
La preghiera del mattino (2011-2017)
Cancelliamo «l’abominevole classe emergente» e sostituiamola con Grillo
LO DICO CON SGOMENTO. Asor Rosa, nell’articolo pubblicato in Repubblica il 2 ottobre, parla di «un vero e proprio spappolamento socio-economico del popolo italiano», e mi pare, lo dico con sgomento, che abbia ragione.
Piero Ottone, la Repubblica
CHIAMATE UN GERIATRA. Leggiamo ogni giorno le notizie di cronaca, ci rendiamo conto che ogni giorno scendiamo un gradino più in basso, e tanto grande è la confusione che non si è ancora tentata, finora, un’analisi sociale del fenomeno.
Piero Ottone, la Repubblica
NON TENERCI SULLE SPINE, DAI. Lui (Asor Rosa, ndr) espone pertanto la sua, tanto lineare quanto interessante, e proverò a riassumerla, prima di dire quel che ne penso.
Piero Ottone, la Repubblica
TOCCA DIRGLI CHE CI HANNO ABBATTUTO L’URSS. In altri tempi Asor Rosa ha sperato (così dice) che le nuove classi dirigenti sarebbero scaturite dalla classe operaia: un atto di fede che gli fa onore, anche se, a mio parere, tristemente utopistico.
Piero Ottone, la Repubblica
D’ACCORDISSIMAMENTE. Fra gli anni ’80 e ’90 è però venuta la loro catastrofe, alla quale ha aperto la strada (e qui sono totalmente d’accordo, al cento per cento) «la precorritrice, devastante avventura craxiana».
Piero Ottone, la Repubblica
ARIDAJE. Questa è la diagnosi, dunque: e la condivido, sono d’accordo.
Piero Ottone, la Repubblica
SENTO CHE STIAMO ARRIVANDO AL DUNQUE. Ma quando leggevo, frase dopo frase, l’analisi di Asor Rosa, lucida e spietata, nasceva in me un timore.
Piero Ottone, la Repubblica
FALSO ALLARME. Temevo che anche l’autore di questo articolo, come tanti altri osservatori della scena nazionale, avrebbe ceduto alla tentazione di indicare, dopo la diagnosi, la terapia.
Piero Ottone, la Repubblica
MA CHE MI COMBINI ASOR? E infatti: anche Asor Rosa, denunciata la malattia, suggerisce (sia pure con molta prudenza) la cura.
Piero Ottone, la Repubblica
AH, QUANTO MI MANCANO I GULAG. Eccola (la cura, ndr): «Ricomporre il popolo, pur nella diversità delle opinioni politiche, dandogli una prospettiva strategica…». Cancellare «l’abominevole classe emergente…». Giusto: ma come si fa? Temo che sia vano sperarlo: è proprio impossibile.
Piero Ottone, la Repubblica
ACCOPPARLO SAREBBE GIÀ QUALCOSA. La cura non può consistere in un processo di rieducazione, di ricomposizione sociale. Perché è impossibile. Non basta mettere Fiorito in prigione.
Piero Ottone, la Repubblica
STAVOLTA CI SIAMO, ME LO SENTO. Piuttosto che una terapia, dunque, proverò a formulare una previsione.
Piero Ottone, la Repubblica
LA PREVALENZA DELL’OTTONE. Penso che il nostro avvenire sarà determinato, nel bene o nel male, non da nuove classi miracolosamente redente, non da partiti rigenerati, ma da singoli individui, che gradualmente prevarranno. Ipotesi, me ne rendo conto, tutt’altro che rassicurante.
Piero Ottone, la Repubblica
MENO MALE CHE MARIO C’È. Già vediamo qualche esemplare intorno a noi: i Grillo, tragicamente, ma anche i Renzi (un po’ meno peggio). Però anche, per fortuna, un Monti, profondamente diverso da quei due, che ci governa per senso del dovere piuttosto che per ambizione.
Piero Ottone, la Repubblica
LA PROFEZIA CHE SI AUTOSPERA. Questa la previsione. Se è valida, speriamo di scegliere bene, anche nel nostro futuro.
Piero Ottone, la Repubblica
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