Cappato, il Tristo Mietitore
Il povero Marco Cappato si è risentito per «la superficialità con cui Adriano Galliani parla di fine vita. È offensiva e manca di rispetto nei confronti della delicatezza insita nel tema. Galliani, candidato del centrodestra per le suppletive per il seggio del Senato che fu di Silvio Berlusconi, va in giro a raccontare che io sono per la morte e lui e per le cure manifestando una totale insensibilità per il drammatico problema delle persone che soffrono nella fase terminale della vita e mentendo su quanto da anni porto avanti».
Povero Marco Cappato, che c’entra lui con la morte? Lui si batte per la «libertà di scelta» e per le droghe libere (noto toccasana che la “libertà di scelta” accelera). Lui non è mica come Adriano Galliani alla ricerca dei voti «di integralisti e fondamentalisti», assolutamente. Lui quei voti li schifa e cerca solo il sostegno delle persone di «buonsenso».
Tipo i cattolici del Pd. Gente di “buonsenso” che, prima ha vergato una lettera di fuoco contro Cappato perché si è sentita scavalcata e umiliata da Elly Schlein e poi, zitta zitta quatta quatta, si è accodata al leaderino radicale, sostenendo, come ha fatto il sindaco di Monza Paolo Pilotto, che, sebbene provenga da «una famiglia ultracattolica, è chiaro che la contemporaneità è tutto e deve guidare le nostre scelte» (un premio a chi ci spiega il senso di questa frase). Il primo cittadino, poi, ha ritrattato, come riporta oggi Avvenire: «Andrò a votare, ma voterò scheda bianca».
Un passaggio in Svizzera
Quindi è solo un caso che il nostro tapino abbia caratterizzato tutta la sua attività politica, i suoi interventi in tv, le sue battaglie a parlare di testamento biologico e dolce morte. Malfidenti: lui ha solo dato qualche passaggio in Svizzera. Lui, buon samaritano radicale, ha raccolto il bisognoso al bordo della strada e, pensa un po’, la gente, anziché ringraziarlo, è un po’ spaventata da uno che non pare proprio girare col sole in tasca.
Sarà il tema, sarà un certo buon senso ancora diffuso, ma non tutti sono così ingenui come i commensali del Senso della vita dei Monty Python che di fronte al Tristo Mietitore – nero, incappucciato e con la falce – chiedevano straniti: «È venuto per la siepe?».
No, non è venuto per la siepe. Ricordatevelo il 22 e 23 ottobre.
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Articolo aggiornato alle ore 13.30 del 20 ottobre 2023 con l’intenzione dichiarata dal sindaco di Monza di votare scheda bianca.
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