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Emergenza carceri minorili. «Bisogna costruire un paese con diritti e doveri»

Di Andrea Romano
17 Ottobre 2024
«Per risolvere il problema bisogna rafforzare il ruolo delle comunità». Parla il capo dipartimento per la Giustizia minorile italiana Antonio Sangermano
carcere Nisida Napoli
Il carcere di Nisida, Napoli (foto Ansa)

Affermare la cultura dei doveri e delle regole accanto a quella dei diritti. È questo il primo passo da compiere per migliorare il quadro della giustizia minorile italiana. Ne è convinto Antonio Sangermano, il capo dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità, che ha fotografato con precisione lo stato dell’arte degli Ipm della Penisola.

Presidente, è passato un anno dall’entrata in vigore del decreto legge Caivano. L’impatto sul numero dei detenuti negli Ipm è stato così forte come si temeva?

Grazie a questo decreto legge, che è espressione dell’indirizzo politico del Governo, da ottobre a oggi abbiamo inviato nelle carceri per adulti ben 152 giovani adulti, di età compresa tra i 21 ed i 25 anni, che si sono resi responsabili di aggressioni alla polizia penitenziaria, di atti violenti e di devastazioni all’interno degli Istituti penali per minorenni. Questo è stato reso possibile proprio dalla Legge Caivano, che ci ha consentito di intervenire, trasferendo i soggetti ma...

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