è NULLA e guardare il proprio figlio morire.. Lasciate fare alla gente quello che crede senza ficcare il naso ovunque.. i vostri figli li potete provare a curare anche con l’acqua santa.. Noi non veniamo a dirvi niente!
Per quel poco che conosco della vicenda, mi impressiona come l’opinione pubblica si sia fatta condizionare da questi servizi, tanto da parlare spesso di “libertà di cura” … poniamo che queste pseudo cure allungassero la vita di questi bimbi, ma magari fino ad arrivare nello stesso stato di Eluana Englaro per anni, ad un certo punto l’opinione pubblica direbbe : uno deve essere libero di decidere come vivere ! Ci rendiamo conto ?? Con il mio commento penso a conversazioni avute con persone diverse … il concetto di libertà sta sempre diventanto di pù un potere dell’uomo che tutto può e tutto deve potere, fino a decidere che “cure” avere anche se non accettate dal Servizio Sanitario, se vivere , come vivere … Buona Pasqua di Resurrezione a tutti …….
sig.elena non vorrei aver travisato il suo coomento, ma mi pare di capire che lei non ha nessuna fiducia in questa nuova cura…se così fosse, perchè non toccare con mano, da vicino, le vite di questi bambini??? Mi auguro di non avere mai a che fare con malattie di questo genere, ma se dovesse succedere a mio figlio/a non ci penserei 2 volte a dargli la possibilità di provare a vivere, anche se fosse una cura illegale, costosissima e autorizzata solo in papuasia!!!
Elena ma lei è sposata? ha figli?
Se lei avesse figli e uno di essi fosse destinato alla morte certa e vi sia 1 sola speranza di vita…..cosa farebbe? Nn mi venga a dire che farà la volontà del signore perchè nn le credo, oppure lasciare che arrivi la sua fine…….sarebbe da ignobile lasciare un figlio morire senza tentare di tutto pur di strapparlo dalla morte.
Negare la cura a questi bambini sarebbe come condannarli a morte e la pena di morte mi sembra che non sia consentita in Italia! Il problema sta nel fatto che queste cure non sono un farmaco e le case farmaceutiche hanno come scopo quello di procurarsi clienti e non quello di salvare vite!
“Scienziati inorriditi”… Se una povera creatura è destinata a morte certa e non esistono altre cure più “testate” ma solo una cura sperimentale, l’inorridita sarei io se non fosse concesso questo tentativo, altro che gli scienziati…
D’accordo con te al 100%.
Se i miei figli fossero nella situazione di Sofia, io tenterei il tutto per tutto!!
Aggiungo che ho seguito la vicenda dall’inizio e ho notato NETTI MIGLIORAMENTI in Sofia dopo l’iniezione di staminali.
Con buona pace di Nature.
Lavoro in ospedale da 33 anni. Ho letto l’articolo di Leoni Grotti e potrei non avere nulla da eccepire. Tranne una cosa: è vero, ci sono protocolli sulla manipolazione dei farmaci che vanno rispettati, ma Giada ad esempio stava meglio ed ora stà male. Ricordo un libro in cui si racconta che un cieco nato fu guarito ma non nei modi consentiti dalla legge, per cui rischiò di brutto perchè si permetteva di dire che gli era stata ridata la vista…
Buona giornata
Ma da quando in qua questo Vannoni farebbe i miracoli come Nostro Signore Gesù Cristo?
Arrampicarsi sugli specchi è un metodo che usano tutti quelli che per pararsi il lato B affermano qualsiasi cosa! Se un figlio non ha piu’ nessuna speranza di vita-notare bene:piu’ nessuna speranza di vita- se una terapia nuova come quella delle cellule staminali lo aiuta a migliorare, dov’è dunque il problema?L’ho affermato piu’ di una volta, se magari anche in minima parte- queste giovano, perchè impedire di continuare? Tanto, se sono così dannose-come affermano gli emeriti sigg.scienziati-sempre ad una sola conclusione porta il non praticare la suddetta terapia innovativa!!! Quindi che la smettano di interferire su di una decisione che spetta-secondo me- solo ai genitori di questi piccoli malati. Sono loro gli unici ad avere l’imprescindibile diritto di vedere le loro creature stare un po’ meglio!Ho il sospetto che quanto dichiarano tutti quelli che sono contrari,facciano gli interessi di chi non ci puo’ guadagnare sopra e cioè………..???????? Mi sembra ovvia la risposta!! E quante manipolazioni sui farmaci sono state fatte sia in passato che nel presente? Eppure vengono ugualmente messi in commercio! Ma guarda un po’ che strano!
Non mi sono arrampicato sugli specchi. Ho solo detto che non si può paragonare Vannoni a Gesù Cristo, come aveva fatto Babini. Se permette, signora, io non ho nessun interesse a guadagnare proprio su niente. Sono un chimico, Primo Ricercatore del CNR in pensione, che per circa trent’anni ho fatto ricerche sui materiali biocompatibili e/o bioriassorbibili, che sarebbero potuti servire per fabbricare protesi, soprattutto d’osso, apparati per il rilascio controllato di farmaci nell’organismo, e simili. Dico “sarebbero”, perché, purtroppo, tutte le mie ricerche sono rimaste “sulla carta”, grazie anche al disinteresse di quelle industrie, con le quali lei mi accusa d’essere colluso. Sono anche diabetico dal lontano 1954 (8 anni non ancora compiuti), e da allora vivo facendo iniezioni d’insulina (oggi, ben 4 al giorno). Lascio perdere quel che ho dovuto soffrire da medici che anteponevano le loro teorie sul diabete ai dati sperimentali, e passo invece a ricordare quel che mi accadde, quando, nel 1971, un mio amico mi magnificò i “risultati” di un oscuro medico della periferia romana, che aveva, a suo dire, trovato una “cura definitiva” per il diabete, naturalmente “misconosciuta dalla medicina ufficiale”… Per dirla in breve, ci credetti, andai da quel medico, e per poco la sua “cura miracolosa” non mi riduceva in fin di vita! Grazie a Dio, tornai in tempo ad affidarmi alla terapia “ufficiale” dell’insulina, ed oggi compirò, la vigila di Santa Croce di quest’anno, 67 anni senza troppe complicazioni del diabete. Credo di avere sufficienti ragioni personali per diffidare delle “terapie non ufficiali”. Grazie d’aver avuto la pazienza per leggermi.